Due case unite come gemelle siamesi, gerani ai davanzali, oleandri rosa e bianchi nel cortile e una bimba con un libro fra le mani, seduta sull'uscio. E poi lei, bella e giovane donna: mia madre. Erano tempi in cui le persone stavano insieme, si aiutavano, si scambiavano favori e 'tutti sapevano tutto di tutti'. Vita di piccoli paesi, di piccole comunità. Veniva nel cortile, nell'ora che precede il tramonto estivo, qualche donna del vicinato, mai a mani vuote - con il cucito o la maglia - perché non fosse tempo sprecato. Io, seduta un po' in disparte, abbandonavo il mio libro o la mia bambola per ascoltare i loro racconti che spaziavano dai lontani ricordi alla cronaca attuale, non tralasciando i curiosi fatterelli paesani.

Dalle liriche di Mariella Bernio si evince uno dei temi tipici della sua ispirazione, il ritorno al passato, l'addivenire dei passi a quel paese natio che la vide godere dell'alba della fanciullezza, prima che il sopravvenire della giovinezza la proiettasse verso le sponde adulte, con una regressione simbolica che travalica il mero confine della nostalgia per la felicità che abitava quell'Eden perduto, da dove attinge il tentativo di recuperare purezza e semplicità di valori e sentimenti, nuova linfa per alimentare e ricostituire la fase matura della vita in un incipit nuovo che, andando oltre 'le estreme sembianze del cielo e della terra che il tempo traveste', contrasti la caducità delle cose. (Giovanni Gulino)

Ispirato ad una storia vera e ambientato nella provincia italiana del secondo dopoguerra, 'La paura dentro' è un romanzo che attinge dal romanticismo e dal verismo, incentrandosi sulla figura di un giovane uomo reduce di guerra. La malattia, l'abbandono, la speranza che diventa passerella verso il superamento della paura e l'apertura ad un nuovo amore, in una trama di alto spessore umano.

«Un breve romanzo, intenso quanto drammatico, che, con il linguaggio di prosa poetica che caratterizza lo stile letterario dell'autrice, narra del bisogno d'amore da ricevere e da donare che caratterizza la protagonista e tutti i personaggi che le ruotano attorno. Una storia ambientata in un dove e in un quando ma valida in ogni luogo e tempo nella sua universalità tematica sul sentimento dell'essere figli.»

La presente raccolta di poesie è il frutto della percezione estetica che si rivela all'autrice nell'osservare il manifestarsi della vita nei gesti delle persone, nei colori della natura, nelle lacrime degli anziani, nella solitudine di un bambino, nel dono di una parola.

Le poesie di questa raccolta narrano di illusioni e speranze ancora fulgide negli occhi di coloro che, giunti al limitare della vita, si mostrano in tutta la fragilità del loro essere mortale, ingannati sino alla fine da una verità che non gli si rivelerà mai appieno. 'La vida es sueño', e lo sa bene Mariella Bernio che, nel rispetto di una felicità fuggevole, traduce in versi l'amore per il prossimo.

'Amore in tutte le sue declinazioni, in queste poesie della Bernio, caratterizzate da linguaggio aulico e immagini metaforiche che prendono spunto dalla quotidianità presente e suggerita dalla memoria, in cui le donne sono coraggiose protagoniste di sentimenti puri ed estremi, in una cornice dove la natura e il cosmo costituiscono l'etere in cui tutto si agita. 'Di donne e di amori', un omaggio alle donne e all'amore che in esse diviene foedus (legge) e fides (fedeltà) alla vita e che caratterizza l'essenza dello spirito femminile in ogni luogo e tempo'.

Un omaggio ai luoghi e alla memoria di quanti la videro bambina. Mariella Bernio descrive il suo perduto mondo fatto di volti, di pace, di notti stellate, di natura; dove la sofferenza dell'anziano o del bisognoso, fosse esso uomo o animale, diviene composta naturalità dell'essere. La narrazione in prosa si alterna alla poesia ogniqualvolta la memoria viene sopraffatta dalla bellezza del sentimento, e così tornano a vivere gesti e pensieri mediati dagli occhi e dalla spontaneità di una bimba che, ormai adulta, li offre al lettore in tutta la loro purezza.