Orgogliosamente autodidatta, con i suoi dipinti la Ciampi scava nella sua interiorità, a tratti complessa, e "racconta" i suoi sentimenti, esattamente come avviene con le sue liriche; emerge, infatti, la medesima tensione, questa volta - evidentemente - all'approfondimento degli effetti pittorici. Da ogni suo disegno traspare una tessera di quel multiforme puzzle che è il suo pensiero, il suo cuore, la sua anima, e dai volti dei suoi personaggi vengono fuori le sue emozioni e, così come avviene con la poesia, anche i suoi tormenti; nel contempo, però, la sua matita è agile e leggera sul foglio, e le sue opere ricche di sfumature, metafora di tempi complessi...

"Affanno e tormento, ancora affanno e tormento, certo! Ma anche questa volta con Sara Ciampi ci immergiamo in una spirale di suggestioni dalla diversa natura, in "un nido di emozioni" - come suggerito distintamente dal titolo della silloge - talvolta anche tra loro contrastanti, ma il finale del viaggio, nell'occasione, è differente, almeno in apparenza... Perché se nelle ultime raccolte emergevano più nitidamente sentimenti di fiducia e speranza, in termini di aspettative riposte nella fede, in questo "nido di emozioni" non sembra esserci posto per alcun tipo di consolazione, se non sotto forma di pura illusione... [...] Un meritato plauso, dunque, per l'ennesima brillante fatica di Sara Ciampi - anche questa volta non mancano gli abituali spunti di riflessione con riguardo a temi di attualità, tra guerre e sentimenti antisemiti - che ci restituisce pagine rabbiose, ma nel contempo soavi, paradossalmente proprio per via del loro carico di dolorosa malinconia, e capaci di raggiungere, con il medesimo appagamento, differenti livelli di lettura." (Dalla Prefazione)

Con quest'opera Sara Ciampi si inserisce a pieno titolo nel filone della science fiction, e in particolare nella corrente distopica, un sotto-genere che ha avuto un notevole successo dal secondo dopoguerra in poi. E lo fa con la sua particolare sensibilità che la porta a un'analisi e a un approfondito studio del comportamento umano. Prefazione di Cristiana Vettori.

È ancora una volta capace di sorprendere, la nostra Sara Ciampi, e benché dalle sue poesie emergano sempre affanno e tormento, questa volta non solo... Il lettore viene condotto in un vortice di sensazioni ed intense emozioni, spesso contrastanti: la difficoltà e l'imbarazzo, certo (A me stessa, Come foglie d'autunno, Il viaggio, La morte nel cuore), ma anche fiducia e speranza - tuttavia mai il sogno - come in Lucciole o in Temporale, mentre in La notte le aspettative sono tutte riposte nella fede, "unica fonte di serenità per affrontare i travagli dell'esistenza [...] l'ineluttabile morte altro non è che la porta per la gioia d'una eterna vita nell'aldilà...".

«Questa nuova opera di Sara Ciampi, Poetessa di alto profilo, candidata al Premio Nobel per la Letteratura, conosciuta anche come "Leopardi del Terzo Millennio" per le sue affinità con il Grande Recanatese, ci fa riflettere su un tema che da sempre ha impegnato la mente umana: quel sogno di eternità che poeti, filosofi, narratori e poi cineasti non hanno smesso di predicare, promettere e inseguire. Vivere all'infinito, sfidando le leggi biologiche in cui vita e morte si avvicendano, è un argomento su cui i miti antichi, la narrativa dell'orrore, il cinema o l'arte si sono sbizzarriti: Faust, Il ritratto di Dorian Gray, le poesie di Wordsworth... E per la filosofia i vari trattati intorno al De immortalitate animae. Ma qui, in questo romanzo di Sara Ciampi non ci si riferisce tanto all'immortalità dell'anima, quanto a quella del corpo: un patto segreto, stipulato fra il protagonista Lorenzo e il suo Angelo Custode, è all'origine di questa promessa di immortalità. Un accordo che Lorenzo tiene per sé e che lo accompagna nel corso delle varie vicende della vita: e sono tante le storie che si intrecciano, per lo più storie familiari, sullo sfondo dei grandi rivolgimenti svoltisi tra la fine del Novecento e gli inizi del nuovo secolo e millennio. Un romanzo contemporaneo, dunque, che tuttavia incarna una sapienza secolare nella costruzione di un intreccio che risponde a una domanda universale e cruciale nell'intera storia dell'umanità.» (dalla prefazione di Cristiana Vettori)

Un istante che passa, del presente, inaugura di volta in volta, da una lirica all'altra, nell'opera ciampiana, la riabilitazione di una memoria. È un varco, quello che si dischiude, nella poesia di Sara Ciampi, mosso da uno sguardo o da un'occasione qualsiasi - un cardellino in volo come un giocattolo per caso riemerso - che immette l'anima della poetessa nell'altrove di ciò che è stato e che non è più. E come dall'alto, come da un punto panoramico hic et nunc, lo sguardo si volge allora in basso o indietro, scoprendo, in quell'altrove, e in quella lontananza ormai irraggiungibile, la sola felicità. Se tradizionale è il modo della prospettiva, in perfetto stile italiano - sostenuta com'è da una razionalità che tutto mira, evoluta e matura, disillusa e filosoficamente incline alla nostalgia -, si tratta in ogni caso di un sistema complesso, questo, sperimentato e approfondito da anni di premure e di labor limae. (Dalla Prefazione di Andrea Pellegrini)

Breve silloge poetica di Sara Ciampi nel trentesimo anniversario della sua attività letteraria.

Poesie della poetessa considerata non solo il "Leopardi del Terzo Millennio", ma anche la principale esponente dell'importante ed originale corrente del Neo-Romanticismo.

«(...) II testo dal titolo "Viaggio nel paranormale" contiene una toccante tensione del conoscere, dell'esplorare, come meditazione, ma anche come momento metafisico, che spinge l'autrice sempre più verso l'Oltre, secondo i limiti dell'insondabilità ascensionale e multidirezionale, analogicamente regolata dalle tempeste dell'io, come dalle proprie pulsioni emotive. Ne consegue l'arduità di ascoltarsi secondo il mistero che circonda l'uomo, con capacità di giudizio, anche di fronte all'inafferrabile. Il tutto con senso del viaggio interiore della mente e del corpo che finisce per accendere la sua capacità di giudizio, come testimoniato dalla cultura profonda della stessa Sara Ciampi». (Lia Bronzi)

"Il lungo sentiero dei ricordi lastricato di dolci rimembranze, atroci sofferenze ed amari rimpianti rimarrà per sempre racchiuso nello scrigno del mio cuore".

Questa ultima raccolta di racconti di Sara Ciampi è unica per la sua originalità nel panorama della narrativa contemporanea, imperdibile per i lettori d'ogni età.

Sara Ciampi respira infatti, con vibrante passione, sciogliendo senza sosta il canto del suo abbandono, gridando tutta la sua angoscia e cantando tutto il suo amore per la vita e piangendo tutto il suo "amaro destino" e strillando tutto l'"amaro destino" della vita umana, la sua anima.