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2024 |
![]() ![]() Author: Mazzocca F. (cur.); Leone F. (cur.) Publisher: Skira € 39,00
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2022 |
![]() ![]() Author: Benzi F. (cur.); Leone F. (cur.); Mazzocca F. (cur.) Publisher: Marsilio Arte Tra il 1910 e il 1915 il panorama culturale italiano è scosso dalla nascita del Futurismo, movimento d'avanguardia destinato a scardinare le vecchie logiche artistiche in favore di una nuova tendenza figurativa. I cosiddetti "anni eroici" - durante i quali il Futurismo viene affermandosi - sono qui raccontati per la prima volta, nel tentativo di mettere in luce i presupposti della svolta anti figurativa propria degli anni postbellici. Simultaneità di visione, velocità, sintesi della percezione visiva e mentale, spettatore al centro del quadro: sono questi i punti cardine delle opere di Boccioni, Balla, Russolo, Severini, solo alcuni dei protagonisti dell'esposizione e del volume. I contributi critici di Fabio Benzi, Francesco Leone e Fernando Mazzocca riflettono non solo sulle origini del Futurismo, ma anche sul rapporto con le correnti coeve del Simbolismo, del Divisionismo e dello Spiritualismo; la cronologia a cura di Elena Lissoni riassume efficacemente l'evoluzione stessa del movimento, consentendo al lettore di ricostruire quanto accaduto nel periodo compreso tra il 1909 e il 1916. Il nutrito catalogo delle opere in mostra contribuisce a chiarire questo quadro complesso di influenze e debiti reciproci: se la tecnica del colore diviso è il fondamentale punto d'avvio del nuovo linguaggio pittorico, la predilezione per una lettura psicologica dell'arte si deve invece al Simbolismo; al tempo stesso, l'avanguardia futurista si apre alle potenzialità dell'esoterismo e dello spiritualismo, mentre esalta la bellezza della velocità e del movimento aggressivo. Di qui il fascino € 35,00
Scontato: € 33,25
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2021 |
![]() ![]() Author: Mazzocca F. (cur.); Leone F. (cur.); Grandesso S. (cur.) Publisher: Skira Dipinti, incisioni, sculture, oggetti d'arte restituiscono l'immagine di un'Italia amata e sognata da tutta Europa, il Bel Paese in cui affondavano radici comuni Tra la fine del Seicento e la prima metà dell'Ottocento, l'Italia fu la meta privilegiata di letterati, artisti, giovani signori, membri della società nobile e colta europea che, attraverso il "grande viaggio" potevano compiere un percorso educativo e formativo, segno di un preciso status sociale. L'esposizione e il catalogo vogliono giocare un duplice ruolo: da un lato fornire la rappresentazione di un'Italia composita, di struggente bellezza (quale appariva ai visitatori, soprattutto agli artisti che l'hanno rappresentata), tale da descriverla nella loro raffigurazione come una sorta di luogo sospeso, di stratificazione della memoria e del sapere, un fermo-immagine della storia; e dall'altro presentare la documentazione dei protagonisti stessi che fecero sorgere il mito del "bel paese". La mostra, curata da Fernando Mazzocca con Stefano Grandesso e Francesco Leone, presenta le seguenti sezioni: Le città del Grand Tour, Il fascino delle rovine antiche, L' Italia mediterranea, Il Vesuvio, Viaggiatori e collezionisti, Gli artisti, La bellezza italiana, Il primato italiano tra l'antico e i grandi maestri moderni, Scultura. Copie e derivazioni dall'antico, La scultura moderna, Oggetti d' arte e manifatture del lusso. € 35,00
Scontato: € 33,25
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2019 |
