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2016 |
![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges; Spadoni M. (cur.) Publisher: Mimesis Un'intima e accurata interrogazione sulle certezze che possediamo davanti alle immagini. Le stesse immagini che sono quotidianamente afferrate in virtù di precise categorie del pensiero. Qual è la genealogia che anima quelle categorie? Questa è la domanda posta da Didi-Huberman alla storia dell'arte, ai suoi padri fondatori e ai suoi maestri, alla disciplina in quanto tale e al suo sviluppo attuale. Da Vasari a Warburg, da Panofsky a Freud, passando per Kant, Hegel e Cassirer, Didi-Huberman scava in quella esperienza che ognuno di noi vive di fronte a un'immagine, facendone fiorire le articolazioni recondite, i movimenti sotterranei e i suoi fantasmi. € 26,00
Scontato: € 24,70
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![]() ![]() Author: Careri Giovanni; Didi-Huberman Georges Publisher: Editions Mimésis € 26,00
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1915 |
![]() ![]() Author: Caillat Francois, Bersani Leo (CON), Didi-Huberman Georges (CON), Farge Arlette (CON), Homel David (TRN) Publisher: Arsenal Pulp Pr Ltd In his private life, as well as in his work and political attitudes, Michel Foucault often stood in contradiction to himself, especially when his expansive ideas collided with the institutions in which he worked. In Francois Caillat's provocative collection of essays and interviews based on his French documentary of the same name, leading contemporary critics and philosophers reframe Foucault's legacy in an effort to build new ways of thinking about his struggle against society's mechanisms of domination, demonstrating how conflict within the self lies at the heart of Foucault's life and work. Includes a foreword written especially for this edition by Paul Rabinow, Professor of Anthropology at the University of California (Berkeley) and an influential writer on the works of Foucault; he is the co-editor ofThe Essential Foucault. Foucault against Himself features essays and interviews by: Leo Bersani, American Professor Emeritus of French at the University of California (Berkeley) and the author ofHomos; Georges Didi-Huberman, French philosopher and art historian; his most recent book isGerhard Richter: Pictures/Series Arlette Farge, French historian and the author of The Allure of the Archives; Geoffroy de Lagasnerie, French philosopher and the author of La derniere lecon de Michel Foucault. € 16,10
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges, Fliescher Mira (EDT), Vogman Elena (EDT), Lillis Shane B. (TRN) Publisher: Diaphanes € 37,20
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2015 |
![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges; Riguzzi V. (cur.) Publisher: EDB Un personaggio femminile entra dal lato destro di un affresco che rappresenta la nascita di san Giovanni Battista, dipinto dal Ghirlandaio nella chiesa fiorentina di Santa Maria Novella. La grazia eterea del suo passo ne fa quasi una dea o una ninfa pagana, un fantasma femminile che attraversa la scena religiosa in modo leggero e quasi aereo. Questa figura nomade e sensuale che sfida ogni gravità e oppone il suo dinamismo all'immobilità delle altre figure proviene da un altro spazio simbolico e da un altro tempo (il passato del paganesimo) rispetto a quello della solennità borghese (il presente degli usi fiorentini) o evangelica (il passato delle storie sante). Per Aby Warburg l'ancella del Ghirlandaio che porta dalla campagna frutta fresca e vino per la madre di Giovanni Battista è la quintessenza della Ninfa fiorentina, il personaggio in movimento che nelle immagini rinascimentali - da Botticelli a Pinturicchio, da Mantegna a Leonardo, da Perugino a Raffaello - sembra emergere dal retroscena e modificare l'economia della rappresentazione, suggerendo una riflessione sulla 'porosità' delle immagini e sul loro 'sapere eccentrico'. € 7,20
Scontato: € 6,84
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![]() ![]() Author: Careri Giovanni; Didi-Huberman Georges Publisher: Mimesis € 18,00
