Ci sono amori che abitano lenzuola tiepide e altri lenzuola roventi. Eccessive, invasive, sino a non comprendere più qual è il confine tra un desiderio straripante e una dipendenza. Si muovono in un reticolo infernale che va dalla passione alla dannazione. Ci sono amori sani che scaldano il cuore e che lo riparano dal freddo e dal buio, e altri tossici che lo squadernano senza pietà. Ci sono poi uomini (o donne) giusti al momento sbagliati, e uomini sbagliati al momento giusto: di estrema fragilità del cuore. Con questo libro ho deciso di raccontare delle parole che curano, del buio che diventa luce, dell'adulterio che diventa bussola, delle coppie traballanti che ritrovano l'equilibrio e l'erotismo, della fatica e della meraviglia di essere madre, e dei sentieri impervi e misteriosi del desiderio sessuale.

'Un clandestino a bordo' è il cammino verso la ricostruzione di una storia, dei suoi frammenti, dei suoi ricordi importanti che diventano un presente irrinunciabile che abbraccia e che consola. La storia della vita e della morte di mio padre, dell'attesa di una diagnosi e della gestione emotiva del dopo, dell'amore di una figlia che nella vita 'aggiusta cuori' ma non ripara il suo, ambientata nell'assolata Sicilia, in riva al mare, tra barche, portolani, sentine, boe galleggianti e terapia di coppia. È la rivisitazione di un dolore che si fa risorsa, cammino, presenza. L'incontro-introspezione tra quello che non c'è più e quello che ci sarà per sempre; perché amare e lasciare andare, talvolta, sono la stessa cosa.

'Amare un uomo sposato significa essere l'altra, la poco di buono, la rovina famiglie, la zoccola, significa essere la seconda scelta; anzi, la non scelta, significa le festività da sola. La sala d'attesa dell'infelicità, la solitudine. Il compromesso, il sabato sera senza sabato. La domenica senza domenica, il cielo in una stanza. Senza cielo e senza stanza. Significa sbirciare dalla serratura la vita altrui, significa essere la «donna altra» che si crede l'unica, significa avere l'anima in affitto. E vivere in usta d'attesa, significa «non sono mai abbastanza», bugie, compromessi, menzogne e maschere, briciole di presenza, macigni di assenza, questo, e tanto altro, significa essere l'altra.'

'Amare un uomo sposato significa essere l'altra, la poco di buono, la rovina famiglie, la zoccola, significa essere la seconda scelta; anzi, la non scelta, significa le festività da sola. La sala d'attesa dell'infelicità, la solitudine. Il compromesso, il sabato sera senza sabato. La domenica senza domenica, il cielo in una stanza. Senza cielo e senza stanza, significa sbirciare dalla serratura la vita altrui, significa essere la «donna altra» che si crede l'unica, significa avere l'anima in affitto. E vivere in usta d'attesa, significa! «non sono mai abbastanza», bugie, compromessi, menzogne e maschere, briciole di presenza, macigni di assenza, questo, e tanto altro, significa essere l'altra.'

Per un pubblico adulto.

Con 'Sessualità: usi e costumi degli italiani sotto le lenzuola', la dottoressa Valeria Randone affronta la complessa realtà della disfunzione sessuale, sia dal punto di vista femminile che maschile. La psicosessuologa, attraverso un linguaggio tecnico ma anche molto semplice e diretto, riesce a creare un libro prezioso e accattivante, sia per il lettore che si avvicina a queste problematiche per pura curiosità, sia per l'individuo che vuole iniziare ad affrontare un percorso terapeutico. Eiaculazione precoce, vaginismo, disfunzione erettile, infertilità, frigidità, sono solo alcuni dei 'mostri' nascosti sotto le lenzuola delle coppie di oggi, mostri mentali che spesso riescono a distruggere, nell'ombra, anche il rapporto più sano. Un paragrafo dopo l'altro l'autrice ci fa capire quanto sia importante, innanzitutto, riconoscere questi problemi, per portarli alla luce e sconfiggerli sotto la guida di uno specialista, donando così nuova linfa a rapporti che sembrano aver perso irrimediabilmente qualsiasi slancio vitale.