Gli albatros (o albatri) sono gli uccelli più grandi al mondo. Essi formano coppie che durano tutta la vita, anche oltre i 50 anni. Maschio e femmina insieme accudiscono il loro piccolo. Spesso si separano ma si ritrovano sempre e nello stesso posto, anche a distanza di anni.

Cinquanta opere poetiche realizzate nel 2021. Sono rappresentate da un evolversi dell'amore dove si mescolano felicità e sofferenza, intimità e abbandono, estasi e disperazione, commozione e solitudine. Si evidenzia la forza dell'autore nella sua indipendenza, contrariamente ai suoi precedenti impegni da manager, ma anche la sua debolezza nella solitudine.

Questo tascabile contiene alcune mie opere poetiche scritte sino al 14 agosto 2018 nella mia piccola città di Calvi Risorta. In particolare, in quella parte del territorio oggi denominato Calvi Vecchio dove sono nato e dove ho trascorso con la mia famiglia la mia gioventù sino al 5 settembre 1970. A questo antico territorio, una volta chiamato Cales, definito da Cicerone 'Civica Magna' e divenuto nel terzo secolo a.C. 'Capitale della Campania Romana' che già batteva moneta denominata 'Il Caleno'; dedico l'opera che fa parte della collana 'I tascabili di Gino Iorio'.

Poetica contemporanea, quella di Gino Iorio, intensa nei sentimenti, semplice e appassionata, ma anche drammatica e contraddittoria come l'attualità; il poeta coinvolge il lettore, lo accompagna offrendogli un percorso che gli permette di analizzare i vari comportamenti e penetrare nei tanti eventi quotidiani, partecipe in prima persona con il cuore, con l'anima e con tutto sé stesso. Opere poetiche, pietre miliari della rinascita del poeta perché, dopo il crollo della parabola 'gloriosa ma sterile dal punto di vista esistenziale', recupera il senso della vita, del vero amore e dell'amicizia.

Una raccolta di venticinque poesie scritte durante il CoViD-19, cui si affiancano, precedendole, altre cinque attinenti al medesimo tema dell'infermità fisica. Due periodi contigui in cui il poeta subisce un'esperienza di malattia; due momenti di vita ma un'unica avventura dello spirito, che nella seconda fase rafforza il suo messaggio all'umanità. Il nemico invisibile ha cambiato gradualmente le sembianze della quotidianità e il volto della storia. Vacillano le speranze nell'avvenire, il mondo attonito brancola tra scene di morte e l'uomo si trova faccia a faccia con la sua impotenza. Nella catarsi poetica l'Autore, colpito a sua volta dal male sconosciuto che lo costringe lungamente alla solitudine e lo proietta in una dimensione di angoscia ed estrema debolezza, rinviene una traccia di luce e di senso; e il canto dell'anima placa la furia del vento distruttore. Sofferenze e attese, momenti, emozioni: i versi si fanno fotografia dell'attimo e condivisione di valori, richiamo alla ricerca di quell'essenziale che il delirio di autosufficienza ha sgretolato nella coscienza soggettiva e universale.

In fine Gino Iorio lancia un invito a tutti: 'Lascia aperto il tuo baule'. Il mio pensiero rivà alla mia fanciullezza, quando leggevo Topolino, un fumetto che, oltre al semplice raccontino, suggeriva dei concetti profondi; Pippo, fedele amico, a volte saliva sulla sua soffitta e, cercando qualcosa, apriva un baule e rispolverava vecchi ricordi della sua vita e di quella dei suoi parenti, riandando indietro con la mente. Passano gli anni e 'Così le albe, i tramonti, / i sogni di ognuno. / Si avverano / e si perdono nel baule dei ricordi' e, quando sarà colmo, il poeta invita a lasciarlo aperto per far 'attingere ricchezza a chi ha bisogno di aiuto, sapienza a chi ha voglia di conoscere, amore'. In chiusura il poeta confessa: 'Anch'io stasera ho aperto il mio: / forse non c'era ricchezza, / forse non c'era sapienza, / ma l'amore c'era. / E la gioia / mi ha invaso l'anima'. Nelle sue liriche vi è un'alternanza di gioia e dolore di passato, presente e futuro immersa in una natura che accompagna le evoluzioni dell'animo umano e quasi spiega all'uomo come comportarsi. Ed il baule diventa uno scrigno che custodisce i veri valori dell'esistenza. Prefazione di Carlo Roberto Sciascia.

Lo dice l'Autore nella sua nota al volume: l'emozione dell'attimo e il fascino delle cose. Questa è la costante, la chiave di lettura della poesia di Gino Iorio, aedo della bellezza in tutte le sue espressioni, voce che dà voce a ciò che spesso, soffocato dal frastuono del quotidiano, non riesce più a parlare all'anima dell'uomo in cerca di purezza, di profondità, di assoluto e di senso. In questa silloge opportunamente illustrata, si raccolgono quarantasei momenti, ricavati da una copiosissima (varie centinaia) produzione di opere poetiche, e accomunati dallo specifico tema bucolico. Momenti attorno ai quali il tempo si ferma, e il fiore, l'albero, il sole e la luna, il passero, il leone e mille altri esseri, animati e non, compagni del destino umano nella misteriosa traversata dell'esistenza, si fanno maestri e consolatori del cuore.

