Undress rappresenta un viaggio intimo nel più profondo dei misteri: se stessi. Per poterlo fare ci si deve spogliare da ogni pregiudizio e bisogna avere tanto coraggio. Si va verso se stessi con una logica e ci si scopre misteriosi su certi lidi e completamente trasparenti, svestiti, su altri. Michela Gorini in questo nuovo lavoro ci dona versi di grande impatto e ce li offre con una quasi ingenua fragilità. Ogni parola ha un valore affettivo, ogni poesia racconta gli equilibri di un giorno che sfociano nel gesto precedente all'intimo, cioè lo spogliarsi, l'essere spogliata, indifesa. Come è la poesia nella sua più alta forma.

Michela Gorini in questa raccolta di poesie affronta a viso aperto la tragedia del cancro che ha colpito la madre. Ne esce una rappresentazione che stilisticamente sembra sempre 'eccedere' la razionalità: versi lunghi, punteggiatura particolare, parole scisse o troncate, corsivi, mescolanza di prosa e di poesia, linguaggio scientifico e linguaggio lirico, periodi sospesi, mutamento di ritmi. La malattia materna costituisce lo strumento per una tragica autoanalisi, che porta alla luce un profondissimo amore filiale dalle molteplici sfaccettature, compresi i sensi di colpa e il terribile timore di una futura solitudine.