Intorno al 1570 i Gesuiti 'scoprono' le Indie - non la sola India, ma anche Giappone, Cina e perfino Perù - e promuovono una Grande Missione Evangelica cui rispondono centinaia di entusiasti 'indipetae', che anelano alla lontananaza geografica per interporla fisicamente fra la vagheggiata vita interiore e l'esistenza inerte. Roscioni esplora le motivazioni e le aspirazioni di tanti giovani che risposero a quella 'chiamata': accanto a personaggi che suscitarono ondate di emulazione (come Rodolfo Acquaviva), cronisti indifferenti davanti alle culture incontrate (Niccolò Lancellotti) e principi musulmani illuminati e curiosi (come Akbar), trovano spazio visioni, mortificazioni esagerate, spaccati di vite umili e compunte.

La biografia di Roscioni si concentra sul periodo giovanile di Gadda. Attingendo ad abbondante materiale inedito (diari, appunti autobiografici, temi di scuola, lettere) l'autore espone con penna da romanziere e documentazione da saggista le ossesioni e i sensi di colpa intorno a cui è costruito 'Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana', il rapporto con i familiari più stretti, gli eventi della vita. Facendo piazza pulita di tanti luoghi comuni, Roscioni ci permette di scoprire quanti e quali episodi dell'infanzia e della giovinezza di Gadda riaffiorino, trasfigurati nei suoi libri.

La disarmonia prestabilita, scrisse Calvino sul Giorno, 'segna un momento nuovo, un nuovo modo di leggere un autore'. Questa edizione, riveduta nel testo e nella bibliografia, si completa con due saggi e interventi tenuti in convegni su Gadda.