Attraverso un'analisi accurata di testi antichi, racconti leggendari e illustrazioni storiche, questo volume esplora come i samurai cercassero ispirazione e forza nella religione, dalla devozione buddista alle pratiche scintoiste, fino ai culti esoterici. 'Il samurai e il sacro' non è solo un racconto storico, ma una riflessione su come la fede e la spiritualità plasmino i codici di condotta di chi vive all'insegna del dovere, del sacrificio e del coraggio.

Pubblicato per la prima volta nel 1977, I samurai. Una storia militare ormai da tempo è considerato un grande classico di riferimento per studiosi e appassionati e continua a essere l'opera più autorevole sulla vita e sulle guerre dei samurai pubblicata al di fuori del Giappone. In esso l'Autore tratteggia innanzi tutto il loro codice etico segnato dai più stringenti canoni di fedeltà e dal coraggio che conduce fino al sacrificio estremo, ricostruisce le tecniche di combattimento, delinea gli orientamenti tattici e infine descrive le loro armi e il loro abbigliamento. Il racconto intreccia poi con felicità anche le componenti culturali, religiose e filosofiche della mentalità di questi guerrieri che ancora oggi sopravvivono nell'immaginario collettivo in maniera leggendaria o idealizzata. Tenendo sullo sfondo la storia sociale e politica del paese, Stephen Turnbull ha documentato l'ascesa e l'affermazione di una straordinaria classe militare dai tempi più remoti fino al culmine della loro arte del combattimento che si manifestò nell'ultima grande battaglia da loro combattuta presso il castello di Osaka nel 1615. Un potente affresco della storia del Giappone medievale e moderno, popolato dalle vite solitarie e dalle imprese a volte enigmatiche dei samurai. Prefazione Paul H. Varley.

Nel 1614-1615, con una lunghezza di circa tre chilometri e mura alte trenta metri, il castello di Osaka era la più grande piazzaforte del Giappone difesa da centomila samurai decisi a proteggere l'ultimo membro del clan, un tempo potente, dei Toyotomi. Il castello sembrava impenetrabile. Tokugawa Ieyasu, fondatore della dinastia che avrebbe in seguito governato il Giappone, era però deciso a distruggere quest'ultima minaccia al suo potere. Questo libro tratta l'aspra lotta tramandata con i nomi di campagna invernale e campagna estiva, che alla fine si decise con l'ultimo grande scontro tra samurai e infine stabilì l'equilibrio dei poteri in Giappone per gli anni a venire.

Il 30 gennaio 1703, in una notte fredda e nevosa, un gruppo di 47 uomini portò a compimento la più imponente incursione nella storia del Giappone. Obiettivo dei membri del commando - noti con il nome di 'Ronin', cioè samurai rimasti senza padrone - era vendicare la morte del loro signore, Asano Naganori, assaltando la residenza di colui che ne era ritenuto il responsabile, Kira Yoshihisa. All'origine della vendetta, pianificata a lungo e infine eseguita con i crismi di una spietata operazione militare, fu il cosiddetto 'incidente di Ako', occorso due anni prima. Ne furono protagonisti Asano, giovane daimyo (signore feudale), e l'anziano Kira, maestro di protocollo cui lo shogun aveva assegnato il compito di istruire il primo nelle regole dell'etichetta in occasione di una visita di emissari di Edo. A causa di un torto che l'ufficiale di corte avrebbe subìto da partedi Kira, Naganori lo aggredì e lo ferì. Per la gravità di questo atto violento, commesso nella residenza dello shogun e in occasione di una cerimonia significativa, l'aggressore fu condannato a morte mediante seppuku (suicidio rituale). I fedeli seguaci della vittima, ritenendo ingiusta la punizione e anteponendo i dettami del bushido (codice d'onore dei samurai) all'imperio della legge, scelsero la cospirazione. L'episodio, per le complesse implicazioni legate alle antiche tradizioni dell'onore samurai, assunse presto la forma della leggenda, di cui si impadronirono sia il teatro sia le arti figurative, dando luogo a una vera e propria venerazione popolare nei confronti dei guerrieri.

