Un viaggio tra sapori, storie e tradizioni: ogni mattina una colazione diversa, ogni giorno una nuova emozione. Tre viaggiatrici, un'Italia da scoprire, mille colazioni da assaporare. Questo libro racconta l'avventura di tre amiche che si svegliano ogni giorno in una regione diversa, pronte a lasciarsi sorprendere dai profumi, dai sapori e dalle storie che rendono unica la colazione italiana. Ogni piatto è un racconto, ogni caffè una finestra sulla cultura locale: il lettore verrà trasportato in un viaggio sensoriale che va ben oltre il semplice atto di mangiare. Tra aneddoti, curiosità e incontri con ospiti "local", ogni pagina svela le meraviglie di un'Italia autentica e golosa. E per chi vuole seguire le orme delle protagoniste, una guida completa ai "posti del cuore" con indirizzi imperdibili suddivisi per regione, suggerimenti musicali, giochi, consigli per apparecchiare la tavola della colazione e pagine bianche da personalizzare.

Il romanzo, ambientato a Napoli tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, si articola in due filoni narrativi che procedono in parallelo, senza interazioni reciproche, per incrociarsi solo nel finale. Due donne: Angela, appartenente a una famiglia disagiata che vive nei Quartieri Spagnoli della città e che viene iniziata al mestiere di sartina malgrado desiderasse continuare gli studi con la prospettiva di una vita totalmente diversa; Loredana, insegnante con un matrimonio felice, che nasconde, però, un'insidia. La prima, volitiva, indipendente, ambiziosa sino al cinismo, lascia la sua famiglia per andare a vivere autonomamente dopo aver raggiunto un obiettivo per il quale aveva rinunciato a tanto altro, ma che le aveva permesso un'ascesa sociale nei salotti della Napoli bene. La seconda, con alle spalle un trauma infantile superato grazie al sostegno di un marito innamoratissimo di lei, svolge tranquillamente il suo ruolo di moglie a volte anche troppo accondiscendente. Un evento imprevisto farà incontrare le due donne nell'inconsapevolezza che entrambe sarebbero state per sempre legate indissolubilmente senza conoscerne la causa.

Estate 2020. Costretto ad affrontare il proprio passato, il fotoreporter Durand Carter si ritrova a intraprendere un singolare viaggio attraverso la riserva naturale di Cheron Lake. Spinto da un desiderio di vendetta, le domande che lo assillano sono molte: chi si nasconde dietro all'oscura figura di Zeta, della quale ha udito solo una voce metallica al telefono? Perché è tormentato dalla melodia di un Notturno e da un'ignota parola che riecheggia nella sua mente, Skarbek? C'è un solo modo per scoprire la verità. Egli dovrà affrontare il proprio destino, ignaro che una minaccia incombe su di lui: un misterioso inseguitore alla guida di una lussuosa berlina. Tra cittadine fatiscenti, industrie abbandonate e fenomeni inspiegabili il viaggio si tramuterà in un'odissea ai limiti della realtà, divenendo il preludio a uno dei più infernali gironi ai quali il futuro dell'Umanità sarà relegato.

Ogni eroe epico è sceso nel mondo dell'Aldilà, che può essere anche quello dei sogni, per conoscere il proprio futuro. L'eroe, per ottenere la salvezza e la luce, deve penetrare nel regno delle tenebre, del caos e dell'irrazionale, nell'ignoto mondo degli abissi in cui, secondo i miti antichi, dimorano le anime degli uomini. Siamo stati abituati a credere che la paura sia la naturale reazione a qualcosa fuori di noi che ci spaventa. In realtà il meccanismo della paura funziona esattamente al contrario. Prima vengono i nostri timori e poi questi creano l'evento o la circostanza che più temiamo (secondo la legge della risonanza), perché siamo noi i creatori della nostra realtà. È necessario essere vigili per non lasciarsi andare alla paura e non perdere una sola particella di fiducia in noi stessi per realizzare i nostri sogni, perché ogni progresso umano è stato all'origine di un'intuizione. Dietro ogni conquista scientifica o sociale, alle grandi imprese del mondo, alle iniziative più audaci e di successo vi è invariabilmente un uomo o una donna e il suo "Sogno".

