L'Arbresh è la lingua medioevale ed essenzialmente orale delle popolazioni albanofone dell'Impero romano d'Oriente che dopo oltre seicento anni è ancora vivo nelle comunità dell'Italia meridionale in cui si sono rifugiati con diverse migrazioni gli esuli albanesi per sfuggire alla dominazione ottomana. La situazione attuale dell'arbresh non è delle migliori all'interno di un contesto difforme da quello di provenienza e nel corso dei secoli è andata sempre più depauperandosi che è il destino di ogni lingua. L'autore del libro tuttavia attraverso testi scritti derivanti da antiche rapsodie, canti tradizionali e opere letterarie degli ultimi tre secoli e di testimonianze orali raccolte negli ultimi decenni di questo e del precedente secolo è riuscito a fornire un quadro complessivo ampio ed articolato delle strutture della lingua e a mettere in luce alcune salienti peculiarità che l'avvicinano ora all'indoeuropeo, ora al greco classico e bizantino, ora al latino, ora alla shqipe, ora la isolano da ogni altra lingua e che le garantiscono un pregio degno dell'attenzione degli studiosi. Si tratta di forme verbali e usi linguistici davvero particolari come i tempi verbali che non indicano solo il momento dell'azione, ma anche la sua durata, la presenza dei cosiddetti verbi "deponenti" caratterizzati dalla forma riflessiva nell'arbresh e significato attivo italiano, l'uso quasi esclusivo della paratassi nel periodo, la massiccia presenza dell'Aoristo logico, cioè un tempo verbale che esprime un'azione conclusa nel passato, ma che logicamente corrisponde ad un presente, un'evoluzion

Il romanzo "La trappola. Lisa. Marina. Angela. Ylenia" raccoglie le storie di quattro donne, che vivono vicende molto diverse, ma con dei punti di contatto ed affinità notevoli. Fra i quattro racconti, emerge un thriller, genere piuttosto congeniale all'autrice, ma, possiamo considerare l'opera come la storia dell'educazione sentimentale di ognuna di loro, che si evolve confrontandosi con diverse problematiche, a volte molto dure e sofferte, che fanno da volano a una piena consapevolezza di sé, alla realizzazione della propria femminilità fino al raggiungimento di una piena maturità. Cogliamo tutte le sfumature emotive dei personaggi, l'autrice da' particolare importanza all'amore e al sesso come elemento di consapevolezza, alla realizzazione professionale, ai veri affetti, che non sono mai così scontati, il ricorrere alla nostalgia, non come sentimento del passato, ma come recupero vitale che le illumina nel percorso di vita, talvolta accidioso e problematico. Le figure maschili emergono talvolta come presenze salvifiche, anche quando non sono personaggi positivi a tutto tondo, in ogni caso, creano le condizioni per le protagoniste di raggiungere i propri obiettivi sempre poco scontati, e mai legati ai ruoli cui la società le ha destinate per secoli, da sole. Non mancano momenti di ironia, di leggerezza, fino alla comicità, ma il comune denominatore dei racconti è la capacità di tenerci sempre col fiato sospeso, di incuriosirci, talvolta di commuoverci, e di farci ridere.

Jennifer è una ragazza di quasi diciotto anni, con un dono speciale: riesce a percepire la presenza delle anime defunte. Non sa di avere un grande compito da portare a termine sulla terra, e per farlo le viene affiancato Vincent, un bellissimo ragazzo deceduto soltanto un anno prima. Un giorno muore il fratello della sua migliore amica, al quale lei è molto legata, e attraverso una seduta spiritica fatta dalla madre dei suoi amici, Jennifer conosce Vincent. Ma qualcosa va storto: infatti tra di loro nasce un sentimento profondo, che li porterà inevitabilmente a cambiare gli eventi e i loro destini per sempre.  

