Il filo conduttore del 'racconto' che l'autore traccia della propria vita si snoda a cavallo fra due secoli, il millenovecento e il duemila, dagli anni della infanzia trascorsi a Concordia a quelli drammatici della guerra, contrassegnati da un grave lutto famigliare che lo ha colpito negli affetti più cari all'età di soli sette anni con l'uccisione del padre, fino a quelli difficili del dopoguerra e della ricostruzione che egli ha vissuto a Modena. Anni tuttavia contrassegnati da una volontà positiva e volonterosa della gente di ripartire, ricostruire, lasciarsi alle spalle il passato, nella fiduciosa speranza di un futuro migliore. Anni del dopoguerra che hanno coinciso con la Liberazione, con la fine della dittatura fascista e l'avvento della democrazia, con il boom economico che ha trasformato e cambiato la società italiana e quella modenese come mai era avvenuto nei secoli passati, con un benessere diffuso e una tecnologia che ha garantito comodità prima di allora sconosciute. L'autore si sofferma sul suo interesse sin da giovane per la storia, la carta stampata e i giornali che lo hanno portato via via a lavorare in quotidiani e periodici, come addetto stampa in vari momenti e realtà diverse, tra cui quella ministeriale, nonché l'interesse per la politica. Tutte esperienze giovanili che lo hanno portato negli anni ad essere collaboratore fisso dei quotidiani l'Umanità, la Giustizia, Il Giornale, Il Resto del Carlino, La Pressa e di periodici tra cui Tempo, a condurre trasmissioni televisive, a svolgere attività politica come consigliere comunale e collaboratore di lead
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