Quest'opera nasce da una situazione personale mia, dall'andata in pensione. Nel lontano 1988. Dovete sapere, che io ho lavorato per quasi quaranta anni all'Agip! Erano i tempi di Mattei. La sua politica era improntata dal benessere dei dipendenti. Un suo motto 'se i dipendenti stanno bene, rendono bene'. In quel periodo il personale che andava in trasferta per motivi di lavoro mangiava e pernottava nei migliori ristoranti e alberghi della zona a spese di mamma Agip per cui, con l'andata in pensione, a casa, non mi potevo aspettare lo stesso andazzo. Mi sbraccio e mi metto in cucina, cercando d'imitare le pietanze migliori dei ristoranti con un risultato, a detta dei famigliari e ospiti, soddisfacenti. Felici loro, felice io (anche se mi chiamo Giovanni). Buona lettura.

'Il meglio delle pubblicazioni di Giuvà', un'opera di Giovanni Iacono.

La dissertazione si struttura intorno ad un «sillogismo» formulato da G.P. Montini. A fondare il primo termine (l'atto con cui è consumato il matrimonio è connesso all'oggetto formale essenziale del consenso) provvede l'indagine storica sulla contrattualità del matrimonio, alla luce del principio consensualistico. Nella correlazione tra il consenso (traditio iuris) e la consumazione (traditio realis) si rintraccia il fondamento teologico dell'indissolubilità estrinseca, nella sua connessione alla ratio giuridica dell'irrescindibilità del contratto, e si traccia la via per fondare il secondo termine del sillogismo (l'oggetto formale essenziale del consenso è stato ridefinito o ampliato dal CIC sulla scorta della dottrina conciliare). Attraverso il dialogo con M. Merleau-Ponty e J.-L. Marion, si approfondisce la fenomenologia della corporeità e dell'amore coniugale, per sostanziare la ripresa sistematica che esplicita in un contenuto dottrinale e giurisprudenziale il terzo termine del sillogismo (l'atto con cui è consumato il matrimonio dev'essere ridefinito o ampliato nel CIC). Ritenuto ormai l'inciso «humano modo» insufficiente per ulteriori sviluppi, si integra all'humanitas la coniugalitas dell'atto attraverso la ripresa della categoria di «animo maritali», come espressiva in toto dei criteri giuridici di verifica della copula coniugale consumativa, giungendo alla formulazione dello ius ad actus per se aptos ad bonum coniugum et ad prolis generationem.

Nino, ragazzo normale. Come tanti altri della sua età. Nasce a Modica, città barocca e dove è nato Quasimodo. Frequentava l'Oratorio. Non per fede, ma come passatempo e per i premi che davano per chi frequentava le funzioni sacre (biglietto per il cinema, la pagnotta con la mortadella e il punteggio di presenza per la premiazione annuale). Vita spezzata, all'età di diciassette anni. Con la caduta, da un'impalcatura dell'edilizia. Dove lavorava, perché voleva sentirsi utile a fare qualcosa per gli altri. Cadendo, si frattura delle vertebre, e rimane paralizzato totalmente. Incomincia l'odissea degli ospedali. Modica, Siracusa, Ostia, Roma. Riguardo alla paralisi. Niente speranze. Si badava a curare le piaghe. Che si erano formate a causa dell'immobilità. Qualcuno dei medici, hanno proposto a sua Madre una iniezione letale (eutanasia). Per evitare, a sentir loro. Sofferenze a lui e alla famiglia. È riuscito ad amare il signore. Pur in grande sofferenza. Per tutta la vita.

Incapacità della politica ad eleggere il presidente della repubblica alla scadenza del settennato, giornalismo partigiano, tangentopoli e mani pulite con suicidi in carcere e annientamento dei partiti politici, tutti, meno uno. Magistratura politicizzata, con processi farsa agli statisti Andreotti, Craxi, Contrada, Amodeo, Berlusconi. Rivalutazione assegno pensionistico per diminuzione potere d'acquisto, trattamento disabili per l'abbattimento delle barriere architettoniche da parte della pubblica amministrazione, costituzione italiana la grande incompiuta. Ruoli di governo e opposizioni previsti dalla costituzione.

Storia di due giovani. Lei nutre per Lui, solo sentimenti d'amicizia. Lui innamorato follemente di Lei. Costretto a vivere un amore platonico. Purtroppo, succede qualcosa che cambia tutto...

