La mia anima è pervasa da una mirabile serenità, simile a queste belle mattinate di maggio che io godo con tutto il cuore. Sono solo e mi rallegro di vivere in questo luogo che sembra esser creato per anime simili alla mia. Sono così felice, mio caro, così immerso nel sentimento della mia tranquilla esistenza che la mia arte ne soffre. Non potrei disegnare nulla ora, neppure un segno potrei tracciare; eppure mai sono stato così gran pittore come in questo momento.

In questo lavoro sulla democrazia si evidenzia come, nell'economia tradizionale, lo sviluppo si contrappone alla crisi e perciò rileva che le regole che sono alla sua base iniziano ad essere messe in discussione. Insomma, i recenti avvenimenti, iniziano a inficiare le regole che sono alla base dell'economia e anche il concetto di democrazia, cioè del governo del popolo. Uno Stato moderno ha molti modi per riconoscere la «priorità della democrazia sulla filosofia» e in questo scritto sono argomentati alcuni modi per riconquistare la democrazia dopo un periodo di assoluta anarchia. In conclusione, si tratta di trovare l'equilibrio fra chi è in stato di bisogno e chi ha le capacità personali.

L'aria di crisi si identifica con l'egoismo che ogni classe di reddito rivendica per sé stessa le prospettive di sviluppo, invece si identificano con l'attenzione che ogni classe vuole garantire alle altre. Questo vuol dire che ciascun agente, come Matteo Salvini e Giuseppe Conte accettino una giustizia come quella della Ministra Marta Cartabia che vuole creare un equilibrio fra tutti gli operatori istituzionali e di mercato. Il problema può trovare soluzioni con l'analisi tensoriale in cui ogni operatore tenga conto anche delle richieste degli altri operatori. La soluzione è quella dell'amore che trionfa sull'egoismo, ma forse è utopia.

La riunione a Buenos Aires del G20 prospetta le possibilità di un accordo tra gli USA e la Cina per le sorti del mondo ed evidenzia il passaggio da Trump al premier cinese alla guida della globalizzazione. Per l'Europa, invece, urge che sia definito un accordo che vada oltre Maastricht e stabilisca dei vincoli che vanno rispettati da tutti, perché tutti se ne avvantaggiano, come sostiene il governatore della Banca Centrale di Francia Francois Villeroy de Galhau. Per l'Italia, infine, deve essere considerato il percorso didattico scuola-lavoro, rivedendo le riduzioni di risorse assegnate e le diverse lingue che parlano le imprese e la scuola.

L'attuale situazione economica, politica e sociale presenta molte incertezze e non lascia intravvedere prospettive certe di un futuro di continuazione della globalizzazione. Essa ha molte indecisioni ed è simile ad una nebbia di ombre non distinte di un mondo, in cui potrebbe trionfare: una guida di un triumvirato tra Cina, Russia ed USA; una comunità europea che dovrebbe svilupparsi con la guida della Germania e con anelli concentrici secondo le potenzialità di ciascun Paese; di un'Italia in maggiore crescita economica e sociale rispetto agli altri Paesi della Comunità. Tutto grazie all'affermazione di "un'economia condivisa" ("sharing economy"), in cui ogni individuo possa dare e ricevere il suo contributo. "Ognuno" è importante per le sorti del mondo.

L'attuale situazione economica, politica e sociale presenta molte incertezze e non lascia intravedere prospettive certe sul futuro della globalizzazione. Quale destino per USA, Cina, Russia, Unione Europea, Italia? La soluzione potrebbe essere l'affermazione di un'economia condivisa (sharing economy), in cui ogni individuo possa dare e ricevere il proprio contributo.

Se inclusione ed economia condivisa possono ritenersi proposte utopistiche, giova prendere in considerazione i paesi occidentali dell'Unione monetaria europea legati a Bruxelles e quelli orientali legati agli Stati Uniti, al fine di proporre delle aggregazioni rafforzate. Per l'Italia sarebbe opportuna una correzione del sistema proporzionale con premio di maggioranza e decadenza dalla carica per chi passa ad altro schieramento dopo le elezioni. La conclusione rimane, però, che l'amore è l'unica cosa che rende la vita degna di essere vissuta. Prefazione di Andrea Monorchio.