Scontato: € 17,10
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1914 |
![]() ![]() Author: Richter Gerhard (ART), Obrist Hans Ulrich (EDT), Didi-Huberman Georges (CON), Elger Dietmar (CON) Publisher: Distributed Art Pub Inc € 63,00
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2014 |
![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Abscondita 'Ripensare la nudità oltre gli abiti simbolici di cui si riveste il nudo nella rappresentazione? Ciò significa in primo luogo accostarsi a quella fenomenologia del contatto mascherato che Freud richiama giustamente come rovescio bifronte - tocco di Eros e tocco di Thanatos - di ogni idealizzazione, di ogni difesa psichica contro l'attacco, in noi, dei cosiddetti processi 'primari'. Occorre dunque trovare nella Venere stessa la traccia di questo snodo dissimulato, inquietante, in cui il tocco di Thanatos si sposa a quello di Eros: passaggio impercettibile, e nondimeno straziante, in cui l'essere toccati (essere commossi dalla bellezza pudica di Venere, vale a dire essere attirati e quasi carezzati dalla sua immagine) diviene essere colpiti (ovvero essere feriti, essere aperti dal negativo che appartiene a quella stessa immagine). Qui nudità fa rima con desiderio, ma anche con crudeltà. Georges Bataille non è molto distante, probabilmente, ma Botticelli? Cercare un simile 'lavoro del negativo' o simili 'somiglianze crudeli' non vuol dire anche reinventare Venere?' € 19,00
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Abscondita 'Ripensare la nudità oltre gli abiti simbolici di cui si riveste il nudo nella rappresentazione? Ciò significa in primo luogo accostarsi a quella fenomenologia del contatto mascherato che Freud richiama giustamente come rovescio bifronte - tocco di Eros e tocco di Thanatos - di ogni idealizzazione, di ogni difesa psichica contro l'attacco, in noi, dei cosiddetti processi 'primari'. Occorre dunque trovare nella Venere stessa la traccia di questo snodo dissimulato, inquietante, in cui il tocco di Thanatos si sposa a quello di Eros: passaggio impercettibile, e nondimeno straziante, in cui l'essere toccati (essere commossi dalla bellezza pudica di Venere, vale a dire essere attirati e quasi carezzati dalla sua immagine) diviene essere colpiti (ovvero essere feriti, essere aperti dal negativo che appartiene a quella stessa immagine). Qui nudità fa rima con desiderio, ma anche con crudeltà. Georges Bataille non è molto distante, probabilmente, ma Botticelli? Cercare un simile 'lavoro del negativo' o simili 'somiglianze crudeli' non vuol dire anche reinventare Venere?' € 19,00
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2013 |
![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Abscondita 'Non ha senso chiedersi dove Ninfa inizi la sua corsa, né dove la finirà. Per Aby Warburg Ninfa designa l'eroina impersonale del Nachleben, la 'sopravvivenza' di quelle paradossali cose del tempo, appena esistenti, ma indistruttibili, che vengono a noi da lontano e sono incapaci di morire del tutto. Non c'è da sapere dove, o quando, Ninfa finirà, ma fin dove è capace di annidarsi, di nascondersi, di trasformarsi. Alle ninfe della tradizione accadono molte cose e l'iconografia classica ce le mostra in tutte le situazioni possibili: adagiate o in piedi, in sosta o di corsa, languide vicino a una sorgente o dormienti in una grotta, su una fontana o su una conchiglia, filando la lana o cantando melodie inudibili, volteggianti o inseguite, aggredite o partecipi dei giochi amorosi, rapite o rapitoci di giovinetti, donatrici d'acqua e levatrici di dee, nutrici e balie di Dioniso, custodi delle fonti della vita o funeste agli esseri umani. Un ampio ventaglio di casi, dal quale si delinea un movimento lentissimo - come un film girato per decine di secoli e che vorremmo accelerare per capirne la logica -, un movimento che non smette d'inquietare: è l'inarrestabile caduta della Ninfa, il suo movimento verso il suolo, il suo rovinare al rallentatore. Si vuol sapere, allora, fin dove la Ninfa è capace di cadere...' € 20,00