![]() ![]() Author: Leone F. (cur.); Mazzocca F. (cur.) Publisher: Silvana Con un confronto straordinario tra pittura e scultura, vengono ricostruite in questo volume le vicende dell'arte italiana dall'Unità allo scoppio della Grande Guerra, spiegando come l'arte sia stata non solo un formidabile strumento per creare il consenso, ma anche il mezzo più popolare, "democratico" per far conoscere agli italiani i percorsi di una storia antica e recente dominata da slanci comuni, ma anche da tante divisioni; per far loro scoprire le meraviglie naturalistiche del "bel paese"; per celebrare i fasti della vita moderna; per denunciare le ingiustizie della società. Artisti come Hayez, Vela, Domenico e Gerolamo Induno, Fattori, Signorini, De Nittis, Boldini, Corcos, Gemito, Previati, Morbelli, Pellizza da Volpedo, Segantini, Balla, Boccioni, e tanti altri qui riconsiderati, hanno esplorato generi e linguaggi diversi, cercando di rappresentare attraverso la pittura di storia, la cronaca della vita moderna, l'arte di denuncia sociale, il ritratto e il paesaggio una realtà e una società in profonda trasformazione. Vengono riscoperte le opere diventate iconiche, che furono quelle presentate, premiate, acquistate dallo Stato e dagli enti pubblici - ma anche oggetto di dibattito e scandalo - alle grandi Esposizioni Nazionali, da quella di Firenze nel 1861 a quelle che tra Roma, Torino e Firenze (le tre città che erano state capitali) hanno celebrato nel 1911 i primi cinquant'anni dall'Unità. Saggi di: Marco Antonio Bazzocchi, Tommaso Casini, Francesco Leone, Elena Lissoni, Fernando Mazzocca, Antonio Paolucci, Ulisse Tramonti. € 34,00
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2015 |
![]() ![]() Author: Mazzocca F. (cur.); Leone F. (cur.) Publisher: Silvana In un percorso cronologico che va dal 1890 al 1935 vengono rievocate le vicende dell'arte italiana prima, durante e dopo la Grande Guerra. Gli anni inquieti, precedenti il conflitto, vedono da parte dei simbolisti, dei divisionisti e dei secessionisti l'impegno a denunciare o a rappresentare il disagio sociale e la profonda crisi esistenziale che sembrano presagire il disastro. La guerra, vista come una grande occasione di rinnovamento radicale, ha conosciuto una massiccia adesione da parte degli artisti partiti volontari per il fronte. I primi sono stati i futuristi che, come Balla, Marinetti, Severini, Carrà, hanno caratterizzato con una produzione pittorica e grafica straordinarie la fase dell'interventismo, seguiti da Funi, Sironi, Cambellotti, Soffici, Rosai, ma anche da Sartorio e Viani. Partendo da esperienze diverse hanno saputo creare, sperimentando nuovi linguaggi in questa eccezionale circostanza, un immaginario suggestivo di questo evento di proporzioni mai viste. Molti di loro, come Bonzagni, Chini, Viani, Soffici, Casorati, Cagnaccio di San Pietro, Wildt, Baroni, Martini, li ritroviamo infine negli anni controversi del dopoguerra. La celebrazione della vittoria e il ricordo dei caduti li vede impegnati in quella dimensione monumentale e classica che domina, con l'avvento del fascismo, la grande stagione del cosiddetto Novecento. € 34,00
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2009 |
![]() ![]() Author: Leone F. (cur.); Mazzocca F. (cur.) Publisher: Silvana Il volume è il catalogo della mostra di Faenza (Palazzo Milzetti, 15 marzo 21 giugno 2009). La mostra, attraverso la presenza di una serie di decisivi inediti, ha inteso verificare i legami tra la cultura figurativa di fine Settecento, dominata a Roma, a Bologna e a Faenza dalle sperimentazioni anticonvenzionali della cosiddetta "Accademia de' Pensieri" ideata dal faentino d'adozione Felice Giani, e i nuovi protagonisti che tra fine Sette e inizi Ottocento si affacciarono sulla scena cosmopolita della Roma neoclassica: i lombardi Giovan Battista Dell'Era, Luigi Ademollo, Andrea Appiani, Giuseppe Bossi e Giuseppe Diotti, i toscani Luigi Sabatelli Pietro Benvenuti, i romani Vincenzo Camuccini e Bartolomeo Pinelli; e soprattutto Tommaso Minardi e Michele Sangiorgi, entrambi faentini di nascita e di formazione. Mentre, collocati nel giusto rilievo, il bolognese Pelagio Palagi e il veneziano Francesco Hayez, futuri e alternativi campioni della scuola romantica milanese, rappresentano gli esiti più maturi di quell'eccezionale momento formativo rappresentato a Roma dall'istituto dell'Accademia d'Italia centro di formazione artistica del Regno durante gli anni del dominio napoleonico. € 32,00
Scontato: € 14,40
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