C'è tutto e il contrario di tutto, in quel silenzio che abita il cuore di Cesareo Vitale. Il suo silenzio, turbinoso, sognante, fantasioso, dolente, apre a volte la porta per far sentire spifferi di quella poesia e di quelle emozioni che lo addolciscono e lo agitano. Quei turbini interiori hanno saputo essere, e crediamo lo siano ancora, onde di tempesta che sbattono sulla sua navigazione nella vita, ma lui, anche con l'aiuto di mani amiche, ha imparato ad essere un buon nocchiero e riprendere la rotta. Dopo la lettura delle sue poesie, ci accorgiamo che il 'contatto' che Cesareo ci prospetta non è solo quello sognato con un corpo d'amore o con una relazione aperta con il mondo degli altri e dell'altro, ma è anche il contatto con le briciole più 'saporite' della sua anima.