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1912 |
![]() ![]() Author: Dander Patrizia (EDT), Lorz Julienne (EDT), Platter Johanna (EDT), Didi-Huberman Georges, Enwezor Okwui Publisher: Walther Konig € 51,40
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges, Lillis Shane B. (TRN) Publisher: Univ of Chicago Pr € 27,60
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2012 |
![]() ![]() Author: Allam Khaled F.; Didi-Huberman Georges; Nicita Paola Publisher: Mousse Magazine & Publishing € 12,00
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2011 |
![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Bollati Boringhieri Alla strada maestra del metodo, si sa, convengono ordine, precisione e principi distintivi. Ma producono conoscenza, e non di rango inferiore, anche gli sviamenti, gli attimi di pura fascinazione per ciò che non stavamo cercando e che ci viene incontro con la felice impertinenza della casualità interpellandoci come un enigma esigente. Georges Didi-Huberman sperimenta in ogni suo saggio quanto sia proficuo inoltrarsi nei sentieri laterali, indugiare sulle irregolarità, prestare attenzione agli scarti. Se gli oggetti che predilige Didi-Huberman sono accidentali e spuri, questo libro vuole saldare il debito con la loro generosità di cose apparenti, minime, e tuttavia insostituibili nel chiamare in causa interi mondi. Hanno l'aspetto di ramoscello e di foglia secca degli insetti-stecco. O trapelano dal particolare informe di un dipinto, i fili rossi che scendono a rivolo nella Merlettaia di Vermeer. Non è il gusto del dettaglio - quasi indistinguibile dal feticcio - a ispirare l'accostamento di questi oggetti a prima vista eterogenei, bensì la consapevolezza che la for del visibile vive di apparizioni e di evanesce di affioramenti e di sparizioni. Un pensier all'altezza delle immagini deve avere la modestia di adattarsi al loro regime incostante. Forse solo così ritroverà la pregnanza che inseguiva. € 30,00
Scontato: € 28,50
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2010 |
![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Bollati Boringhieri Ogni essere vivente emette flussi di fotoni. Ne esistono tuttavia di minuscoli per i quali la luce - sprigionata da una sostanza chimica, la luciferina - è parata nuziale, danza d'amore. Un grappolo di cinquemila lucciole produce a malapena il chiarore di una candela. Eppure quella fragile grazia, quel volteggio fosforescente che punteggiano il buio si sono prestati a considerazioni apocalittiche. «Darei l'intera Montedison per una lucciola», scriveva Pier Paolo Pasolini nel 1975, pochi mesi prima di venire ammazzato. Una fascinazione antica, la sua, che risaliva agli anni della guerra, quando osservava estatico «una quantità immensa di lucciole, che facevano boschetti di fuoco dentro boschetti di cespugli». La loro scomparsa gli appariva come un genocidio culturale, l'ultimo crimine di un nuovo fascismo peggiore del precedente: il neocapitalismo, con il suo fulgore artificiale, abbacinante. Da allora parlare di lucciole equivale ad alludere, per via di metafora, ai tratti del mondo umano che rischiano di eclissarsi di fronte all'avanzata irreversibile della stereotipia sociale. Corrono pericolo «uomini-lucciole», «parole-lucciole», «immagini-lucciole», «saperi-lucciole». Ma sono davvero condannati ad andare perduti? Nel suo libro più immediatamente politico, Georges Didi-Huberman coglie benissimo ciò che la disperazione impedì a Pasolini di vedere: che la barbarie non procede senza intoppi; che mettere avanti la rovina del tutto oscura i barlumi che resistono malgrado tutto; che chiudersi nel lutto per l'arcaico paralizza l'intelligenza del presente; che il nostro «adesso» € 16,50
Scontato: € 15,68
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2009 |
