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2025 |
![]() ![]() Author: Di Cosmo F. (cur.) Publisher: Donzelli Ripensare la dorsale appenninica in favore di nuovi modi di intendere e praticare, dunque abitare, le varie sfaccettature di una irriducibile montanità. La dorsale appenninica è la catena orografica più grande del paese, con un'estensione superiore all'Ungheria, al Portogallo o all'Austria. Nonostante la sua ingombrante presenza, per i più rimane un rilievo minore, perennemente in bilico tra il «non-ancora Alpi» e la montagna di serie B. La bassa altitudine, le cime «arrotondate», la frammentazione in valli e altipiani, la relativa facilità d'accesso e i morbidi versanti boscosi l'allontanano dall'idea universale di montagna, tradizionalmente identificata nella cultura occidentale con la catena alpina. Ciò accade perché gli Appennini, prima di essere una regione geografica, sono luoghi della mente, sui quali proiettiamo qualità e caratteristiche maturate all'interno della cultura collettiva. Se da una prospettiva realistica gli Appennini esistono indipendentemente dalla percezione umana, come rilievi orografici, tutt'altra storia è se li esaminassimo a partire dalla costruzione culturale che ne ha fatto la società, chi li vive, li studia, li racconta e li progetta. L'appenninicità viene descritta attraverso una rete di narrazioni, distorsioni e reinvenzioni che, giocoforza, contribuiscono all'invenzione di una geografia dal duplice volto in cui la dimensione romantico-consumistica, tendenzialmente edulcorata e depurata da fratture e fragilità, convive con quella meno incoraggiante dell'internità, costruita sulle diseguaglianze e sulle minori opportunità che le popolazioni m € 18,00
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2019 |
![]() ![]() Author: Toppetti F. (cur.); Di Cosmo F. (cur.) Publisher: Aracne Ecologia ed estetica formano un'endiadi densa di significati così come natura e cultura o paesaggio e ambiente. L'associazione dei termini veicola, di norma, una contrapposizione strumentale frutto della cultura moderna occidentale che ha costruito e alimentato rivalità tra scienze dure e umanesimo. Nel mondo antico la loro sovrapposizione non era in discussione e oggi questa scissione ci appare di nuovo come una fuorviante simulazione di opposti. Il seminario di studi dal quale prende il titolo il volume, coordinato da Fabrizio Toppetti e svoltosi all'interno del dottorato di ricerca in Paesaggio e ambiente della Sapienza - Università di Roma, aveva l'obiettivo di indagare temi e modalità di una possibile ricomposizione attiva e operante, necessaria e urgente. L'opera raccoglie le riflessioni presentate e maturate in quell'occasione di confronto transdisciplinare alla quale hanno partecipato attivamente studiosi, docenti e dottorandi chiamati anch'essi a proporre un proprio punto di vista originale. Ne emerge un panorama di sicuro interesse, ricco di stimoli e di sfaccettature interpretative diversamente convergenti che, lungi dal proporre sintesi, costituisce un ulteriore momento di chiarificazione degli obiettivi da perseguire. € 15,00
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