" Con i suoi sette colori l'arcobaleno risplende sopra il piccolo paese di Cavedago dopo il temporale. Ammirando immagino i miei paesani "andati avanti" nel corso degli anni che percorrono quel ponte degli eroi verso la sconfinata eternità." (Massimo Zeni)

"In quasi tutte le liriche si può apprezzare un delicato e gradevole sentimento spirituale, che ci riporta, in qualche modo, a quello di una dolce preghiera. Quando parliamo di poesia, viene naturale pensare anche al canto e alla musica che, insieme, come per magia, diffondono una straordinaria melodia. Possiamo ben dire che la vita è poesia e la poesia è vita; entrambe ci fanno sognare ed emozionare sempre, regalandoci liete sorprese, fantastici momenti musicali che accompagnano canti diversi e belli, creando un'atmosfera magica e sublime." (Dall'Introduzione)

"[...]. Si tratta proprio di un diario perché i testi, le citazioni, le riflessioni, le poesie sono annotati giorno dopo giorno quasi a scandire il cammino nel tempo. Ed è il diario di un pellegrino, cioè di un viandante della storia, che guardandosi intorno annota contemplando le meraviglie che lo Spirito Santo suscita nel suo cuore e nel cuore di tanti Santi, di uomini e donne che hanno saputo accogliere le emozioni dello Spirito nella loro vita e l'hanno tradotte in parole che fanno risplendere la luce inesauribile che scaturisce dalla parola sempre viva di Dio". (Monsignor Claudio Maniago Arcivescovo Metropolita Diocesi Catanzaro-Squillace)

[...]. L'autore fa sua l'idea che i Greci avevano del Mito, considerato uno spazio aperto, un "topos" letterario libero che favorisse nuove prospettive di materia, forma, ideologia. Il libro è una raccolta di narrazioni con molteplici personaggi e vicende, che hanno in comune un nucleo centrale basato sulla realtà e trasfigurato nel racconto dalla fantasia dell'autore. Egli ha cercato di svelare attraverso la metafora il mistero della vita, dell'esistenza umana, scavando nelle pieghe più recondite dell'animo. [...]. (dalla Prefazione alla prima edizione della Professoressa Maria Cristina Michienzi)

"Caro Maurizio, [...] La tua poesia è come una pietra preziosa che, invece di essere su una corona imperiale o su un banco di un orafo, deve ancora essere trovata; forse è ancora incastonata in qualche roccia profonda, in attesa di essere portata alla luce, ma non per questo è meno preziosa. [...]". (Stefano Zanus - Artista grafico)

IL POETA COL GREMBIULE Poeta col grembiule, davanti ai fornelli Vapori e fiamme, ormai lo sai Ci sono giorni stupendi, tutti contenti E altri duri da passare miserabili e crudeli Durare, aspettare, sopportare, avere speranza. A sessant'anni con le ossa porose e la mano tremante Vai a braccetto tra la radiosa vita e la cupa morte A fuoco lento. Osservi compiaciuto la grande bellezza del Mediterraneo Contempli le mute rivoluzioni del nostro sistema solare La natura dà i suoi frutti e obbedisce alla voce divina E la Poesia plasma i vapori, le fiamme, gli odori e le amarezze Durare, aspettare, donare al prossimo e al tramonto Invecchiare come l'albero Che lascia cadere le foglie morte sul viale.

Inizialmente concepito per istruttori e maestri di arti marziali, il libro si rivolge anche a un pubblico più ampio: appassionati di sport, studenti di scienze motorie, atleti, fisioterapisti e chiunque desideri approfondire la comprensione del movimento umano e del suo potenziale espressivo. Grazie al suo approccio multidisciplinare e accessibile, Biomeccanica del combattimento non è solo un manuale tecnico, ma anche una fonte d'ispirazione per esplorare l'armonia tra corpo e mente. I capitoli affrontano temi come la propriocezione, l'equilibrio, la catena cinetica, il respiro, intrecciando spiegazioni biomeccaniche dettagliate con esempi pratici, racconti e riflessioni filosofiche. In particolare, la sezione conclusiva di ogni capitolo, «La poesia del movimento», invita il lettore a riflettere sulla bellezza intrinseca del gesto tecnico.

