La crescente importanza delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione (ICT) nel campo dei beni culturali richiede un'approfondita riflessione sul loro uso e sulle loro potenzialità e criticità. In tal senso, il presente volume propone una ricerca analogica sul digitale, ossia una lettura critica fondata su strumenti, metodi e meccanismi cognitivi propri della ricerca tradizionalmente intesa. Oggetto specifico del lavoro è l'uso del videomapping nei contesti archeologici in relazione alle problematiche del restauro e ai suoi fondamenti teorici. Lo stato dell'arte mette oggi in evidenza un grande interesse nei confronti delle riproduzioni digitali del patrimonio archeologico. Obiettivo di questo studio è indagare la possibilità che il videomapping possa essere utilizzato come strumento scientifico di restauro nella concezione più ampia della disciplina. Attraverso l'analisi di undici interventi realizzati su manufatti archeologici di Roma nel decennio 2010-2020, è stato possibile individuare gli orientamenti culturali relativi a tali realizzazioni e comprendere in che modo queste siano da considerare attività di restauro.
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