'Laicità del diritto' è espressione che non si limita ad evocare specifici temi di indagine, ma indica al giurista anche una modalità del discorso, un metodo di lavoro che rispetta e promuove la centralità della persona come valore fondamentale della democrazia pluralista. Il primato della persona, riconosciuto dalla Costituzione nella dimensione individuale ed in quella collettiva, ha bisogno di regole giuridiche laiche e di un pensiero giuridico laico per consentire l'effettivo esercizio delle libertà e per assicurare la pari dignità sociale degli individui e delle loro scelte. Nel libro sono raccolti saggi di studiosi diversi per formazione, interessi scientifici e sensibilità culturali: un modo per testimoniare come sui temi più delicati della democrazia, ed in particolare sulla laicità del diritto, la libertà della scelta negli approcci e negli esiti della riflessione possa consentire il comune lavoro ed assicurare alla ricerca scientifica del giurista il senso dell' impegno civile.

Quattro amici di vecchia data si ritrovano dopo tanto tempo, un registratore per trascrivere tutto il parlato senza censura di alcun genere, il sogno di scuotere l'indifferenza di una società stagnante e avida di spazi... Popper, Socrates, Willy e Mr. White - i quattro trentenni protagonisti di questo insolito libro - si ritrovano, pagina dopo pagina, a recitare loro stessi in modo sempre più autentico, costruendo una narrazione senza trama e senza finale in cui si parla di amori fragili, di desideri impossibili, di lavori umilianti, di paure inconfessabili, di amicizie vere, di conformismi ipocriti e di voglia di verità.