Anche questo secondo Block-Notes Poetico rende omaggio alla Poesia ed è uno "strumento" su cui scrivere. Si differenzia dal primo per il formato e perché non ospita poesie intere bensì stralci selezionati. Ma è sempre un "prezioso" oggetto, dalla duplice funzione (in parte libro poetico e in parte quaderno). Mi auguro di trasmettere, anche con questa piccola "opera", le emozioni e i sentimenti contenuti nei miei versi. (V. A. V.)

"Affanno e tormento, ancora affanno e tormento, certo! Ma anche questa volta con Sara Ciampi ci immergiamo in una spirale di suggestioni dalla diversa natura, in "un nido di emozioni" - come suggerito distintamente dal titolo della silloge - talvolta anche tra loro contrastanti, ma il finale del viaggio, nell'occasione, è differente, almeno in apparenza... Perché se nelle ultime raccolte emergevano più nitidamente sentimenti di fiducia e speranza, in termini di aspettative riposte nella fede, in questo "nido di emozioni" non sembra esserci posto per alcun tipo di consolazione, se non sotto forma di pura illusione... [...] Un meritato plauso, dunque, per l'ennesima brillante fatica di Sara Ciampi - anche questa volta non mancano gli abituali spunti di riflessione con riguardo a temi di attualità, tra guerre e sentimenti antisemiti - che ci restituisce pagine rabbiose, ma nel contempo soavi, paradossalmente proprio per via del loro carico di dolorosa malinconia, e capaci di raggiungere, con il medesimo appagamento, differenti livelli di lettura." (Dalla Prefazione)

Nell'inverno del 2009, una diciannovenne del quartiere mormonico di Kandee, Ohio, scompare nel nulla stravolgendo la tranquilla vita della piccola comunità. Passano settimane, mesi, anni e, inevitabilmente, il caso viene archiviato. Nella primavera del 2018, la polizia della Contea riceve una telefonata da parte di una donna che sostiene di essere Michelle Alan, la ragazza scomparsa nove anni prima. Ritornata a casa dei suoi genitori, la ventisettenne rifiuta assistenza psicologica e nota con sgomento e riluttanza che tutto è cambiato. Portando con sé ricordi e sentimenti logoranti, Michelle, grazie a due giornaliste, trova il coraggio di riaprire la ferita interiore contenente un lunghissimo capitolo della sua vita. Man mano che i colloqui avvengono, verità scomode e segreti dei diversi personaggi della comunità iniziano a intrecciarsi, facendo venire alla luce un'altra storia, ancora più tragica, brutale e sconvolgente.

«Benvenuti nel mondo delle Carte Mostrillo, caricature di aspetti antropici che si nascondono tra le pieghe della personalità umana. [...]. Le Carte Mostrillo, dal disegno stilizzato e dal significato immediato, rappresentano un simbolo archetipico delle maschere che il genere umano attua consciamente e inconsciamente per nascondere le proprie paure, insicurezze e sensi vari di inadeguatezza alle pressioni sociali, percepite come realtà. [...]. Il nome mostrillo deriva dalle fattezze deformi dei personaggi, mostri ma con fattezze ridicole che suscitano più il riso che la paura. Da qui il vezzeggiativo mostrillo anziché mostro, poiché suscitano, appunto, ilarità. [...]. I mostrilli sono duali: alcuni tendono al negativo, altri al positivo, ma tutti con lettura pittoresca.» (dall'Introduzione)

Anche questo terzo Block-Notes poetico è contemporaneamente un omaggio alla Poesia e un quaderno tascabile su cui scrivere. Alla stregua del precedente, ospita stralci selezionati di componimenti lirici editi.