'Questa raccolta, contiene alcuni aneddoti. Già inseriti nelle prime biografie. La maggior parte. Sono aneddoti inediti. Cosa strana quasi tutti ricordati in stato di dormi veglia. Oppure, un ricordo fuggitivo. Che a volte riesco a fermare l'attimo fuggente . Il tempo necessario, Per scrivere un promemoria. Il più delle volte, dimentico prima di scrivere il promemoria. Pazienza, dicono che è l'età! In questi mesi ne ho dimenticati tanti. Molti sono riuscito ad intrappolarli prima che diventassero attimi fuggenti. E riuscissero a sparire veramente. Sembrava una lotta contro i mulini a vento. Altro che Don Chisciotte'!

Storia di due sposi un po' intelligenti, ma non troppo. Con problemi economici e senza lavoro. Nel profondo Sud. Decidono di partire per il Nord. In cerca di lavoro. Aiutati da parenti realizzano il loro sogno. Solo che i problemi non erano solo questi. E perciò...

Il De bello Neapolitano di Giovanni Gioviano Pontano restò incompiuto alla sua morte, nel settembre del 1503. Incentrata sulla guerra di successione sostenuta da Ferrante contro Giovanni d'Angiò ed i baroni ribelli del Regno, l'opera s'inserisce nella produzione storiografica che fiorì alla corte della Napoli aragonese e che è stata di recente restituita al suo statuto ideologico e letterario. Oggetto di grande interesse per il suo valore documentario e storico-politico, oltre che per quello stilistico e letterario, essa è stata al centro di numerosi studi di varia matrice.

'Questo libro, nasce da una constatazione, delle difficoltà a cui sono soggetti tutti i cittadini. Maggiormente anziani e diversamente abili. Queste cose, sono avvenute a Pozzallo in provincia di Ragusa. Sono tutti documentati. Sono anche convinto che al sud, il fenomeno sia piuttosto generalizzato. Purtroppo è quasi un autobiografia negativa famigliare. Questo libro, doveva essere pronto a Pasqua 2019 ma con lo scatenarsi di eventi negativi, sono stato costretto a seguire gli eventi e scriverli nel libro. Come testimonianza. Praticamente quasi un cronista, che racconta le difficoltà a cui sono soggette le persone più deboli e indifese della nostra società.'

'Questa autobiografia, è una storia vera. Gli anni vanno dal 1940 a tutt'oggi. Argomenti trattati: Pozzallo (RG) infanzia, scuola elementare, Seconda Guerra Mondiale, bombardamento casa,sfollati in campagna. Cattolica (FC), Carrara, in collegio e convitto per motivi di studio Pozzallo (RG), inizio lavori manuali a 15 anni non ancora compiuti Cortemaggiore (PC) 1960 centro addestramento lavoro Agip Gela (CL) 1960/68, avviamento al lavoro Agip, matrimonio, nascita dei figli Concetta Guglielmo, trasferimento a Ravenna. Ravenna (RA) 1968/99, lavori su piattaforme adriatico e centrali metano da Venezia a Falconara (AN), 25° matrimonio, 25° in azienda,1988 pensionamento,11 anni consulenza in Italia ed estero. Pozzallo (RG) 1999, rientro da pensionato a godersi il mare, la vecchiaia, pesca, giocare a carte e scusate se è poco! Vostro Vannuzzo u liscio oppure Giuva' u bello di Pozzallo, per me va bene tutto.' (L'autore)

È possibile che la nostra vita sia un sogno e che i sogni siano realtà. E se fosse tutto un sogno? O lei è nella realtà? Gianni continua a non sognare Anna. E il dubbio lo attanaglia, innamorato com'è. Con lei sta vivendo una storia intensa, iniziata per caso, che li conduce verso una nuova vita dominata e guidata da un 'io' che non sapevano vivesse recluso nel profondo del loro inconscio. Il timore che quello che stanno vivendo sia solo un sogno spinge entrambi a godere del presente. Ma una serie di circostanze rivoluzionerà la loro vita e un'opportunità imprevista li spingerà a scelte importanti da prendere insieme.

Ma che succede? Una tartaruga vivace e anticonformista vuol partecipare alla maratona di New York... Un tranquillo scoiattolo immerso nel silenzio della natura comincia ad amare la musica rock... Una principessa timida ma risoluta preferisce sposare il cocchiere, piuttosto che provare a trasformare un ranocchio in principe... Una balena amante delle avventure si trova coinvolta nella storia di un figlio bugiardo e birichino che cerca suo padre... Valeria Iacono racconta ai bambini, anche con le immagini vivaci di Giovanni Caviezel, le storie che Martina - la bimba che aveva paura di dormire - ama ascoltare prima della nanna. Apologhi della contemporaneità, le storie di Martina serviranno a bimbi, genitori e insegnanti per riflettere insieme sui luoghi comuni e sulla costruzione dell'identità, con occhio attento alla componente ludolinguistica. Età di lettura: da 7 anni.