Il libro presenta due aspetti chiave della storia di Costantinopoli e dell'Impero bizantino: dopo una prima parte dedicata all'analisi minuziosa del sistema di fortificazioni della capitale, una seconda segue le ultime tappe che condussero gli ottomani alla conquista della città nel 1453, segnando la fine di un impero che era durato oltre mille anni. Un fondamentale scontro della storia viene ripercorso nel dettaglio delle strategie, delle tattiche, delle forze in campo e degli armamenti, con l'ausilio di un ricco apparato di illustrazioni e mappe che completano le illuminanti informazioni testuali.

Con la loro micidiale katana ricurva, la colorata armatura laccata e il lungo arco, i samurai rappresentano la più celebre e affascinante élite guerriera della storia. Ma oltre alla loro abilità marziale e al coraggio suicida che ha ispirato decine di film e di romanzi, molti altri aspetti della loro cultura meritano di essere raccontati. In questo libro corredato di stampe d'epoca, opere d'arte e fotografie, Stephen Turnbull esplora la storia dei samurai dalle sue origini, attraverso la guerra Genpei, le invasioni mongole e il periodo degli stati belligeranti, fino alla loro tragica scomparsa in età moderna con la ribellione di Satsuma del 1877. La vita quotidiana e le battaglie, le case e le roccaforti, le credenze e i codici di comportamento, l'educazione e l'attrezzatura militare: esaminando in ogni dettaglio il mondo dei samurai, Turnbull ce ne offre pagina dopo pagina un resoconto estremamente accurato, oltre che appassionante. E nel farlo, coglie l'occasione per sfatare alcuni dei miti che da sempre circondano questi leggendari combattenti.

Temuti in tutto l'estremo Oriente, i pirati erano noti come 'demoni neri' o 'dragoni dell'inondazione'. Per secoli, i rapporti tra il Giappone, la Corea e la Cina si svolsero sul triplice piano della guerra, del commercio e della pirateria. Quest'ultimo elemento combinava le caratteristiche degli altri due e, con le sue implicazioni violente ma allo stesso tempo politiche e militari, costituisce il soggetto di questo originale volume. Stephen Turnbull ricostruisce il mondo e la vita quotidiana dei pirati, dalle loro attività pacifiche nel settore della pesca alle incursioni, spesso condotte a grande distanza e con un consistente impiego di mezzi. Il libro fa rivivere le basi, i castelli e le navi dei pirati attraverso relazioni dell'epoca che, abbinate a un notevole apparato iconografico, riportano il lettore a un periodo brutale ma affascinante.

Japan’s Sexual Gods is an exciting original work about the deities represented by phalluses and female sexual objects in Japanese shrines. Their roles in procreation and protection, their rituals and festivals are described in detail along with unique location photographs.

Temuti in tutto l'estremo Oriente, i pirati erano noti come 'demoni neri' o 'dragoni dell'inondazione'. Per secoli, i rapporti tra il Giappone, la Corea e la Cina si svolsero sul triplice piano della guerra, del commercio e della pirateria. Quest'ultimo elemento combinava le caratteristiche degli altri due e, con le sue implicazioni violente ma allo stesso tempo politiche e militari, costituisce il soggetto di questo originale volume. Stephen Turnbull ricostruisce il mondo e la vita quotidiana dei pirati, dalle loro attività pacifiche nel settore della pesca alle incursioni, spesso condotte a grande distanza e con un consistente impiego di mezzi. Il libro fa rivivere le basi, i castelli e le navi dei pirati attraverso relazioni dell'epoca che, abbinate a un notevole apparato iconografico, riportano il lettore a un periodo brutale ma affascinante.