![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges, Goodman John (TRN) Publisher: Pennsylvania State Univ Pr When the French edition of Confronting Images appeared in 1990, it won immediate acclaim because of its far-reaching arguments about the structure of images and the histories ascribed to them by scholars and critics working in the tradition of Vasari and Panofsky. According to Didi-Huberman, visual representation has an “underside” in which seemingly intelligible forms lose their clarity and defy rational understanding. Art historians, he goes on to contend, have failed to engage this underside, where images harbor limits and contradictions, because their discipline is based upon the assumption that visual representation is made up of legible signs and lends itself to rational scholarly cognition epitomized in the “science of iconology.” To escape from this cul-de-sac, Didi-Huberman suggests that art historians look to Freud’s concept of the “dreamwork,” not for a code of interpretation, but rather to begin to think of representation as a mobile process that often involves substitution and contradiction. Confronting Images also offers brilliant, historically grounded readings of images ranging from the Shroud of Turin to Vermeer’sLacemaker. € 38,20
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Bollati Boringhieri Relegata da Giorgio Vasari nella sfera minore delle arti meccaniche, adibite alla semplice riproduzione, l'impronta conosce però lunga fortuna nella pratica scultoria degli artisti moderni e contemporanei, anche quando i loro principi estetici sembrano sconfessarla. Rioccupa la scena con i gessi di Possagno, nonostante l'ostentato sdegno di Antonio Canova, e dilaga in Auguste Rodin, che pure la giudica una 'piaga cancerosa dell'arte'; bisognerà attendere Marcel Duchamp per vederla trionfare nel ready-made, questa volta con l'apporto di un pensiero d'autore che rivendica il gesto riproduttivo, invece di abiurarlo, riuscendo a 'rompere con l'imitazione classica senza tuttavia negare la somiglianza'. Una vicenda che la riflessione di Georges Didi-Huberman riprende fin dalle sue mosse preistoriche, all'alba della figurazione. Il modo più ancestrale di dar luogo a una forma - imprimere su un supporto materiale un segno più duraturo di una traccia, ottenere il puro calco di un oggetto, prima di ogni invenzione creativa - dispiega qui le densissime valenze del suo anacronismo di perfetta immagine dialettica: parla sia del contatto (il piede che sprofonda nella sabbia) sia della perdita (l'assenza del piede); trasforma le condizioni essenziali della somiglianza e della rappresentazione; solleva la questione del rapporto fra la tecnica e il tempo, fra la memoria e il presente; rivela gli intrecci di temporalità eterogenee di cui si compone ciascuna immagine. € 40,00
Scontato: € 38,00
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Abscondita Un giorno, in un corridoio del convento di San Marco a Firenze, dove Beato Angelico dipinse uno dei più grandi cicli di affreschi mai realizzati, Georges Didi-Huberman fu colpito da qualcosa che tutti gli storici dell'arte avevano ignorato. La 'Madonna delle ombre', uno degli affreschi del cielo, poggiava su quattro pannelli stranamente dipinti a vaste chiazze multicolore con una pioggia di pigmenti spruzzati sulla parete e in apparenza privi di soggetto, informali, come in un dripping di Jackson Pollock. Da questa scoperta prende avvio questa indagine di Didi-Huberman in cui la storia delle idee, gli strumenti dell'estetica, della semiologia e della psicoanalisi convergono per delineare un'interpretazione originale e approfondita di questo artista mirabile le cui opere, come scrisse il Vasari, sono 'tanto belle che paiono veramente di paradiso', al punto di procurare al suo autore lo pseudonimo di 'Beato Angelico'. € 33,00