È una meravigliosa sera d'estate, un gruppo di amici con i loro figli ha deciso di trascorrere un fine settimana avventuroso immersi nella natura. Si trovano in un posto molto selvaggio, su di una collina nel bosco, vicino a un fiume e con il mare che si vede in lontananza. La notte è profonda come lo sguardo della luna. Le stelle sono luminosi sorrisi che irradiano un'intensa energia che invita alla narrazione e all'ascolto. La foresta con il suo respiro accompagna la cena intorno al fuoco della Tribù. Dopo l'ultimo brindisi Iris propone di narrare - a turno - una storia. Tutti partecipano al 'gioco', anche i più piccoli. Ogni racconto diviene un viaggio alla ricerca di pezzi della propria Anima, quelle parti della Psiche che chiedono di essere integrate e amate.

Racconti sospesi tra terra e cielo è una storia ispirata dalla fantasia dei figli dell'autrice, Leonardo e Serena e da alcune leggende che, qualche anno fa, hanno incuriosito e portato l'autrice stessa a documentarsi circa l'esistenza di potenti forze oscure presenti al centro della Terra, in prossimità dei Monti Sibillini. La narrazione sembra cominciare come una favola... Stella, la protagonista femminile, è una bambina di sette anni che si ritrova sola nei boschi e fa un incontro inaspettato con un orco buono a cui attribuisce il nome di Bundabhar. La fanciulla cresce senza conoscere la vera identità del suo amico orco, che in realtà si chiama Tristan ed è il principe di Valle Smeralda, nascosto da anni nelle viscere della Terra per evitare di essere rapito dalla strega Alhariel, la regina dell'oscurità, come è accaduto al resto della sua famiglia. Avrà luogo una lotta furiosa tra Tristan e la regina delle tenebre per liberare Valle Smeralda e Stella. Il principe, segretamente innamorato di Stella, per battere Alhariel chiederà aiuto agli elfi e al valoroso re Harold...

"Mi concederesti ancora un ballo?" rappresenta la seconda e ultima parte del romanzo d'amore tra la pallanuotista Cristina Dell'Acqua, capitano del Neapolis e punto di riferimento del Setterosa, e Francesco Castaldo, che fa ruotare la propria vita intorno al mondo dell'arte, della musica, della pittura e della fotografia. Si entrerà nel vivo delle vicende sentimentali dei personaggi con un coinvolgimento da parte di amici, genitori e di Mariangela, estroversa sorella di Cristina e co-protagonista nella narrazione, tra scene romantiche, pianti di gioia, di commozione e di disperazione in un susseguirsi di colpi di scena tali da rendere il finale imprevedibile. Il lettore verrà accompagnato per mano alla scoperta del mondo dell'arte, dello sport e del ballo in giro per Napoli e tra i panorami mozzafiato della penisola sorrentina, amalfitana e salernitana. Il tutto, dalle musiche degli anni '60 sino ai giorni nostri e dai componimenti musicali di Ludovico Einaudi grazie ai quali era nata nella prima parte una genuina e divertente storia d'amore tra i due giovani protagonisti. Prefazione di Antonia Storace.

Sette storie di scarpe scritte nell'arco di molti anni, percorsi immaginari in cui le piccole "macchine" per il nostro viaggio quotidiano, diventano la chiave per leggere trame nascoste, quasi magici grimaldelli per aprire porte segrete, precedute da sette "confessioni intime" per raccontare l'humus in cui le storie sono nate e scoprire forse le 'tracce' lasciate dalla vita. Prefazione di Paolo di Paolo.