Questo saggio rappresenta un'opera articolata e multidimensionale che si propone di offrire una trattazione approfondita, dettagliata e sfaccettata del ciclo mestruale. L'obiettivo principale è quello di analizzarlo da una prospettiva integrata, abbracciando gli ambiti biologico, psicologico, pedagogico e sociale, al fine di fornire una comprensione completa e olistica di un'esperienza fondamentale nella vita di tutte le ragazze. Attraverso un'accurata indagine scientifica e una ricca raccolta di testimonianze autentiche e vissuti personali, in particolare di psicologhe, il saggio si propone non solo di descrivere i processi fisiologici legati al ciclo mestruale ma anche di esplorarne le implicazioni emotive, relazionali e culturali. Il mio intento è quello di illuminare aspetti spesso trascurati o fraintesi mettendo in discussione stereotipi e false credenze radicati nella società. Un'attenzione particolare è dedicata all'analisi di come il ciclo mestruale venga percepito e vissuto in diverse culture e contesti sociali. Evidenziando le molteplici modalità con cui esso è interpretato e valorizzato o al contrario stigmatizzato.

"L'alieno dietro la leggenda" si presenta come un lavoro di ricerca; un'indagine comparativa tra vicende e personaggi del folklore popolare e quanto invece caratterizza i testi religiosi delle antiche civiltà. Passa inoltre per un ulteriore "step" di confronto che fa emergere altre sorprendenti analogie con la più recente "Teoria degli antichi astronauti". È possibile che dietro ai racconti tramandati dai nostri antenati e quelli ascoltati dai nostri avi più diretti che fanno riferimento a incontri con creature fantastiche non ci sia solo una spiccata immaginazione? Davvero dovremmo credere che questo atteggiamento sia corretto e utile? Nel fare ciò, non stiamo forse peccando di superbia? Dovrebbe essere invece doveroso riconsiderare tutte le testimonianze e concentrarsi per trovare quella parte di verità che si dice tutte le leggende in esse contengano.

Ambientato in piena pandemia, il protagonista del romanzo è primario in un reparto di malattie infettive. Ambizioso, l'uomo cerca di scoprire un medicinale per curare la malattia, operando su pazienti ignari. Egli esercita il controllo sulla sua convivente, umiliandola anche dopo la rottura della relazione. Per il suo pessimo carattere era odiato anche dai colleghi spesso rimproverati e offesi. Tutti avevano motivo di odiarlo, quindi un movente per essere colpevoli. Infatti cadrà vittima di mano omicida. Una giornalista, amica della ex convivente, cercherà il colpevole.

L'autore affronta la malattia superficiale del disordine bipolare o sindrome maniacale depressiva, osservando come questa si sviluppi e progredisca... discende più a fondo fino a scoprire le sfaccettature di questo disease che fa impazzire la gente normale trasformandola in folli da chiudere in manicomio o pazzi da mandare in galera... trova una spiegazione alle conseguenze che la sindrome comporta e dà consigli su come muoversi nel caso si manifestino sintomi di questa malattia... raccomanda di studiare un po' più sé stessi e la malattia aiutandosi anche con questo manoscritto che verrà distribuito in futuro alle generazioni a venire che dovranno combattere col demonio che ognuno di noi si porta dentro... il Covid è un'emergenza passata che non minaccia più il genere umano ma ci lascia con perdite e con dubbi sul prossimo futuro... l'autore pensa che usciti da una malattia ci viene presentata una profonda opportunità di crescita, trasformazione ed evoluzione... nonostante le sfide e le incertezze che ci attendono, possiamo affrontare questa nuova era con speranza, ottimismo e fiducia nel potenziale dell'umanità... e dobbiamo approfittare dello stadio favorevole per aumentare la probabilità di successo... "Woe to you on earth and sea... for the devil sends the beast with wrath, becouse he knows the time is short... let him who has understanding rekon the number of the beast, for it is a human number... its number is 666..." (Iron Maiden)

"Ubi maior minor cessat" potrebbe sembrare una frase contenente una verità assoluta ma per Alfonso detto "El Gobbo" non lo era, non aveva mai creduto all'ineluttabilità del fato. L'insegnamento ricevuto dalla vita, avara nei suoi confronti, molto presto lo aveva portato all'uso accorto dell'intelligenza e di fronte alle avversità la sensibilità della sua anima aveva imparato ad affidarsi alla logica dell'intelletto. Come battere l'arroganza di Pericle, come umiliarlo adoperando la sua stessa superbia questo pensava finché un giorno, ciò che per molti sembrava impossibile, per la sua mente fu cosa semplice e fattibile. Una ben congegnata "beffa virtuale".  

