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2025 |
![]() ![]() Author: Facci Filippo Publisher: Liberilibri La battaglia contro il conformismo è un compito infinito per chi si batte per la libertà di pensiero. E una tale libertà passa, inevitabilmente, per quella di poter parlare. Se certe cose non si possono dire è impossibile anche pensarle. Così la censura della parola diviene polizia del pensiero, ma chi controlla il pensiero controlla e modifica la realtà. In questo libro anomalo, costruito come un vero e proprio dizionario, Filippo Facci ci consegna un campionario di vocaboli ed espressioni che ci siamo abituati a utilizzare e che sono entrati nelle nostre teste attraverso la nostra bocca, quasi senza accorgercene. Tali parole, sottili e impalpabili come sono tutti i suoni, hanno dato un nuovo volto al nostro mondo. Ed è un volto tutt'altro che rassicurante. A questo nuovo linguaggio, Facci affianca i termini e i concetti che sono diventati indicibili, impronunciabili, che ci vergogniamo persino di pensare, pur essendo parte costitutiva della realtà che viviamo. Una realtà che spesso rifiutiamo nelle sue declinazioni oggettive e biologiche, e che cerchiamo di plasmare attraverso lo stravolgimento del linguaggio. Dal dizionario emerge un ritratto deformato, e proprio per questo fedelissimo, del nostro mondo ricostruito e disvelato attraverso quelle stesse parole che sono, da sempre, un'arma a doppio taglio: capace di generare libertà, così come di cancellarla. Ecco perché è indispensabile capire le parole, spesso interamente distorte, anche e soprattutto quando non ci piacciono. € 18,00
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2023 |
![]() ![]() Author: Facci Filippo Publisher: Marsilio Perché la musica di Richard Wagner è associata senza scampo alla figura di Adolf Hitler? Per quale ragione Nicolò Paganini appare avvolto da ombre demoniache? A che cosa fu dovuto il repentino ritiro dalle scene di Gioachino Rossini, sebbene fosse il più celebrato compositore del suo tempo? Quale fu la vera causa della morte di Tchajkovskij? E che cosa accadde a Mozart, al di là della leggenda? Melomane ed esperto di musica classica, Filippo Facci ricostruisce vicende formidabili e sconosciute della storia della musica, veri e propri «cold case» che sono rimasti perlopiù appannaggio di musicologi e appassionati. «La musica classica - scrive l'autore - può essere rapimento, anima messa a nudo, riflessione scomoda, rallentamento interiore, consapevolezza del nostro nulla. Può essere grandiosa e poetica, ma anche linfa distruttiva che scorre nota dopo nota, irrequieta o dolce come la parabola atroce della vita; può rendere felici o infelici e non è sempre chiaro perché dovremmo ascoltarla. Il perché non lo conosciamo, non possiamo conoscerlo, preferiamo non conoscerlo.» € 10,00
Scontato: € 9,50
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![]() ![]() Author: Facci Filippo Publisher: Marsilio A distanza di tre decenni fatichiamo ancora a inquadrare Mani pulite e in che misura abbia creato l'incerto presente politico che viviamo. Se è vero che, come scrive Filippo Facci, «non aveva mai attecchito un vero senso dello Stato, e tantomeno una disposizione a scandalizzarsi per condotte poco etiche», da che cosa ebbe origine il clamore intorno a un'indagine che, in apparenza partita da un comune caso di corruzione, ha cambiato per sempre l'immaginario della nazione? All'epoca giovane cronista, l'autore ha seguito le tracce e le crepe prodotte da quel terremoto, scavando nelle versioni improbabili - la favola del magistrato onesto che smaschera i corrotti, l'epurazione delle mele marce - e in altre non meno improbabili e complottiste legate a scenari internazionali. Da quel lavoro emergono oggi risvolti inaspettati che si ricollegano a eventi e fenomeni vicini e lontani, tra cui il maxiprocesso di Palermo, che avrebbe dovuto essere salutato come la vera svolta e invece venne attaccato da più parti, e il bombardamento mediatico, con giornali e talk show impegnati a tenere vivo il clima emergenziale, spianando la strada all'antipolitica. Tra protagonisti e comprimari, reazioni a caldo e insospettabili derive, rimuovendo ogni patina di ipocrisia, Facci restituisce un impietoso ritratto del paese che siamo stati e che forse siamo ancora, spingendo a domandarci: è giunto il momento di ammettere, con il procuratore capo Borrelli, che «non valeva la pena buttare all'aria il mondo precedente per cascare in quello attuale»? € 16,00