Quali sono le fonti di obbligazione morale nei popoli democratici? Che cosa spinge gli uomini a compiere il bene in queste società? L'onore e la religione, che hanno orientato per secoli le azioni umane, sembrano oggi in profondo decadimento. Per comprendere le conseguenze e i pericoli legati a questa significativa mutazione che caratterizza l'individuo occidentale, le riflessioni di Alexis de Tocqueville (1805-1859) costituiscono un punto di riferimento essenziale. Dopo aver analizzato le cause del declino dell'onore nell'assetto sociale democratico, predicendo alcune tendenze della morale dei nostr

Non sei l'unica è una storia di vita, un'autobiografia in cui l'autrice si racconta e ci racconta il problematico percorso, oggi molto diffuso soprattutto tra i giovani: l'ansia. Un percorso fatto di domande apparentemente senza una risposta da cui le persone affette da disturbi di ansia vengono travolte. Questo libro, in forma leggera, cerca di "consolare e supportare" chi ne è colpito, ma soprattutto dà una speranza di uscita da quel tunnel che si attraversa nei momenti più bui. Ogni capitolo si conclude con un aforisma a tema nell'intento di "illuminare" il lettore.

Poeticamente è una raccolta di pensieri che ripercorre la storia di un'anima che dal momento in cui si trova nel mondo ha bisogno di affrontare ciò che la circonda per potersi trasformare di nuovo in emozione, in vibrazione pura. Per fare questo, l'anima è costretta ad attraversare il dolore, a immergersi nel fango del mondo, ad amare; ma scoprendo nell'amore stesso un'ulteriore illusione, l'anima trova la sua vera libertà nelle parole. Parole che possono raccontare ciò che preme dentro, ciò che spezza le emozioni del dolore e della sofferenza rendendole intraducibili ma comprensibili a chi sa ascoltare.

Renato Amari, giovane e brillante fisico-matematico, titolare di un precario assegno di ricerca, si ritrova frustrato, nella sua legittima aspirazione a un ruolo stabile, dagli intrighi di potere dell'ambiente universitario, che investono anche la sfera affettiva. "... sei ancora un idealista, niente di male, è una malattia da cui si guarisce... ma devi essere consapevole, e non dirmi che non lo sai, che la carriera universitaria è una lotta con il coltello tra i denti".

"Posto che l'insensatezza intrinseca dell'esistenza è un fatto, è preferibile rassegnarsi ad essa oppure trarne vantaggio? In altre parole, ha ragione Schopenhauer o ha ragione Nietzsche?" La presente è la domanda attorno a cui si sviluppa tutto Il destino di Umberto, un romanzo in parte superomistico, in parte estetico, in parte psicologico. Il protagonista dell'opera, Umberto Nasti, cerca costantemente di reagire a un mondo che gli appare essere senza significato - talvolta auto illudendosi -, provando a dare un senso alla propria vita e alla società umana. Egli riuscirà nel proprio intento? È possibile che esca vincitore dalla propria battaglia contro il fato? Qual è il destino di Umberto? Prefazione Neri Cesare.

"Il re della palude" è un romanzo storico, ambientato nella Roma, giovane capitale del Regno, degli ultimi anni del 1800 e narra le complesse vicende - un vero intrigo internazionale - che hanno portato l'Accademia di Svezia a negare il premio Nobel per la Medicina, per i suoi studi sulla malaria, a Giovanni Battista Grassi. Insigne scienziato e zoologo di fama mondiale, egli aveva infatti dimostrato, primo al mondo, che il vettore del "difficile morbo" degli antichi, era la zanzara Anopheles Clavinger. L'autore Mauro Di Giorgio è stato in grado, grazie a un libro molto datato casualmente trovato, dal titolo emblematico "GB Grassi, anatomia di un Nobel negato" scritto da uno studente in medicina che lavorava a stretto contatto con Battista Grassi, di portare il lettore all'interno dei meandri di questa complessa e affascinante vicenda. Prefazione di Gianni Maritati.