"Hadiya distolse lo sguardo da quella figura che giaceva rattrappita, immobile a terra e dal foro che, come un fiore rosso, gli decorava la fronte. Lo riconobbe: era suo cognato Lisimba. Una cappa oscura le scese sul cuore: qualcosa di terribile doveva essere accaduto al villaggio. Lui non si allontanava mai da solo; forse stava fuggendo, per trovare riparo nel folto del Bush. Istintivamente coprì con la mano gli occhi del piccolo Kobbi che la seguiva, barcollante per la stanchezza, aggrappato al suo mantello. Attraversando foresta e savana con il piccolo Kobbi, raggiunge la città di Kano, dove suo fratello Kwesi comanda le truppe di pronto intervento. Lui li accoglie, trova un appartamento dove alloggiarli e induce la sorella a sposarsi. Con lui vanno a recuperare Faizah che era stata infibulata dalla nonna. I due fratelli crescono, la ragazza studia e va all'università. In disaccordo con la famiglia e con la scuola, Kobbi fugge e si sistema presso un gruppo di diseredati accampati fuori le mura. Qui giungono i ribelli che cercano ragazzi giovani e robusti per farli diventare fedeli musulmani da associare alle loro imprese. Durante una sosta, Kobbi e il suo gruppo riescono a fuggire e tornare a Kano. Qui, d'accordo con Kvesi riescono a far cadere il Presidente corrotto che manipolava le elezioni. Viene sostituito da un Presidente onesto, con gioia della popolazione. Kobbi ritorna a casa, accolto festosamente. La storia continua con due matrimoni misti, di Faizah con Bob e di Kobbi con Alaba e con una serie di suoi successi in campo militare. Dopo tre anni a Kobbi e Alaba n

Janet, una normalissima diciassettenne timida ma allegra, ha un grande sogno: diventare una famosa cantante acclamata in tutto il mondo. Un incontro inaspettato con tre ragazzi, Stu, Pocho e Buzz, le cambierà completamente la vita.

"Viaggio di Vera" è un libro pensato per i più piccoli, che unisce la magia della narrazione con la gioia del movimento e della scoperta. Ogni capitolo segue Vera, una giovane esploratrice, in avventure straordinarie attraverso mondi immaginari, dove incontra amici e affronta sfide entusiasmanti. Ogni storia introduce un'attività fisica, presentata in modo giocoso e accessibile, che stimola i bambini a mettersi alla prova e a sviluppare nuove abilità. Ideato per incoraggiare l'apprendimento attivo e il divertimento, "Viaggio di Vera" è un'esperienza interattiva che non solo invita alla lettura, ma è pensata anche per aiutare i giovanissimi a riscoprire il gioco e il movimento, riducendo il tempo trascorso su telefoni o videogiochi. Così facendo, il libro promuove uno stile di vita più sano, migliorando sia la salute fisica che le capacità sociali dei bambini. Età di lettura: da 7 anni.

Le vicende narrate sono ambientate a Napoli, in epoche diverse e quartieri diversi, dalla periferia al centro storico fino alla collina di Posillipo. Storie articolate nello spazio e nel tempo, contemporanee o di un passato che, talvolta, ha segnato le sorti dell'intera città. Il testo è articolato in più capitoli, ognuno dei quali rappresenta una breve incursione, uno squarcio nella vita di personaggi diversi tra loro ma con una caratteristica comune: essere inconsapevoli di quanto e come la fortuna, in modo discreto e intellegibile, abbia cambiato loro la vita.