Scontato: € 15,20
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2022 |
![]() ![]() Author: Facci Filippo Publisher: Marsilio A distanza di tre decenni fatichiamo ancora a inquadrare Mani pulite e in che misura abbia creato l'incerto presente politico che viviamo. Se è vero che, come scrive Filippo Facci, «non aveva mai attecchito un vero senso dello Stato, e tantomeno una disposizione a scandalizzarsi per condotte poco etiche», da che cosa ebbe origine il clamore intorno a un'indagine che, in apparenza partita da un comune caso di corruzione, ha cambiato per sempre l'immaginario della nazione? All'epoca giovane cronista, l'autore ha seguito le tracce e le crepe prodotte da quel terremoto, scavando nelle versioni improbabili - la favola del magistrato onesto che smaschera i corrotti, l'epurazione delle mele marce - e in altre non meno improbabili e complottiste legate a scenari internazionali. Da quel lavoro emergono oggi risvolti inaspettati che si ricollegano a eventi e fenomeni vicini e lontani, tra cui il maxiprocesso di Palermo, che avrebbe dovuto essere salutato come la vera svolta e invece venne attaccato da più parti, e il bombardamento mediatico, con giornali e talk show impegnati a tenere vivo il clima emergenziale, spianando la strada all'antipolitica. Tra protagonisti e comprimari, reazioni a caldo e insospettabili derive, rimuovendo ogni patina di ipocrisia, Facci restituisce un impietoso ritratto del paese che siamo stati e che forse siamo ancora, spingendo a domandarci: è giunto il momento di ammettere, con il procuratore capo Borrelli, che «non valeva la pena buttare all'aria il mondo precedente per cascare in quello attuale»? € 25,00
Scontato: € 23,75
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![]() ![]() Author: Facci Filippo Publisher: Marsilio La scena dell'Hotel Raphaël e del lancio delle monetine contro Bettino Craxi è considerata tipicamente il simbolo di un'epoca, il palcoscenico del feroce «debutto» dell'antipolitica che segnerà la vita pubblica nei decenni a venire. Tuttavia, l'indomani, i quotidiani non pubblicarono la notizia. E neppure nei giorni seguenti. Nessuno raccontò la violenza dell'aggressione, della denigrazione, dello scherno, dell'«uccisione del nome» di un uomo. Testimone diretto e appassionato cronista, Filippo Facci torna sul luogo dove tutto ebbe inizio in un racconto, fotogramma per fotogramma, scandito dalle ore in cui sembrò non succedere nulla e accadde di tutto, in un crescendo teatrale di eventi puntuali che, alla luce degli anni successivi, possono essere colti come avvisaglie e tracce della rivoluzione che ha scosso la nostra democrazia. In un singolare e brillante esercizio di sintesi di memoria individuale e collettiva, memoir, saggio narrativo e romanzo della cronaca, l'autore rilegge da una prospettiva originalissima gli avvenimenti che si succedono dalle 10:00 di giovedì 29 aprile alle 23:50 di venerdì 30 aprile 1993, tra Roma e Milano. I ricordi del suo rapporto personale con Craxi svelano al lettore dettagli inediti, e la narrazione di un «prima» e di un «dopo» fornisce una mappa sulla quale orientarsi per cogliere appieno il senso di una vicenda che ha definitivamente cambiato la percezione della politica nel nostro paese. € 10,00
Scontato: € 9,50
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2021 |
![]() ![]() Author: Facci Filippo Publisher: Marsilio La scena dell'Hotel Raphaël e del lancio delle monetine contro Bettino Craxi è considerata tipicamente il simbolo di un'epoca, il palcoscenico del feroce «debutto» dell'antipolitica che segnerà la vita pubblica nei decenni a venire. Tuttavia, il giorno successivo, i quotidiani non pubblicarono la notizia. E neppure nei giorni seguenti. Nessuno raccontò la violenza dell'aggressione, della denigrazione, dello scherno, dell'«uccisione del nome» di un uomo. «Dovevamo sbranare Craxi, avremmo dovuto farlo fuori a pezzi, gettare le sue budella sulla porta del Raphaël e trascinarle fino al Parlamento... Io c'ero. E non ho capito che occasione avevo per le mani», scriverà a distanza di anni uno dei presenti. Testimone diretto e appassionato cronista, Filippo Facci torna sul