Con questo libro desidero condividere una serie di pensieri per stimolare l'autoanalisi. In totale troverete 51 riflessioni, ognuna anticipata da un aforisma, e dello spazio vuoto in cui scrivere al termine di ciascun pensiero. La maggior parte di questi aforismi sono citazioni o frasi di autori che mi hanno particolarmente colpito quando mi ci sono imbattuto. Le riflessioni che porto, invece, originano dai pensieri che ho maturato in anni di formazione e pratica, sia accademica sia clinica. [...]. Vi invito a scrivere dopo ogni mio pensiero, il vostro. Non abbiate paura a sporcare questo libro; scriveteci, disegnateci, strappate le pagine, insomma fate quello che più vi aiuta nelle vostre autoanalisi. Poiché sarà questo l'obiettivo: riflettere. [...]. (Dall'Introduzione)

1980: in un paese immaginario della Sicilia - ma nemmeno tanto - scompaiono nello stesso giorno un quadro di Stalin dalla sezione comunista e un quadro di Hitler dalla sezione missina. Un giovane militante comunista, che ha vissuto all'Est - a Mosca e a Praga -, porta scompiglio fra i suoi compagni. Un tempo di passaggio, verso la fine del comunismo e del socialismo reale dei Paesi dell'Est. Incredibilmente, e apparentemente senza nessun collegamento con la scomparsa del quadro di Stalin, scompare nella stessa mattinata un quadro di Hitler dalla sezione missina. Storie di adulteri che esplodono nel contesto di queste sparizioni. Un maresciallo dei carabinieri e un'indagine grottesca e pittoresca. Un paese intero preda di pettegolezzi. L'inchiesta dilettantesca di due giovani informatori comunisti e di alcuni militanti della sezione comunista in giro per il paese e tra mafiosi, studiosi, maghi, politici. Un pittore pentito diventato pittore di Madonne dopo aver dipinto il quadro di Stalin. Feste paesane, comizi, elezioni comunali. Un cineteatro che brucia dopo la proiezione di un film sulla battaglia di Stalingrado e prima di un documentario sulle elezioni comunali del paese.

È un romanzo di formazione, con componenti secondarie attinenti al racconto erotico e giallo. Il protagonista è Marco, trentottenne riminese dotato di un'eccezionale mente matematica, ma con alcuni comportamenti nevrotici, asociali e una sessualità disordinata. Classico antieroe, vive con i guadagni derivanti dalle sue doti d'informatico, utilizzate in modo più o meno lecito. Coprotagonista è Cleo, diciottenne impulsiva ed eccentrica, che si presenta a casa dell'uomo dichiarando di essere sua figlia e di voler vivere da lui. A un certo punto, egli è costretto a scappare perché le sue attività di hacking hanno attirato attenzioni indesiderate. La consapevolezza raggiunta nella "vita prima" potrà essere applicata solo nella nuova esistenza che gli si prospetta all'estero.

Può la discesa nella demenza diventare il tema di un racconto avvincente? È questa la sfida affrontata e vinta da Anita Salviati nel dare voce a personaggi che si muovono sullo sfondo di una Venezia nascosta allo sguardo del turista. Nel racconto di Anna emergono antiche frustrazioni e risentimenti legati alla madre di cui è chiamata a prendersi cura e che diventano il tema degli incontri con Easterman, l'amico psicoterapeuta che l'aiuta a venirne a capo. Con toni di un'autenticità non priva di autoironia, Anna coinvolge il lettore nelle vicissitudini in cui l'anziana madre la coinvolge, costringendola, con il peggiorare della malattia, a dolorose decisioni volte a limitarne l'autonomia. Nel manifestare le proprie tensioni emotive, la protagonista non si limita a uno sterile sfogo, ma s'interroga sulle sorti attuali degli anziani e delle persone, per lo più donne, che li accudiscono in una società che rifiuta la vecchiaia e la morte. Un romanzo al femminile che tuttavia molto può dire anche agli uomini sull'essere figlia delle loro compagne.

«Da poco ho iniziato nel carcere di Siano, a Catanzaro, gli incontri di catechesi con i detenuti dell'AS1 e, ai primi incontri, il discorso è piuttosto faticoso; il clima però ben presto si scioglie e lascia spazio a un raccontarsi, a un dialogare molto intenso e ricco di storie molto personali. Così esce dall'anonimato del gruppo Giuseppe, un giovane che già da parecchi anni si trova in carcere e che, nel clima caldo della partecipazione, quasi facendo un urlo, si mette le mani nei capelli e poi le alza in alto dicendo: "Non ha colpa nessuno, mi sono rovinato io con le mie mani, a nessuno devo dar colpa, mio fratello si è fatto una famiglia normale e io... Mi ritrovo qui...". Questo è l'inizio del mio entrare nella storia di Giuseppe, che, passo dopo passo, diventa un'amicizia, un rapporto di reciproca stima, ricco di racconti personali che man mano mi confida.» (Suor Nicoletta Vessoni)