In questo racconto, l'autrice mette in risalto una famiglia una come tante, in un piccolo paese, il destino gli è avverso e fa sì che questa famigliola composta da otto persone; i genitori e sei figli vanno incontro ad una serie di peripezie. Ma essi non si deprimono mai, anzi si rimboccano le maniche e sono pronti a rialzarsi più volte, per cui fino alla fine anche dopo una brutta epidemia dovuta ad un virus, che porta alla morte molte persone anziane in presenza di alcune patologie particolari, come respiratorie. Non si fanno sopraffare da un destino crudele, perché il loro motto è "c'è ancora tempo", per la famiglia Sally.  

«Raccolta di testi teatrali dove le donne di ieri e di oggi riscoprono la voce interiore che le porta al riscatto e allo svelamento della loro verità. Le voci ci narrano la possibilità di una rinascita collettiva. Altri testi sono una mia personale riflessione sulla vita, la memoria, il tempo. Un particolare tributo a Luigi Pirandello con la rivisitazione di un suo testo: "L'uomo dal fiore in bocca"» (l'autrice)

"Voglio condividere questo mio lavoro ottimistico della bellezza della vita e spero che questa raccolta entri a far parte della libreria di ogni famiglia italiana" (l'autore)

Peter è un imprenditore estremamente popolare tra le altissime sfere del business mondiale, per la sua sconvolgente abilità di svolgere delicatissimi e alquanto riprovevoli incarichi da cui gli stessi committenti vogliono rimanere perfetti estranei. In seguito a un incidente aereo, proprio durante lo svolgimento di un poco encomiabile lavoro, Peter si ritrova ostaggio di un branco di lupi. Inizialmente ha due sole opzioni: morire di fame o essere sbranato dai lupi. Durante questa convivenza forzata, tutto il suo passato e le sue convinzioni vengono messi in discussione. Quando ritorna nella società degli umani, Onore, Dignità, Rispetto, Empatia e Amore sono "i suoi nuovi credo". Cosa è successo? Cosa può averlo cambiato così radicalmente?

"Quell'attimo fu scattato dal mio cuore come eterno; vidi un futuro nei suoi occhi. Durò pochi secondi, non so bene cosa fu. Forse un'intuizione, forse una dolce certezza. Ma mi apparve così: vidi il mio futuro nei suoi occhi."

Il volume rappresenta uno strumento efficace e indispensabile sia per coloro che desiderano esercitare la professione di filosofo pratico nella società attuale sia per chi desidera ampliare le proprie competenze, acquisendo nuovi e innovativi strumenti. Frutto di una strutturata e qualificata sperimentazione quindicinale realizzata all'interno del Centro di formazione "Parresia", vuole condividere con filosofi, formatori, educatori, consulenti a vario titolo, studenti universitari, ma anche con soli cultori e lettori della materia, metodologie e contenuti atti a gestire al meglio "la relazione", i diffusi casi di malessere esistenziale, nonché le dinamiche individuali e gruppali in aula. In particolare, l'opera propone un approccio pragmatico, offrendo una visione della filosofia che va oltre il pensiero teorico per diventare un esercizio pratico e quotidiano. Le pratiche filosofiche descritte (Consulenza filosofica individuale, Dilemma Training, Dialogo Socraticamente Ispirato, Comunità di Ricerca Filosofica per adulti e ragazzi, Pratica della Scelta, Cafè Philo, Disputatio, Esercizi spirituali dei filosofi antichi, Biografia Esistenziale, etc.), e dettagliate con relativi strumenti e procedure, si integrano e completano con altre metodologie e tecniche sulla gestione del conflitto (inter e intrapersonale) e sulla buona comunicazione, nell'ottica di uno stile di vita filosofico, con un inevitabile impatto positivo sulla sfera individuale e collettiva. Grazie poi alla decennale collaborazione "sul campo" con alcune università italiane, il volume fornisce ulteriori e utili i

"Solo tu sai cosa provi davvero, non devi spiegarlo a nessuno, ma soltanto viverlo..."