Controvita di Paolo P. il cui sottotitolo Una storia sbagliata, fa ovviamente riferimento alla canzone di De André, è il racconto totalmente romanzato di alcuni periodi della vita di Pier Paolo Pasolini, al quale ogni abitante di Ostia che ami la letteratura si sente indissolubilmente affine. Il romanzo si snoda in tre parti con ambientazioni geograficamente lontane ma legate indissolubilmente a questa figura. La prima parte è ambientata a Roma nel 1973, e lo vede prendere consapevolezza del distacco da ciò che lo circonda, alimentando una solitudine che è condanna e progetto; la seconda parte investe gli anni giovanili, nella Casarsa di fine anni '40 e la terza parte è ambientata in Nepal, sempre nel 1973, in un viaggio onirico, tra smarrimento ed epifania. L'epilogo, misterioso e ambiguo, a Roma nel 1975...

"Voglio abbracciare il vento" è quanto di più intimo si possa cogliere dal cuore di un padre che ha scritto queste pagine ascoltando la voce non vocale del proprio figlio autistico, Manuel. In questa narrazione è lui, Manuel, che rivela di se stesso, della sua infanzia, delle difficoltà, ma anche delle gioie ricevute e date, e di un futuro chiuso nel suo mondo. L'autismo, questa "cosa" misteriosa e ancora sconosciuta e che si presenta sotto diverse forme, Piero Cresci ce la racconta tra fatti veri, talvolta ironici, molto ironici ma che fanno conoscere al lettore questa realtà.

In un'epoca dominata da idoli e credenze a priori, in cui è andata perduta l'importanza del pensiero, è necessaria una spinta contraria a tale tendenza, che ponga nuovamente la filosofia al centro della conoscenza e alla base delle altre branche del sapere. L'intento di quest'opera è la rivalutazione del metodo filosofico, ottenuta attraverso l'illustrazione delle conclusioni teoretiche e pratiche che scaturiscono dalla sua applicazione. Prefazione di Edoardo Angione.

Le vite che restano è la storia di una famiglia narrata attraverso gli accadimenti più salienti del Novecento italiano, passando attraverso le due Guerre Mondiali. Protagonista Stella, donna realmente esistita e che ha affrontato con coraggio un matrimonio con un uomo più grande di lei e già padre di quattro figlie. Stella in realtà è la voce di migliaia di donne che in quegli anni, come lei, si sono battute per un'Italia in rovina e tutta da ricostruire, mentre gli uomini si battevano al fronte. E allora anche Stella, assieme ai suoi nove figli e alle donne nel piccolo paese sperduto tra i monti della Valsassina, darà un contributo arrivando a contare solo sulle proprie forze per poter contrastare l'improvviso declino delle loro esistenze. Imparerà così a conoscere se stessa attenta a non perdere ciò che di più importante ha al mondo...

Questo libro è nato dal desiderio di proporre la disciplina dello Yoga al grande pubblico, esponendola in un romanzo in modo semplice e scorrevole. I personaggi del racconto sono persone comuni, a cominciare dai due protagonisti, il dottor Rukmani e Marco, che si ritroveranno a un seminario di Yoga. Qui, i partecipanti non faranno esperienze eccezionali, ma conosceranno verità semplici, verità che, una volta assimilate, saranno i presupposti di una vera crescita interiore; piccoli semi che daranno, nel tempo, i loro frutti. Questo libro avrebbe anche l'ambizione di tracciare una linea di confine tra lo Yoga che ci è stato trasmesso da una tradizione millenaria e la leggenda metropolitana che porta lo stesso nome, animata da correnti New Age, occultiste, salutiste e quant'altro.

"Mi concederesti un ballo?" è un romanzo d'amore che vede come protagonisti Cristina Dell'Acqua, giovane pallanuotista del Neapolis e del Setterosa, e Francesco Castaldo, laureato presso l'Accademia delle Belle Arti di Napoli e amante dell'arte, della musica, della pittura e della fotografia. Arte e Sport si troveranno faccia a faccia al medesimo tavolo nel bel mezzo di una gara di ballo. Da una parte le musiche dagli anni '60 sino ai giorni nostri, dall'altra i componimenti musicali di Ludovico Einaudi rappresenteranno la colonna sonora, nonché la cornice ideale per la nascita di una genuina e divertente storia d'amore che accompagnerà il lettore tra pensieri introspettivi ed esplosioni di ilarità che rendono questo romanzo fresco e genuino.