La battaglia combattuta nel 1410 nei campi presso i villaggi di Grunwald e Tannenberg nell'attuale Polonia fu una delle più grandi della storia medievale europea e il suo ricordo riesce ancora a suscitare forti sentimenti nazionalisti, come risulta evidente dal fatto che le sono stati attribuiti tre nomi diversi: per i polacchi è Grunwald, per i tedeschi Tannenberg e per i lituani Zalgiris. Questo libro vuole essere un resoconto conciso e imparziale della battaglia di Tannenberg/Grunwald, della campagna che la precedette e dei suoi lunghi strascichi. La battaglia costituisce un evento notevole e quasi unico nella storia militare, in quanto, pur essendo stata senza alcun dubbio il confronto decisivo nella cinquantennale guerra fra l'Ordine Teutonico e Polonia e Lituania alleate, venne combattuta all'inizio e non alla fine del conflitto. Inoltre, nella storia si trovano pochi altri esempi di uno scontro vinto in modo tanto netto e di una successiva campagna che in modo tanto singolare non riuscì a raggiungere i suoi scopi: nonostante questa vittoria schiacciante, l'esercito polacco-lituano non riuscì a conquistare Marienburg, fortezza-chiave e capitale dello Stato teutonico.

So you think you'd like to be a samurai?

It's 1615 and the samurai, Japan's elite fighting class, are at the zenith of their powers. Trained in every manner of combat, from sword fighting and archery to karate and jujitsu, the samurai warrior is the emperor's last line of defense against the lewd and sordid barbarians of Japan and beyond.

This handy manual tells you everything you need to know about maintaining the honor of the samurai class both on and off the battlefield.

• How to master the Way of the Warrior
• Whom you should kill, and what to do with the heads afterward
• What the cultured samurai does between battles
• How to storm or lay siege to a castle
• How to conduct a tea ceremony with Zen-like composure
• How to prepare for entry into the White Jade Pavilion after your death

Giovane samurai, sei pronto ad intraprendere la nobile Via del Guerriero? Con un irresistibile umorismo, Stephen Turnbull si cala nei panni di un samurai del XVII secolo, che insegna a noi, giovani reclute, tutti i segreti del mestiere. Dall'armatura alla cerimonia del tè o allo shintoismo, questo libro si presenta come un eccentrico manuale di preparazione per l'aspirante samurai, seguito passo dopo passo nell'apprendimento delle arti marziali, delle strategie di assedio di un castello, o delle tecniche di combattimento sul campo di battaglia. Attraverso un testo ricco di informazioni, immagini a colori, 100 stampe storiche e sagge citazioni del tempo, l'autore ci offre una vivida e particolareggiata rappresentazione della cultura guerriera giapponese del '600, che tanto affascina noi occidentali.

This extraordinary publication presents, for the first time, the samurai armor collection of the Ann and Gabriel Barbier-Mueller Museum in Dallas. The Barbier-Mueller has selectively amassed these pieces of armor over the past twenty-five years, ultimately forming one of the largest and most important collections of its kind in the world. It is composed of nearly three hundred objects, several of which are considered masterpieces, including suits of armor, helmets, masks, horse armor, and weaponry. The objects date from the 12th to the 19th century, with a particularly strong focus on Edo-period armor.

Offering an exciting look into the world of the samurai warrior, the book begins with an introduction by Morihiro Ogawa. Essays by prominent scholars in the field highlight topics such as the phenomenon of the warrior in Japan, the development of the samurai helmet, castle architecture, women in samurai culture, and Japanese horse armor. The book's final section consists of an extensive catalogue of objects, concentrating on 120 significant works in the collection. Lavishly illustrated in full color, each object is accompanied by an entry written by a scholar of Japanese armor.

The Samurai sword of Japan is probably the finest edged weapon ever made. This volume, written by leading Samurai expert Stephen Turnbull, reveals the story of how and why it achieved this distinction, from the sword's unique metallurgy to its use in combat, where one stroke often decided the victor.

Particular attention is paid to the development of the familiar curved blade from the original straight blades, the associated development of Japan's famous steel-making techniques and the challenges from contemporary warfare. Together with the technical details of forging, polishing, mounting and testing, this volume is brought to life with details of the great swordmakers themselves.

Moreover, no history of the sword would be complete without a detailed examination of its use in combat, from the greatest Samurai armies to individual duels and revenge killings. Personal accounts allow the reader to discover the art of Japanese swordsmanship in the hands of masters such as Miyamoto Musashi to the unnamed Japanese warrior defending his family's honor. This lively text is perfectly complemented by artwork reconstructions of the sword in use and color photographs of the swords in use.