luogo dove tutto ebbe inizio in un racconto, fotogramma per fotogramma, scandito dalle ore in cui sembrò non succedere nulla e accadde di tutto, in un crescendo teatrale di eventi puntuali che, alla luce degli anni successivi, possono essere colti come avvisaglie e tracce della rivoluzione che ha scosso la nostra democrazia. In un singolare e brillante esercizio di sintesi di memoria individuale e collettiva, memoir, saggio narrativo e romanzo della cronaca, l'autore rilegge da una prospettiva originalissima gli avvenimenti che si succedono dalle 10:00 di giovedì 29 aprile alle 23:50 di venerdì 30 aprile 1993, tra Roma e Milano. I ricordi del suo rapporto personale con Craxi svelano al lettore dettagli inediti, e la narrazione di un «prima» e di un «dopo» fornisce una mappa sulla quale orientarsi per cogliere app € 18,00
Scontato: € 17,10
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2015 |
![]() ![]() Author: Facci Filippo Publisher: Rizzoli C'è l'uomo-koala, quello che dopo il rapporto s'avvinghia, il suo abbraccio è una morsa, e se la donna di notte vuole alzarsi deve disincastrarlo arto dopo arto. C'è il pavone, quello che durante l'amore guarda solo i suoi addominali. Il gufo, che arriva sempre di notte perché ha lasciato a casa mogli e fidanzate, uno che di giorno non lo vedi mai. Il falco, che vede e s'avventa perché non conosce il significato di preliminari e di atmosfera, il contrario del geco che invece è sempre lì, immobile, non reagisce, non si esprime, non ci prova, forse attende, forse è timido. Poi c'è il gambero, quello che inizia una storia con entusiasmo ma poi d'un tratto infila la retromarcia: 'Questo non l'ho mai detto, non ti ho mai illuso, hai capito male'. Un catalogo beffardo, scorretto e rivelatore di una generazione maschile che sa poco di se stessa, tra ansiogeni e superomisti di periferia, re degli aperitivi e sepolti in casa a chattare, vittime e carnefici, finti giovani e veri vecchi. Sono uomini che giocano troppo o pensano troppo, insistono troppo o cambiano troppo: uomini che amano troppo, che amano male, ma comunque amano. Per tutti Facci esprime una doverosa solidarietà di specie, e avverte: 'Hanno tutti ragione. E sono tutti dei miserabili'. € 17,00
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2009 |
![]() ![]() Author: Facci Filippo Publisher: Mondadori La stesura di questa biografia procede parallela con l'ascesa sfolgorante di Antonio Di Pietro. Il risultato è una ricognizione completa e meticolosa della carriera di un personaggio che resta, tra i più noti nell'Italia di questi anni, quello di cui in assoluto si conosce meno. Poco è stato raccontato circa un passato che lo stesso Di Pietro tende misteriosamente a dissimulare: dai pascoli molisani all'emigrazione in Germania, dalla sorveglianza di armamenti Nato a una laurea conseguita in soli trentadue mesi, dal ruolo di presunto agente dell'antiterrorismo a quello di viaggiatore in scenari da spionaggio internazionale, dalla stretta amicizia con una combriccola di potenti al suo averli passati per le manette uno per uno. Poco è stato raccontato, in realtà, anche di un presente che il leader dell'Italia dei Valori lascia regolarmente nell'ombra: l'autoritarismo, il familismo, il partito fondato sull'obbedienza al capo, la disinvoltura nell'incassare e gestire il finanziamento pubblico, gli accordi sottobanco col 'regime' berlusconiano, lo spettacolare trasformismo, l'esibita duttilità di chi sembra disposto a tutto pur di realizzare la sua seconda rivoluzione e punta così a inasprire ogni conflitto istituzionale, delegittimare ogni baluardo di riferimento, dipingere un paese svuotato di democrazia. € 21,00
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2004 |
![]() ![]() Author: Facci Filippo Publisher: Biblioteca di Via Senato 'Un autentico cartello sanitario sta distorcendo la percezione del rischio e trasformando in cause di morte anche le cause di vita: dopo le etichette terrorizzanti per le sigarette ne prepara altrettante per cibi e vini, e combatte i profumi, bandisce l'incenso nelle chiese, colpevolizza la pigrizia e la vecchiaia. L'uomo moderno sta rinunciando alla possibilità di essere felice in cambio di un po' di sicurezza, ma rischia di dimenticare che si muore perché si vive.' € 14,00
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