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Abscondita 'Questo libro è nato da una sorpresa, quella di scoprire un giorno, in un corridoio del convento di San Marco, a Firenze, due o tre cose sconcertanti dipinte nel Quattrocento. Esse non corrispondevano a quanto l'occhio di uno storico dell'arte può generalmente aspettarsi di vedere in un'opera eseguita in quel periodo; non assomigliavano in nulla a quanto si vede solitamente riprodotto nelle opere sull'arte del Rinascimento. Queste due o tre cose sconcertanti, ardue da descrivere, estremamente singolari nell'assoluto candore del convento, erano delle macchie, delle vaste macchie multicolori rispetto alle quali le nostre consuete categorie di 'soggetto', di imitazione o di figura sembravano realmente dover naufragare. Sembravano infatti prive di qualsiasi soggetto, sembravano non imitare nulla di preciso, e infine tutto in loro sembrava stranamente, per quell'epoca, 'non figurativo' [...] evocavano un dripping di Jackson Pollock'. Da questa scoperta prende avvio l'affascinante indagine di Georges Didi-Huberman - uno dei più noti filosofi e critici d'arte contemporanei -, in cui la storia delle idee, gli strumenti dell'estetica, della semiologia e della psicoanalisi convergono per delineare un'interpretazione originale e approfondita di un artista mirabile le cui opere, come scrisse Vasari, sono 'tanto belle, che paiono veramente di paradiso', e per questo è universalmente noto come Beato Angelico. € 33,00
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Electa Il primo studio di Parmiggiani è stato, per sua stesa ammissione, 'deserto di nebbia, un paesaggio melanconico, un luogo che mi ha provato e che mi è rimasto dentro molto forte'. Un creatore di luoghi raffinati, il cui studio va pensato come una delocazione , una trasformazione dell'ambiente (con l'aria, la nebbia, l'atmosfera che gli appartengono) in un paesaggio della psiche, in un carattere stilistico e in un'impronta intima. Delocazione non come assenza di luogo ma spostamento di esso, sperimentazioni sui processi di impronta e il ritiro delle cose. È un soffio di cenere a generare questi movimenti: distacco che invade lo spazio e lo configura con un'impronta sottile. Nasce così un luogo per il distacco del colore e l'assenza di oggetti dove l'aria è medium e componente essenziale dell'opera. Didi-Huberman, maestro del pensiero francese contemporaneo, affascinato dal soffio che distrugge lo spazio familiare e insieme produce il luogo dell'opera, analizza così il lavoro di Parmiggiani, tracce di una memoria in cui la storia della pittura si imbatte nei fantasmi di Hiroshima. € 19,00
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2008 |
![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Jrp Ringier Kunstverlag Ag Edited by Nicole Schweizer. Text by Griselda Pollock, Jacques Ranciere, Nicole Schweizer, Georges Didi-Huberman. € 43,70
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Fazi Quel che osserviamo ha valore - ci colpisce, ci parla - perché ci riguarda. E se questo è vero, come pensare oggi le implicazioni estetiche, psicologiche, etiche dell'atto di guardare? Georges Didi-Huberman individua nei 'guardanti' due atteggiamenti opposti ed egualmente insufficienti: uno sempre pronto a credere che quanto ha di fronte agli occhi conduca a un piano posto oltre la visione stessa; l'altro ancorato all'apparente evidenza di ciò che si guarda, alla tautologia, al 'ciò che si vede è ciò che si vede' e basta. Posizioni che l'autore rintraccia nella storia dell'arte ma anche nella tradizione letteraria. Per superare questa dicotomia occorre immaginare un modo di guardare che non crede a ciò che vede ma neppure si limita alla pura esaltazione della superficie. Per confrontarsi con il movimento dialettico tra apparenza e profondità che abita ogni immagine, l'autore sceglie di misurarsi con un'opera che rappresenta un 'grado zero' dell'iconografia, forse la creazione più essenziale che la scultura contemporanea abbia offerto: il grande cubo nero dell'artista americano Tony Smith. È davanti a quest'oggetto - al suo potere di fascinazione, alla sua inquietante alterità, alla sua potenza - che si può ripensare il rapporto tra la forma e la presenza. Dando una nuova lettura dell'arte minimalista e dei problemi teorici ed etici che essa ha sollevato, Didi-Huberman propone un'antropologia dell'immagine e un esame dei rapporti vivi fra l'opera e chi la guarda. € 26,50
