Raccolta di sensazioni emotive diventate versi, quasi fotografie, colte nel vissuto quotidiano e tra i ricordi di una vita.

In una società futura l'uomo, oltre ad aver sviluppato nuove capacità come la telepatia e l'utilizzo del teletrasporto, ha trovato la strada per l'immortalità. Tutti vogliono vivere in eterno, ma solo grazie ai meriti viene concessa tale opportunità. Ogni nazione è autogestita e produce il farmaco Vitalix, e il governo meritocratico concede il suo utilizzo al cittadino più meritevole, che a detta di tutti ha contribuito di più al miglioramento della condizione umana attraverso nuove scoperte scientifiche, artistiche o umanistiche. Riccardo, il protagonista, lavora nell'azienda italiana produttrice del Vitalix e insieme a lui scopriremo debolezze, fragilità e amori del cammino dell'umanità verso un sogno utopistico chiamato 'immortalità'.

Un'isola che è Paradiso per i sei angeli vagabondi protagonisti di questa storia; una terra lontana e quasi inaccessibile che diventa l'eden perduto al confine tra essere e dover essere, tra vivere condizionati dai meccanismi sociali e diventare uomini liberi. Essere diversi spesso significa sperimentare l'Inferno di chi non trova il proprio spazio sulla terra, anche se sono gli altri, la società tutta, a usurpare ogni spazio tramite dinamiche di sopraffazione, discriminazione e sfruttamento. Avere la terra, partire da essa per rendere la propria vita un'opera d'arte, senza rovinarla è la più grande conquista cui l'umanità possa aspirare, cercando libertà, cercando di essere felice.

Mark, rimasto vedovo, è convinto di vivere alla mercé di una possessione demoniaca. Furibondo con il mondo intero se ne va in giro con in mano un vaso di cardi secchi. Decide di consultare un esorcista e si reca nel suo studio, ma l'uomo muore di fronte ai suoi occhi per autocombustione. Mark è sconvolto e scappa, credendo di esserne il responsabile. Inizia così una surreale fuga. La sua mente è turbata e i cardi che si porta appresso incarnano il suo male. Ci dialoga, ne ascolta i consigli, mentre loro lo spingono verso una follia morale che pare irreversibile.

Sono sei racconti brevi che insieme fanno poche pagine, ma abbiamo creduto nella loro qualità e ne abbiamo fatto un tascabile. Hanno cuore, altro non possiamo dire. Qualcosa scorre, come un filo sottile che li unisce, ma preferiamo lasciare alla vostra mente la possibilità di spaziare libera.

Sensazioni e pensieri fissati in fogli da mettere nella scatola per camicie, come fossero fotografie a ricordare il viaggio della vita o forse postille di coscienza.

'Se l'espirazione non è profonda, l'inspirazione non potrà essere profonda. Se l'inspirazione è scarsa, l'espirazione sarà debole. Si bilanciano a vicenda: più vai all'esterno, più andrai dentro di te, e viceversa. Io insegno questa unità.'

Zagabria. Prossimo futuro. Dopo una disastrosa guerra civile i superstiti vivono in una sorta di oblio. Il lusso e le comodità di una volta sono solo un lontano ricordo e, per quanto si tenti di mantenere un'apparente normalità nell'esistenza quotidiana, una oscura e ancor più terribile realtà sta per rivelarsi. L'organizzazione per la sicurezza pubblica, ubicata in centri di controllo nel sottosuolo della città, ha in verità una funzione duplice e inquietante, della quale sono inconsapevoli persino gli agenti che ci lavorano. È un controllo di natura perversa e maligna, organizzato e diretto dall'incarnazione del demonio, Sua Eccellenza. Due giovani predestinati e ispirati dall'Amore guideranno il popolo in quello che sembrerebbe essere lo scontro definitivo tra il 'male' e il 'bene'. Ma il 'male' cambierà forma e sostanza più volte, si nasconderà e si fingerà estinto, così che la battaglia finale sarà ancora lontana da combattere.

'Il punto di partenza per leggere coerentemente la presente silloge di Luciano Lucchesi è praticamente un consiglio, che diventa un monito, offerto dall'Autore stesso all'inizio della raccolta: 'l'assunzione della poesia deve avvenire senza preconcetti' e, ancor più decisamente, la consapevolezza che 'essere compresi è difficile'...' (Massimo Barile).