Marisa, una donna di 71 anni costretta dalla sua invalidità a trascorrere le giornate seduta sul divano del salone, si ritrova a combattere contro la solitudine e il caldo soffocante di agosto. Con la domestica in ferie e il marito che lascia sempre la tenda del balcone aperta, il suo sguardo si perde nei quattro palazzi di fronte, dove le vite dei dirimpettai si intrecciano sotto i suoi occhi. Ogni giorno Marisa osserva i loro movimenti: le serrande alzate, le tende aperte, le piccole abitudini quotidiane di chi vive dall'altra parte. Tra loro c'è un giovane biondino del terzo piano che cattura particolarmente la sua attenzione, diventando quasi una presenza familiare. Quelle scene di vita ordinaria la fanno sentire meno sola, le tengono compagnia e la fanno sentire ancora viva, tra momenti leggeri e altri più cupi. Ma un giorno Marisa assiste a un episodio tragico, qualcosa di sconvolgente che non avrebbe mai voluto vedere. Quel momento spezza la sua fragile serenità e la costringe a una scelta dolorosa: chiudere la tenda e distogliere lo sguardo da quel mondo che, fino ad allora, l'aveva confortata e intrattenuta. Un racconto intimo e toccante sulla solitudine, l'umanità che ci circonda, e il sottile confine tra osservare e invadere.

In un gioco sottile di sguardi e parole non dette, due anime si intrecciano in una danza di desiderio che trascende il corpo. Il loro legame si nutre di dialoghi intensi e ricordi condivisi, frammenti di vita che si intrecciano per costruire l'ossatura stessa del loro rapporto. Il libro si snoda attraverso vicende vissute, monografie intime dei protagonisti e frammenti del loro passato, creando un mosaico di esperienze che rivelano la complessità del loro legame, da cui emerge una connessione profonda, dove l'attrazione mentale e l'erotismo psicologico si fondono, sfidando ogni confine fisico. Momenti di vulnerabilità e silenzi carichi di tensione creano un'intimità unica: un equilibrio precario tra il desiderio e la volontà di non cedere. Un racconto che esplora il potere dell'immaginazione e la profondità dei legami non consumati, dove il non detto è più intenso di qualsiasi gesto. Tra il richiamo dell'erotismo psicologico e l'attrazione mentale, la narrazione esplora i confini dell'intimità e il potere del non detto, dimostrando che il desiderio più intenso non necessita di essere consumato per essere reale.

È una storia d'amore tra un gondoliere e una turista svedese, ambientata a Venezia tra il 13 luglio 1995 e il 21 settembre 1996. Nel racconto ci sono molti personaggi che si intrecciano con il protagonista, Marco il gondoliere, perché sono tutti suoi amici o conoscenti. Ci saranno anche molti colpi di scena che faranno sembrare che la storia finisca male, ma le vicende termineranno con un bellissimo lieto fine. E succederà qualcosa che darà spazio a una continuazione...

Raccolta di brevi componimenti poetici dedicati all'erotismo ed all'amore.

Ester è una giovane violinista che vive in Ucraina, a Kiev. L'inizio della guerra sconvolge la sua vita e i continui bombardamenti nella città la mettono in serio pericolo. Nella guerra perde i suoi cari e lei è l'unica sopravvissuta. Fugge lontano per salvare la sua vita. Riesce a trovare un lavoro, ma i dolorosi ricordi della guerra la tormenteranno sempre. Le nuove amicizie e il desiderio di aiutare quanti sono colpiti da spaventosi conflitti, faranno sì che la sua vita si rivesta di nuovi significati. La fede in Dio, inoltre, le darà nuova forza e l'aiuterà a credere in un mondo migliore.

