E' profondo. Parole pregne. Un romanzo, anche se non denso di avvenimenti. Citando un passo del racconto: che uno scriva, lavori, reciti, ami... l'importante è il come lo faccia, quanto cuore ci metta.

Il racconto che vi presento è la continuazione di 'Un sogno da scrivere'', di Daniela Rotella e Daniela Mannoli. L'autrice Daniela Mannoli, in 'Per sempre e un giorno ancora2, riprende dal lieto fine di fantasia intrecciandolo con la vita reale di Leila. Forse è possibile che i sogni prendano consistenza e possano scambiare le parti degli attori come in una commedia da recitare a soggetto?

Il titolo una metafora: un tragico evento e un dramma personale. Un racconto ricco di colpi di scena che si sviluppa sorretto da una congiunzione: SE. '... ci sono situazioni che ne creano altre come nel domino... se tu non mi avessi cercato, se non mi avessi trovato, se io non ti avessi detto quella mezza frase, non saremmo qui davanti al mare e io sarei ancora seduto in un bar, ubriaco'. Ma i se... non contano perché ormai tutto è accaduto.

Se improvvisamente veniste a conoscenza di un fatto accaduto nel XVI secolo le cui protagoniste sono vostre antenate... se veniste a sapere che queste donne furono mandate al rogo perché accusate di stregoneria... Ne sareste sconvolti? Incuriositi? Affascinati?

Una giovane psicologa e criminologa intreccia la sua vita con casi irrisolti. Riuscirà a scoprire la verità per dare pace e giustizia alle vittime? E riuscirà a capire cosa davvero vuole dalla vita?

L'ultimo raccolto è composto da: 24 racconti di fantasia scritti a quattro mani che si alternano nel comporre le storie partendo da un incipit e 4 fatti realmente accaduti.

Tre storie d'amore sullo sfondo della seconda guerra mondiale. Negli anni '80, due sorelle anziane raccontano all'autrice fatti accaduti nel loro paese tra il 1943 e il 1945. Solo nel 2023 vengono ripresi in mano gli appunti dimenticati. La rilettura degli stessi e le fotocopie del diario di uno dei protagonisti fanno decidere l'autrice a realizzare quel romanzo che ancora quarant'anni prima voleva scrivere, affascinata da una narrazione coinvolgente che l'aveva spesso trasportata nella sceneggiatura di un ipotetico film.

Quando una persona che abbiamo conosciuto e amato è colpita da demenza senile, viviamo un dramma. I ricordi che ci tenevano uniti, si sono slegati e quelli del malato finiscono giù, nel lago dell'oblio. Solo l'amore può alleviare le pene del malato e di chi lo conosce.

Allora... le pere della buona Luisa si mangiano, ma le storie si raccontano e se sono sotto spirito potrebbe voler dire che sono spiritose, almeno in buona parte. Sì, perché ci sono anche aneddoti che fanno commuovere, del resto la vita, come il cibo, può essere dolce, amara, insipida, piccante, aspra. E' un volume che mese per mese vi accompagna con ricette stagionali legate a persone che hanno fatto e fanno parte della nostra vita. Ogni mese, inoltre, pubblica una 'storia di ordinaria follia' e una sorta di rubrica: 'Botta e risposta'. Non mancano suggerimenti per creazioni casalinghe... dal presepe ecologico ai segnaposti pasquali, insomma il lettore troverà oltre ai consigli culinari, anche una lettura divertente e uno svago.

'Sfogliando i suoi vecchi diari, una settantenne si trova a dialogare con amici, parenti e con se stessa adolescente. Si fa domande e si dà risposte. Rivive momenti che aveva dimenticato. Cosa cambierebbe se potesse tornare indietro negli anni '60?'