Ever since the Empress Jingo-kogo led an invasion of Korea while pregnant with the future Emperor Ojin, tales of female Japanese warriors have emerged from Japan's rich history. Using material that has never been translated into English before, this book presents the story of Japan's female warriors for the first time, revealing the role of the women of the samurai class in all their many manifestations, investigating their weapons, equipment, roles, training and belief systems. Crucially, as well as describing the women who were warriors in their own right, like Hauri Tsuruhime and the women of Aizu, this book also looks at occasions when women became the power behind the throne, ruling and warring through the men around them.

Arguably the greatest military commander in the history of the samurai, Toyotomi Hideyoshi rose from the ranks of the peasantry to rule over all Japan. A student of the great unifier Oda Nobunaga, Hideyoshi would later avenge the murder of his master at the battle of Yamazaki.

After consolidating his position, Hideyoshi went on the offensive, conquering the southern island of Kyushu in 1587 and defeating the Hojo in 1590. By 1591, he had accomplished the reunification of Japan. This book looks at the complete story of Hideyoshi's military accomplishments, from his days as a tactical leader to his domination of the Japanese nation.

Osprey's elite series title for Japan's samurai horse and foot guards, from 1540 to 1724. Each great samurai warlord, or daimyo, had a 'household division' of troops, known as the Hatamoto - 'those who stand under the flag'. The Hatamoto included the personal bodyguards, both horse (uma mawari) and foot (kachi); the senior generals (bugyo), the standard bearers and color-guard, couriers, and other samurai under the warlord's personal command.

Apart from bodyguard and other duties in immediate attendance on the daimyo, both horse and foot guards often played crucial roles in battle - their intervention could turn defeat into victory, and their collapse meant final disaster. As favored fighting men under the warlord's eye, members of the bodyguards could hope for promotion, and some rose to be daimyo themselves.

All three great leaders of the 16-17th century - including Oda, Hideyoshi and Tokugawa - had their own elite corps. Such troops were naturally distinguished by dazzling apparel and heraldry, with banners both carried and attached to the back of the armor, all of which are detailed in an array of color artwork specially created for this publication.

The two attempts by Khubilai Khan, the Mongol Emperor of China, to invade Japan in 1274 and 1281 represent unique events in the history of both countries. It pitted the samurai of Japan against the fierce warriors of the steppes who had conquered half the known world.

The Mongol conquest of Korea left them with a considerable quantity of maritime resources, which enabled them to thin seriously for the first time about crossing the Tsushima strait between Korea and Japan with an army of invasion. The first invasion, which began with savage raiding on the islands of Tsushima and Iki, made a landfall at Hakata Bay and forced the samurai defenders back inland. Luckily for the Japanese defenders, a storm scattered the Mongol invasion fleet, leading them to abandon this attempt.

In the intervening years the Japanese made defensive preparation, and the Mongol increased their fleet and army, so that the second invasion involved one of the largest seaborne expeditions in world history up to that time. This attempt was aimed at the same landing site, Hakata Bay, and met stiffer opposition form the new defences and the aggressive Japanese defenders. Forced buy a series of major Japanese raids to stay in their ships at anchor, the Mongol fleet was obliterated by a typhoon - the kami kaze (divine wind) - for the loss of as many as 90 per cent of the invaders. Although further preparations were made for an assault by the Mongols at the end of the 13ht and beginning of the 14th centuries, this proved to be the last realistic threat of an invasion of the home islands till 1945.

A brilliant but little-known operation, the Shimazu clan raid on the independent kingdom of Rykkyu (modern Okinawa) in 1609 is one of the most extraordinary episodes in samurai history and the culmination of centuries of rivalry between the two powers. The defeat of the Shimazu at Sekigahara in 1600, and their need to win favor with the new ShMgun, led them to hatch an audacious plot to attack the islands on the ShMgun's behalf and bring back the king of Rykkyu as a hostage. Stephen Turnbull gives a blow-by-blow account of the operation, from the daring Shimazu amphibious landing, to their rapid advance overland, and the tactical feigned retreat that saw the Shimazu defeat the Okinawan army and kidnap their king in spectacular fashion. With a detailed background and specially commissioned artwork, the scene is set for a dramatic retelling of this fascinating raid.