«L'autore fa sua l'idea che i Greci avevano del Mito, considerato uno spazio aperto, un "topos" letterario libero che favorisse nuove prospettive di materia, forma, ideologia. Il libro è una raccolta di narrazioni con molteplici personaggi e vicende, che hanno in comune un nucleo centrale basato sulla realtà e trasfigurato nel racconto dalla fantasia dell'autore. Egli ha cercato di svelare attraverso la metafora il mistero della vita, dell'esistenza umana, scavando nelle pieghe più recondite dell'animo. [...]. Questo libro non venga confuso, non ne ha la pretesa, con una trattazione completa dei miti in Calabria di cui si può provare la presenza fin dai primordi. In un itinerario antropologico, Calabria: la Via del Mito, il suo autore ha recuperato i miti della presente raccolta, percorrendo luoghi abbandonati, borghi fantasma, case disabitate, chiese dirute, villaggi spopolati. Paradossalmente quel vuoto ha evocato nello scrittore immagini della vita che un tempo lo aveva riempito. [...]» (dalla Prefazione della Professoressa Maria Cristina Michienzi)

Orgogliosamente autodidatta, con i suoi dipinti la Ciampi scava nella sua interiorità, a tratti complessa, e "racconta" i suoi sentimenti, esattamente come avviene con le sue liriche; emerge, infatti, la medesima tensione, questa volta - evidentemente - all'approfondimento degli effetti pittorici. Da ogni suo disegno traspare una tessera di quel multiforme puzzle che è il suo pensiero, il suo cuore, la sua anima, e dai volti dei suoi personaggi vengono fuori le sue emozioni e, così come avviene con la poesia, anche i suoi tormenti; nel contempo, però, la sua matita è agile e leggera sul foglio, e le sue opere ricche di sfumature, metafora di tempi complessi...

"L'idea che mi ha spinto a scrivere questo libro è stata quella di voler offrire ai giovani che stanno iniziando a considerare l'arte della recitazione in maniera seria, una guida con la quale saper organizzare le proprie conoscenze, grazie a una visione storica della scena teatrale a Catanzaro negli ultimi sessant'anni. Questo sguardo retrospettivo è stato condotto in modo professionale, iniziando dagli anni Sessanta fino ad arrivare ai giorni nostri. Spero che l'opera risulti interessante, utile e istruttiva a tutti coloro che si accostano al mondo affascinante del teatro, facendo loro conoscere le attività teatrali che si sono svolte nella nostra città negli ultimi decenni, con riferimento in particolare a quelle svolte dal Prof. Aldo Conforto, mio marito, che si è dedicato al teatro con una dedizione e una partecipazione totali, mosso da una passione sincera e un amore grande per tutto ciò che è palcoscenico." (l'autrice)

"Alzo la vista oltre il presente. La fede spinge il mio sguardo oltre la siepe dell'oggi, oltre lo steccato della mia esperienza. Mi domando di tanto in tanto: sei felice? Ho imparato uno strano sapere. So che il senso di ogni cosa è l'amore. E ci scommetto. [...]. La fede mi rende felice. Meditare sulla fede mi rende felice. Sapere di aver ricevuto in dono la fede mi rende felice. Leggere parole di fede, di stupore, di speranza, mi rende felice. Certe pagine le tengo con me. E le condivido per allargare l'onda leggera della felicità". (Don Giorgio Pilò)

Ogni parola mia scritta è come un granello di sabbia che il vento poi sparge sul mare. Mi faccio cadere piume leggere. Esse mi donano ancora la melodia l'ultimo scorcio stanco di poesia. (Maurizio Zanon)

"La pubblicazione di questo particolare Block-Notes Poetico è un omaggio alla poesia in tutte le sue espressioni, oltre a essere uno "strumento" su cui scrivere. Il fruitore di questo speciale e originale Block-Notes Poetico potrà utilizzare le pagine bianche a righe, che accompagnano ogni lirica, per i propri appunti e, contestualmente, leggere i miei versi impreziositi da belle e significative immagini a colori. Con questo piccolo e "prezioso" oggetto, dalla duplice funzione (in parte libro di poesie e in parte quaderno), desidero trasmettere, per quanto possibile, ai lettori interessati, quei sentimenti intimi, veri e sani, che fanno parte dell'essere umano." (L'Autore)