Concepito sulla base delle esperienze dell'autore, il testo propone al variegato pubblico degli operatori corporei olistici (non solo massaggiatori), un progetto didattico che vede nella pratica dei massaggi emozionali storicamente più noti, il punto di forza nella codifica dei percorsi di consapevolezza di sé. La "cura di sé" proposta nel saggio dagli autori riportati, vuol andare oltre l'aspetto della "terapia", configurandosi invece come percorso di integrazione tra parti di sé, e tra sé e il mondo, perfettamente olistica. La cura diviene un'arte e l'arte di vivere non può prescindere da come scorre la vita nel corpo.

Ci siamo mai estinti prima? Quante volte il genere umano è ricomparso sulla terra? Cillian vive tre momenti storici, ricchi di misteri e scoperte sensazionali, racchiusi in poche decine di anni scoprendo, in realtà, di avere attraversato millenni, forse ere. Enigmi le cui radici affondano in un passato molto lontano e la cui unica soluzione potrebbe portare a riscrivere alcuni capitoli della storia e le teorie sull'evoluzione dell'uomo. Il protagonista scoprirà solo alla fine della sua esistenza la sconcertante verità che lo porterà a vedere i pericoli che si profilano all'orizzonte dell'umanità. Insieme a un gruppo di scienziati tenterà così di salvaguardare la specie umana, il mondo intero dalle potenziali minacce del progresso, come l'intelligenza artificiale.

Nell'era post covid, in un ospedale di Firenze è stata ricoverata d'urgenza una giovane donna che afferma di essere Anna Magnani. Le somiglia come una goccia d'acqua, parla e ride come lei. Sotto lo sguardo empatico di medici, infermiere e residenti che seguono con passione i racconti dell'icona del cinema neorealista, la donna diviene presto la protagonista indiscussa del nosocomio: si fa chiamare Nannarella e attorno a lei nascono in poco tempo ipotesi e convinzioni che sfiorano "l'irrealtà", ma... la sconvolgente verità è ben nascosta dietro a quegli occhi scuri...

Incontri inattesi con Giuliano l'Apostata nasce dal fascino che un personaggio complesso come l'imperatore Giuliano ha esercitato sull'autore attraverso la lettura delle sue opere. Il tentativo di riportarlo in vita con l'immaginazione e di instaurare un dialogo con lui è stato un modo per ripercorrere la sua vita così affascinante, breve, contraddittoria e drammatica, nella quale sono convissuti misticismo, magia, platonismo e cultura. È stato un esercizio di spiegazione e analisi psicoanalitica del personaggio, cresciuto senza padre né madre, educato da un eunuco, ossessionato dal rinnegamento dello zio Costantino, primo imperatore cristiano. L'originalità di questa opera risiede nei colloqui tra Giuliano e un uomo moderno attraverso uno strumento di comunicazione quale Whatsapp...

La filosofia non ha ripercussioni esclusivamente in ambito logico, bensì anche in senso analogico, influendo irrimediabilmente sulle passioni del soggetto che ne discopre le conclusioni. In particolare, l'Io, quando realizza che il nulla è il fondamento del reale, passa da uno stato di felicità ingannevole a una struggente tristezza. Quest'opera consiste in un ideale viaggio, esposto in forma prosimetrica, dalla consapevolezza del piacere alla coscienza del dolore, illustrato ricorrendo a conoscenze e avvenimenti personali, disquisizioni filosofiche vere e proprie, riferimenti letterari etc.

Una storia familiare quella di "Rosetta", la storia dei sogni e dei desideri di una ragazza del 1930, cresciuta tra il fascismo e la guerra, che con ingenuità e candore ripone le sue aspettative nel matrimonio con l'uomo che ama e amerà per sempre. Rosetta fin dall'infanzia guarda la vita da una prospettiva diversa dal resto della sua famiglia, riuscendo a cogliere il lato buono anche nelle situazioni più tristi. La sua caparbietà è la sua forza, non sempre compresa, con cui affronta le vicissitudini della vita sorridendo e cantando. L'immagine che ne viene fuori seduce e tocca il cuore. Un romanzo che affronta tematiche familiari, sociali e pregiudizi.

