[...] In ogni guerra i contendenti incrociano sia le armi che le menzogne. Con le armi si cerca di uccidere il nemico nel fisico e con le seconde nell'onorabilità. Con le prime si usa violenza, con le seconde si nobilita la propria azione: stiamo parlando della propaganda di guerra. Subito dopo il 'cessate il fuoco' la guerra continua con l'ultima sua fase quella del 'consolidamento del successo' che si realizza con le clausole dell'armistizio e/o del trattato di pace e con la prosecuzione della propaganda di guerra in tempo di pace. La verità viene chiusa negli archivi e le menzogne vengono ripetute in tutti i modi perché la demonizzazione dei vinti si consolidi e divenga cultura e giudizio di valore definitivo. Il processo deve avere una durata sufficiente a che il 'ritorno della storia' non provochi reversibilità nei giudizi. Ovviamente non sempre il progetto riesce e con l'avvento di Internet i pericoli di scoprire le menzogne aumentano.[...] (Dall'introduzione di Carmelo Modica).
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