Il titolo del nuovo volume dà libertà di parola direttamente alla poesia che, con semplicità e chiarezza, vuole condividere con i suoi lettori, tutta la sua bellezza interiore, ricca di luce, di energia, di sensibilità, di forti emozioni e sentimenti umani e spirituali, che si rivelano una vera ed efficace "terapia dell'anima". Condivido pienamente l'espressione "terapia dell'anima", essendo io stesso, ormai, un suo assiduo e convinto fruitore. Pertanto, mi permetto di consigliare a tutti di provare a conoscerla, con pazienza e fiducia, facendo, quindi, esperienza personale, per poi diventare, piano piano, non solo amici della preziosa Poesia libera e leggera, ma anche, nuovi e bravi autori. (l'Autore)

"È un libro scritto in silenzio, dove le parole suonano come quelle delle preghiere dette in solitudine, senza chiedere niente, nell'incertezza che Qualcuno lassù, o Chissà Dove, le ascolti. Eppure, dalle vicende che l'autore sembra raccontare soltanto perché si sente in dovere di farlo, questo Qualcuno, da questo Chissà Dove, mostra invece di essere in ascolto. Non è l'uomo alle porte dell'invisibile, ma l'invisibile che appare sulla soglia in forma di luce, di sfera, di croce, di coincidenza, di trasmissione di pensiero, di volo verso l'alto. I fatti vengono raccontati come si sono svolti, senza aggiungere niente, con umiltà, senza la pretesa di elaborare alcuna teoria. Ma l'impressione di chi legge è che il vuoto di senso che prova ogni umano, credente o non credente, possa essere in qualche modo colmato, perché ciascuna storia di questo piccolo libro irradia una sorta di luce nel buio, di salvezza possibile, di felicità". (Milena Agus)

Pregare e parlare di Dio sono due cose diverse. Nel primo caso le parole servono sempre meno, nel secondo bisogna cercare le parole con attenzione come si farebbe con un ago nel pagliaio. Dio è l'ago nell'immenso pagliaio del nostro bla bla bla quotidiano. Attenzione, occhi penetranti, pazienza, sono gli ingredienti che ogni cercatore di Dio sa di dover avere sempre con sé. Dio è silenzio e parola, assenza e presenza, vicino e lontano, così le parole per parlare di lui sembrano impazzire. Aiuta la poesia, l'allusione, il linguaggio amoroso. Solo il linguaggio degli amanti osa oltre, parla con poche parole per dire l'indicibile. Nel mio tempo il linguaggio degli amanti rallenta la follia della parola a tutti i costi e apre allo stupore. Questi che avete tra le mani sono solo appunti, parole necessarie a parlare del Necessario. Lette, vanno messe da parte, e ciò che resta, come eco nel cuore, può diventare pista verso il Mistero.

"Un viaggio nell'angoscia e nella solitudine mentale di un poeta - ma potremmo anche dire di un pensatore - solo apparentemente privo di sorpresa e, soprattutto, di speranza. Questo volume è molto più di una semplice raccolta di poesie, è quasi un manuale di introspezione analitica, che aiuta il lettore nell'attività di analisi dei propri "contenuti" interiori, mentali ma non solo, intesi come emozioni e sentimenti...". (Dalla Prefazione)

"Avevo vent'anni quando scrissi questo umile e semplice racconto: era la mia prima prova di scrittura. Scoprii poi la mia vera passione, la poesia, la quale mi dà ancora oggi autentiche soddisfazioni". (L'Autore)

La poesia è anche arte e la sua lettura, come quella di una semplice preghiera, ci regala tante emozioni che rivelano diversi stati d'animo. Anche con queste nuove liriche desidero trasmettere, per quanto possibile, ai lettori interessati, quei sentimenti intimi, veri e sani, che fanno parte dell'essere umano. Auguro, pertanto, a tutte le persone che mi leggeranno di percepire, nella propria anima, la stessa letizia e le emozioni provate dall'autore. (V. A. V.)