"Il sogno di diventare madre" è il racconto di coraggio e speranza che porta alla realizzazione di un sogno interrotto momentaneamente da un tragico intervento. Narra un viaggio interiore che affrontano tutte le donne che desiderano un figlio. Un percorso di emozioni contrastanti, la paura del fallimento, la rassegnazione al dolore, la gioia a ogni step superato. La procreazione medicalmente assistita, una realtà purtroppo comune a tante coppie al giorno d'oggi. L'obiettivo del racconto è quello di dare forza a tutte le donne che si sono trovate in una simile situazione, quella di sentirsi diverse, addirittura sbagliate. Con la giusta forza d'animo si può superare tutto, anche se le cicatrici rimarranno per sempre, ma la gioia di un figlio ripaga qualsiasi sofferenza.

Le prime luci dell'alba fanno la loro comparsa all'orizzonte, i cavalli sono sellati... Tutto è in movimento, ora, nelle terre di Panthòr! I nostri personaggi si ritrovano in viaggio, ciascuno con una missione da compiere. Asgorg dovrà adempiere al suo destino: avventure, tranelli e dure prove lo attendono, ma non sarà solo nel suo cammino verso la Luce. I suoi amici saranno sempre con lui e lo accompagneranno in questo straordinario viaggio alla scoperta di se stesso, delle debolezze e del proprio coraggio. Il cammino della Luce è un vero e proprio viaggio dell'anima in cui il protagonista e i suoi amici sono la Luce stessa. Un viaggio in cui Asgorg acquisirà quella sua forza interiore per affrontare Larimar, il dio caduto, e soprattutto le sue paure, in questo avvincente seguito che terrà i lettori con il fiato sospeso fino alla fine... e oltre.

Febbraio 2020. La vicenda del romanzo si svolge nell'arco di una settimana, in piena pandemia da Coronavirus. Un killer che vive e opera nell'opulento nord-est della penisola, spinto a quel mestiere dai debiti legati ai suoi vizi, in primis la cocaina, decide di accettare un ultimo lavoro, prima di ritirarsi e vivere ormai da uomo ricco: l'omicidio di una donna a Roma. La storia, dal ritmo incalzante, si dipana on the road lungo lo stivale in una sorta di lotta contro il tempo per il killer, che, inseguito dalle forze dell'ordine, è ormai in fuga. Obiettivo: raggiungere la capitale per quell'ultima missione di morte. Il commissario Marco Ferrer è incaricato dal boss della Direzione Centrale Anticrimine Michele Ferrante, alias Diabolik, di individuare e fermare quell'uomo misterioso. L'invisibile è un romanzo sulla morte, sul buio esistenziale, ma anche sulla possibile ricerca di un barlume di luce da parte di anime vissute costantemente avvolte dal male e dall'oscurità.

L'autore, nel tempo della sua clausura forzata a seguito della positività al Covid, chiuso nella sua stanza, con le pantofole ai piedi del letto e lo zaino "nella sua testa", inizia a camminare con la mente su una strada già percorsa due volte anni prima. Comincia a fissare qualche idea, aneddoti curiosi ma anche divertenti di questa nuova avventura. Viene intrappolato da questa esperienza di scrittura che fissa su un file e nel tempo la trasforma in una storia da raccontare. Matteo porta il lettore a riflettere come viaggiare cambi la vita, mette in dubbio certezze acquisite e ne consegna altre; rende una persona sempre più completa ma anche sempre più lontana dalla completezza, perché viaggiando aumentano le possibili combinazioni della vita. In Zaino e pantofole, tutti i personaggi camminano zaino in spalla sugli stessi sentieri e ognuno riesce a essere se stesso, lontano da schemi e griglie prestabiliti nella quotidianità.