Lo sviluppo di una scuola in grado di assicurare a tutti gli alunni la possibilità di apprendere, anche e soprattutto a coloro le cui potenzialità sono ancora più nascoste e peculiari, richiede un quotidiano e sempre rinnovato impegno di tutti gli attori coinvolti, nel quadro di un radicale cambiamento sistemico degli assetti organizzativi e gestionali dell'intera istituzione. Su questo sfondo, il volume - rivolto a tutti coloro che credono nella possibilità di una scuola realmente inclusiva - focalizza l'attenzione sugli insegnanti e sulle potenzialità trasformative che le loro pratiche assumono quando incarnano valori inclusivi. Per interpretare siffatta potenzialità, viene mobilitata e riletta l'idea di autore dialogico di Michail Bachtin, posta alla base di possibili percorsi di autorialità pedagogico-didattica in grado di dare concretezza a quei valori chiamati a guidare l'azione dei docenti inclusivi. Il quadro delineato è altresì impiegato per valutare quanto la specializzazione per il sostegno didattico, sempre più emancipata da lessici e logiche medicalizzanti, possa favorire l'appropriazione e la diffusione dei valori dell'educazione inclusiva.

'Per Daniela Mannoli esprimere in poche parole un'emozione, equivale a scattare una fotografia, cogliendo quell'attimo che non si ripeterà mai più. E lasciare che una goccia di colore inventi il suo percorso è come dare libertà ai pensieri.'

Laura, Giulia e Margherita. Tre donne che in momenti della loro vita hanno un ripensamento. E chi non ne ha? Chi non si è mai pentito di quello che ha detto o avrebbe potuto dire? Chi non si è mai pentito di qualcosa che ha fatto o avrebbe potuto fare? Rimpianto e pentimento... camminano dandosi la mano.

1966-2016. A cinquant'anni dall'evento della devastante alluvione di Firenze, un' anziana signora racconta a sua nipote i giorni immediatamente dopo la catastrofe, ritrovandosi nel fango e in un lontano, ma ancora vivo amore.

Vent'anni di vita in 313 pagine scritte tra un soffritto carbonizzato e un acquerello incompiuto. Dalia è una donna come tante che sa ridere di se stessa... a volte con la morte nel cuore.

No... Leila non se l'è cercata! Ci sono cose nella vita che non vorremmo mai trovare, eppure ci raggiungono e travolgono con la forza dirompente di un uragano. Una di queste è la malattia. Leila è affetta da una rara e terribile patologia genetica dal nome quasi impronunciabile, non ricorda nemmeno più da quanto tempo non cammini. Inchiodata su una sedia a rotelle, è ben lontana dal viaggiare su carrozze dorate trainate da bianchi cavalli. Eppure suo padre ha scelto per lei questo nome dolce, dalle note orientali e degno di una principessa, forse affascinato da un racconto arabo-persiano letto, 'Leila e il Magnum', che narra una storia d'amore difficile. Quasi un presagio... Leila, giovane donna di 24 anni, non sa che cosa sia l'amore... non ha mai vissuto nemmeno una di quelle storie di passaggio che molti chiamano 'avventura'. Leila vive in castelli di sabbia edificati nell'aria, destinati a crollare ad ogni giro di clessidra. La sua è una condizione difficile da sopportare, una di quelle situazioni in cui ogni esperienza pare essere preclusa a dispetto degli incubi che si moltiplicano la notte, a occhi chiusi, e i sogni che lievitano a ogni nuova alba, a occhi aperti, restando irrimediabilmente incastrati tra la federa del cuscino e le ciglia bagnate di lacrime. Una sera, però succede qualcosa di inatteso...

'In ognuno di noi c'è un folletto che sa fare magie...' Pensate che anche gli oggetti ci possano vedere e giudicare? In uno di questi racconti pare di sì. Che sia un bambino, una mamma o un nonno, i personaggi di queste 8 storie sono sfiorati da un tocco magico e le difficoltà spariscono per incanto. E voi sognate a occhi aperti? Non rinunciate mai a un sogno perché tutto è possibile, soprattutto la notte di Natale.

Il diario di una donna: figlia, sorella, moglie, madre. Per contrastare le amarezze della vita di tutti i giorni, la protagonista s'inventa un mondo ideale, parallelo. Riuscirà a resistere alle sferzate del vento con questo stratagemma? Riuscirà a restare a galla cercando la forza dentro di sé? Lo scoprirete pagina dopo pagina.