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Mondadori Bruno Questo libro interroga le relazioni antropologiche cruciali che le immagini intrattengono con il corpo e la carne, al di là delle usuali nozioni di antropomorfismo o di rappresentazione figurativa. Vi sono analizzate le diverse modalità con cui le immagini guardano alla carne, che sia la carne di Afrodite formata dalla schiuma del mare o quella di Cristo sacrificato sulla croce. Paganesimo e cristianesimo, ognuno con i suoi contesti di pensiero, avrebbero, in effetti, entrambi cercato di raggiungere, o forse trasgredire, i limiti dell'imitazione: da una parte le metafore diventano metamorfosi, dall'altra i segni che rappresentano diventano dei sintomi che incarnano. Si scoprirà questa potenza straordinaria dei corpi allorché in essi la carne guarda all'immagine, a esempio nella stigmatizzazione di San Francesco del XIII secolo, la crocifissione dei Convulsionari di San Medardo del XVIII secolo o le 'attrazioni' isteriche della Salpétrière del XIX secolo. € 43,50
Scontato: € 41,33
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Electa 'Pesci rossi' si intitola una fortunata raccolta di scritti di Emilio Cecchi, che vide la luce nel 1920. Pochi anni prima Cecchi, in occasione della mostra della Secessione Romana, aveva avuto modo di ammirare I pesci rossi di Matisse: al quadro, così moderno nell'estetica delle forme e nella profondità delle allusioni, e alla mostra, lo scrittore dedicò un breve articolo e qualche annotazione sparsa dei suoi taccuini, suscitando l'interesse e la curiosità dei suoi lettori, di altri critici del suo tempo, e perfino della famiglia reale. Sì che da allora, e per qualche tempo, pesci rossi allusero proprio a quei brevi saggi, a quelle colte divagazioni del tipo ricordato. Ci è piaciuto riproporre quella stessa tecnica dello scrivere, un saggio breve illustrato, che abbia per argomento un artista, un'opera, una città, un monumento. O altro ancora, sempre connesso alla materia di cui trattiamo, la storia dell'arte. In questo volume l'arte di Giuseppe Penone, artista e scultore italiano. € 15,00
Scontato: € 14,25
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Electa Questo saggio costituisce la prima monografia intrapresa intorno alla scultura più strana, più atipica di Giacometti, il cubo, considerato l'unico oggetto astratto dell'artista. Fatto inesplicabile in un'opera votata, apparentemente, alla 'ricerca della realtà'. L'insieme delle domande, ipotesi e analisi formali e storiche con cui questo libro letteralmente circonda l'oggetto, aprirà al lettore delle prospettive del tutto nuove. Lo studio minuzioso di Didi-Huberman, infatti, permette di scoprire nel cubo un oggetto dallo statuto paradossale; un'eccezione, un'opera chiusa su se stessa e senza discendenza stilistica, un prisma nel quale Giacometti articola alcuni dei paradigmi essenziali della sua arte: il rapporto dei corpi con la geometria, la questione della dimensionalità, la separazione del viso dal cranio, l'iconografia della melanconia e infine la problematica del ritratto che obbliga, di fronte a questa scultura, a formulare la nozione inedita di 'antropomorfismo astratto'. Un volume per gli appassionati di arte e scultura contemporanee, guardate attraverso numerose sfaccettature antropologiche e filosofiche. € 35,00
Scontato: € 33,25
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Il Saggiatore Il fine della pittura è andare oltre la pittura, afferma Honoré de Balzac, che nel 'Capolavoro sconosciuto' narra il mito di quest'arte, le sue origini, i suoi mezzi, i suoi estremi. Nella scena cruciale del racconto, Poussin e Porbus sono davanti all'opera del loro maestro Frenhofer, un ritratto così perfetto agli occhi del pittore, da fargli credere che la donna raffigurata sia viva, che si muova, che respiri. Dal drammatico desiderio dell'artista di rendere viva la carne dipinta, nascono i 'pensieri sparsi' di Georges Didi-Huberman sul problema estetico dell'incarnato in pittura. L'autore ripercorre e interpreta le riflessioni sviluppatesi intorno all''esigenza della carne', da Cennini a Diderot, Hegel, Merleau-Ponty. Richiama i miti di Pigmalione e Orfeo. Penetra nello struggimento che costringe l'artista a 'scendere nell'inferno' per rendere vivo l'oggetto della pittura, per dare vita alla sua Galatea, per ridare la vita alla sua Euridice. Non solo. Didi-Huberman affronta anche il dopo, quello che avviene quando l'artista ha ormai realizzato l'opera, il senso di perdita, o la perdita di sé, che può derivarne: se l'oggetto della pittura, la carne, si perde irrimediabilmente sulla superficie piana, che cosa rimane? Un bagliore? Un dettaglio? Un lembo? O niente? In appendice 'Il capolavoro sconosciuto' di Honoré de Balzac. € 22,00