L'intreccio tra vita contemplativa e finanza, tra amore mistico di una suora per Cristo e amore terreno di un uomo verso di lei. Due aspetti vissuti intensamente in due luoghi dal fascino unico: la 'Città del Vaticano' e un'azienda vinicola posta al confine Nord della Regione Campania tra un piacevole alternarsi di montagne e colline; due mondi che, apparentemente opposti, trovano sintonia nella scoperta di valori di legalità e sincerità. Emozioni profonde che rapiscono l'animo, esperienze che si condividono, diversità che si incontrano. Anche le strade si congiungeranno? Di certo accresceranno i loro orizzonti di lettura e consapevolezza.

Due volumi nei quali si raccolgono, in silloge, le liriche che hanno come oggetto precipuo, e nelle sue diverse sfaccettature, il tema dell'amore. Un tema immortale, eterno e sempre nuovo. Nell'antichità greca Saffo e la schiera degli Alessandrini, nel mondo romano Catullo, nella cultura moderna e contemporanea saranno in tanti i Poeti Maledetti, incatenati dalla malia dell'amore e dai suoi tormenti. Iorio eredita la grazia degli uni e la melanconia degli altri, ma non si sottrae al sottile e profondo travaglio psicologico che Sigmund Freud e i suoi epigoni hanno messo in rilievo con i loro studi. Parole e gesti, un linguaggio fresco e immediato nel quale tutti i lettori finiranno per riconoscersi e sentirsi protagonisti.

Giorni d'estate nello scenario del Parco Nazionale del Matese. Letino, piccolo borgo incastonato tra il lago e le montagne colorate dai pascoli. Il rumore di un martello che batte uno scalpello mentre incide una pietra per estrarne l'immagine che vi è celata. È Stolu, lo scultore che ha letto attraverso la sua anima ciò che è conservato in quel corpo. L'incontro occasionale con un poeta che si ferma a osservare. E il dialogo tra i loro mondi diviene un crescendo di reciproca scoperta e intesa fatto di parole e silenzi. Sintonia delle diversità, sguardi che si intrecciano per osservarsi e osservare la realtà dalle altezze di una dimensione infantile, dove la piccolezza coglie l'immensità dei significati dell'esistenza.

Per la collana 'I tascabili di Gino Iorio', il libro racconta la storia di un imprenditore che, a un certo stadio del suo itinerarium, riscopre la sua indole poetica e si ritrova nel centro di un vortice di ispirazione e memoria. 'Stati d'animo di un poeta' è un piccolo capolavoro che celebra le bellezze artistiche di Caserta con illustrazioni, composizioni, storie di vita e brani saggistici... Un inno alla sua famosa Reggia. Un canto d'amore per una terra dai mille splendori.

Per la collana 'I tascabili di Gino Iorio', il terzo volume della serie è un inno alla bellezza colta in tutte le sue forme; si celebra, con il linguaggio della poesia e dell'illustrazione, la gloriosa storia dell'Italia, nei suoi molteplici aspetti culturali e nelle splendide località che ne tratteggiano la geografia. È la volta di Ercolano. E 'caspita, che metafora di quello che mi è successo quando, in quella parte della città, la retta della mia vita ha incontrato le altre due, di Ciro e della storia di Tonia, creando l'incontro! Rette prolungate all'infinto... Sì, perché un sogno è al di fuori del tempo, e forse lo è anche la realtà se, nel cercare di attuarlo, celebra ciò che ha in sé il sostrato dell'eternità, cioè, appunto, la Bellezza'.

Durante questo breve segmento che è la vita, l'evolversi dell'amore in tutte le sue sfaccettature e fasi mescola felicità e sofferenza, intimità e abbandono, estasi e disperazione, comunione e solitudine. E quando, per la potenza del sentimento, si vorrebbe andare oltre la stessa dimensione di finitezza che insieme lo ricerca e lo limita, si entra in un mondo diverso, ignoto, forse pauroso, forse impossibile. Così, giunta all'ultimo piolo della scala di questa ascesa verso le vette dell'amore, l'opera raggiunge il suo epilogo.

'Più che liriche propriamente dette, sono coriandoli d'immagini fatte da piccoli spazi emozionali, sentiti, scritti e lasciati così come erano stati posti sul foglio. Spaziano tra la politica, la società in cui viviamo e anche in momenti d'amore. Le parole sono stati i colori capaci di dipingere con la penna le emozioni del cuore. Ho posto la cornice a ogni tela e ho racchiuso in questo scrigno i miei momenti supportati dalla opere pittoriche e fotografiche di Mina Fiore, Eleonora Terrinone e Paolo Ruggiero.' (L'autore)

Il romanzo si sviluppa in due parti. Nella prima, è come se la protagonista suggerisse emozioni, momenti di vita vissuta, amori e passioni. Nella seconda, l'autore evidenzia la storia, la vita e il'Post mortem' di Tonia Accardo, la 'donna coraggio' nata ad Ercolano e vissuta a Torre del Greco che negli anni dal 2006 al 2008 fece commuovere l'Italia intera con il suo gesto. Oggi, 'la casa di Tonia' è una fondazione benefica voluta dal Cardinale Crescenzio Sepe ed ha sede in Napoli nei pressi dell'Orto botanico. A questa iniziativa di solidarietà, andranno i diritti d'autore derivati dalla vendita di questo libro.