"Ho scritto queste pagine nell'umile speranza che possano essere utili a qualcuno. Credo che nelle reti che la Divina Provvidenza getta nel mare della nostra vita ci sia un buco fatto su misura per ognuno di noi, in cui siamo chiamati a fermarci a riflettere e a volte ci è dato di vedere cose mai viste prima. Ora infatti non sono più io a portare la croce, ma ora è la Croce che porta me perché senza le mie stampelle non so stare in piedi e camminare. Da questa importante intuizione infatti ne è scaturito un progetto di vita vissuta nella crescente consapevolezza di essere "parte di un'immensa vita" prima nascosta dalla croce che avevo tra le mie mani. Dalla mia vita apparentemente e potenzialmente poco significativa, passo dopo passo, ho capito che c'è sempre la possibilità di andare oltre quella linea che divide il non fare dal fare, il non vivere dal vivere; basta seguire le tracce della gioia, imparando ad ascoltare l'essere interiore che abita il nostro corpo e..."

Questo è un breve racconto lineare e affascinante di Lucio un adolescente protagonista che, in una prospettiva di realtà, sfiora personalmente l'assurdità per ritrovare in un semplicissimo bisogno la sua vera volontà.

"La talpetta Carolina e altre storie" è una raccolta per bambini che celebra la bellezza della fantasia e l'importanza delle relazioni familiari. Con una narrazione coinvolgente, l'autrice riesce a trasmettere valori fondamentali come l'amicizia, la gentilezza, la condivisione e l'accettazione delle differenze. Ogni narrazione è caratterizzata da personaggi vivaci e situazioni stimolanti che catturano l'immaginazione dei lettori più giovani. Un aspetto significativo del libro è il calore familiare che permea le sue pagine, evidenziando il legame tra genitore e figlio e il desiderio di trasmettere valori positivi attraverso le parole. L'autrice utilizza le storie come strumenti educativi, affrontando problemi quotidiani e mostrando come il dialogo e la comprensione reciproca possano essere la chiave per risolverli. Racconti come "Piergianni, il conte attaccapanni" presentano protagonisti insoliti le cui avventure affrontano sfide e offrono insegnamenti di vita. "Simonetta, la forchetta dispettosa" esplora i temi dell'accettazione e dell'amicizia. In "La talpetta Carolina", il tema della collaborazione emerge chiaramente. La storia di "Mamma orsa e i due orsetti" affronta il tema della famiglia e della protezione, mentre "Mariolina e le bambole vestite in casa" affronta l'autenticità e l'accettazione di sé. Dal punto di vista stilistico, il linguaggio di Sabbadin è semplice e accessibile, perfetto per la fascia d'età a cui si rivolge. "La talpetta Carolina e altre storie" è molto più di una semplice raccolta; è un viaggio educativo e affettivo che incoraggia i bambini ad espl

Una normale giornata di scuola inizia con una colazione nel tepore di casa tra gli abbracci e saluti della mamma, il viaggio in pullman, la gita scolastica tanto attesa con i compagni ed a un tratto la semplice visita al museo si trasforma in un viaggio fantastico: scoprire le proprie origini attraverso un uso smisurato dei cinque sensi.

Valore delle Croci, patimenti, e sofferenze rivelate da Gesù stesso alla serva di Dio, Luisa Piccarreta. Con in più "Lettera agli amici della Croce" di San Luigi Maria Grignon de Montfort e un'omelia del Santo curato d'Ars. In questo trattato, l'autore percorre un viaggio profondo per scoprire e capire il valore delle croci e delle sofferenze che ci accompagnano nella vita e nel quotidiano. Tante domande sul perché la croce a noi, sul dolore nella nostra vita, ma non entriamo mai in profondità, rimaniamo sempre in superficie dell'argomento e non ne veniamo mai a capo. In questo viaggio il Signore stesso, Gesù Cristo tramite le rivelazioni private alla serva di Dio, Luisa Piccarreta, ci farà comprendere meglio il perché soffriamo, il valore delle croci e delle sofferenze. La seconda parte e riservata a San Luigi Maria Grignon de Montfort, "Lettera agli amici della Croce", che anche lui nel suo piccolo ci trasmette la gioia e la felicità che devono avere le anime elette a questa missione di sofferenze. E nella terza parte troviamo ad un'omelia del Santo Curato d'Ars (San Giovanni Vianney) sulle tribolazioni.