Scontato: € 20,90
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2007 |
![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Raffaello Cortina Editore Un filosofo e storico dell'arte s'interroga sul mistero e la singolarità delle pratiche e delle forme degli ex voto, immutate dall'antichità pagana a oggi e comuni alle società più diverse. La loro volgarità di forme anatomiche (mani, piedi, occhi, cuori, seni, genitali), il loro carattere ripetitivo e banale provocano infatti un certo malessere in chi ne ripercorre con lo sguardo le migliaia di esemplari. € 20,00
Scontato: € 19,00
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Bollati Boringhieri L'anacronismo, ovvero l'intrusione di un'epoca in un'altra, la proiezione sul passato di categorie che non gli appartengono, è la bestia nera di ogni disciplina storiografica, compresa la storia dell'arte. Ma il tabù dell'operazione ritenuta falsificante sopra ogni altra è rovesciato da Didi-Huberman nella prospettiva che la recupera a paradigma vitale dell'interrogazione storica, sulla scorta delle tre 'stelle solitarie' che hanno posto l'immagine nel cuore stesso della riflessione sul tempo: Aby Warburg, Walter Benjamin e Carl Einstein. Il tempo non si identifica senza residui con la storia, di cui le immagini non sono meri documenti, secondo l'abusata formula 'l'artista e il suo tempo'. Dunque quale tempo ci sta davanti nell'immagine? È innanzi tutto un tempo plurale, un montaggio di temporalità differenti e sfasate, di ritmi eterogenei, come accade in un affresco del Beato Angelico, dove un pensiero mistico del V secolo si incastona in una cornice già rinascimentale. La storia dell'arte si esercita su questi oggetti temporalmente spuri, e facendolo modifica lo schema epistemico della storia stessa, mette in atto una serie di temporalizzazioni che è anche una critica della storia in quanto sottomessa alla dinamica chiusa della cronologia. € 35,00
Scontato: € 33,25
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2006 |
![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Bollati Boringhieri Aby Warburg (1866-1929) fece della 'sopravvivenza' il motivo centrale del suo approccio antropologico all'arte occidentale. Essa è qui studiata nella sua logica, nelle sue fonti e nelle sue risonanze filosofiche, che vanno dalla storicità secondo Burckhardt all'inconscio secondo Freud, passando per l'eterno ritorno secondo Nietzsche, la memoria biologica secondo Darwin, la morfologia secondo Goethe. Una molteplicità di approcci che è l'unico mezzo per descrivere la paradossale 'vita' delle immagini e attraverso la quale Warburg introduce i paradossi costitutivi dell'immagine stessa: la sua natura di 'fantasma'; il suo potere di trasmettere il pathos; la sua struttura di 'sintomo' e la sua natura di teatro dei tempi. € 49,00
Scontato: € 46,55
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![]() ![]() Author: Didi-Huberman Georges Publisher: Diabasis Il testo apre una riflessione a tutto campo intorno alla psicanalisi e all'arte. Aria e pietra, gesto e sospensione del gesto, desiderio e rinuncia sono, per il filosofo francese che rilegge Pierre Fédida (autore di una riflessione sull'aria come movimento dell'inconscio, e di una poetica che congiunge pittura e psicanalisi), la materia di cui sono impastate le immagini. Il libro tratta del 'pensiero dell'assenza', che produce una teoria del 'soffio' indistinto dell'immagine. Un saggio che invita a mettere la psicanalisi in dialogo con la filosofia, la poesia, l'antropologia, l'arte e la biologia. € 16,00
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