La comunicazione in epoca Covid si è mossa tra i toni altissimi di un allarme onnipervasivo e silenzi clamorosi su alcuni degli aspetti più cruciali della vicenda. Dopo quattro anni, è arrivato il tempo di recuperare lo spazio che sta nel mezzo, quello della ragione. Ad essa andrà chiesto di raccontare ciò che i silenzi hanno taciuto. Ad esempio i reali numeri delle reazioni avverse alle sostanze somministrate durante le campagne vaccinali, comprese quelle fatali. Un'ampia letteratura medica da tempo documenta che il decesso è una delle reazioni possibili alle iniezioni Covid e tale esito è stato da qualche tempo inserito anche sui foglietti illustrativi dei prodotti m-RNA distribuiti in Occidente. Quanto sono stati frequenti gli esiti fatali? È possibile che siano stati più numerosi di quanto si immagina? E potrebbe il loro numero essere così elevato da rendersi evidente sulle curve della mortalità generale, che ha cominciato a mostrare un anomalo eccesso proprio mentre la mortalità da Covid diminuiva fino quasi a sparire? 'Davanti agli occhi' intende rispondere a queste domande, non temendo di sollevare il velo del silenzio su un tema così delicato. L'autore, laureato in giurisprudenza, indaga l'eccesso di mortalità di questi anni come fosse la scena di un delitto, andando alla ricerca di alibi e di prove che possano portare sulle tracce del colpevole. Successivamente, avvalendosi della sua trentennale esperienza di analista di rischi assicurativi complessi, procede a un'analisi rigorosa dei dati per giungere infine a quelle risposte che oggi non possono più essere taciut

Quello che abbiamo vissuto in questi due anni ha una portata storica, ma sbaglieremmo se lo riassumessimo tutto in una vicenda sanitaria. Lo è stata, certamente, tuttavia non è la medicina ciò che più spiega gli eventi a cui abbiamo assistito: le questioni sanitarie sono quelle che hanno catturato la nostra emotività, ma esistono scene rimaste in penombra che si rivelano fondamentali per comprendere nel suo insieme la vicenda pandemica. Quali sono i processi che hanno trasformato un'emergenza sanitaria in un'emergenza democratica? Il libro Homo pandemicus parte dall'evidenza sanitaria per coglierne gli elementi fondamentali, con l'obiettivo di diradare il fumo informativo, spesso creato di proposito, che in questi mesi l'ha avvolta. Lo fa con rigore, sulla base dei molti dati che oggi sono ormai disponibili. Quello dell'autore Alessandro Bagnato è un viaggio coraggioso, accompagnato da riflessioni storiche, filosofiche e antropologiche intorno a quell'homo pandemicus che sembra essersi affacciato alla storia e che potrebbe segnare un distacco dalla nostra umanità.

La stagione del papa santo ha avuto vita breve. Dopo la sua morte le iniziative di riforma della Chiesa sono state abbandonate e nei sacri palazzi di nuovo abbondano comportamenti corrotti e ipocrisie. Ma anche altrove c'è chi vive in bilico tra desiderio di novità e tentazione di ancorarsi a rassicuranti certezze acquisite. È il caso di Ilaria, in lotta contro la depressione, della volitiva Greta, l'ex poliziotto William e di Loris, impegnato in progetti tanto insoliti quanto ambiziosi. Anche don Gregorio, appena giunto in Vaticano, si troverà presto a vivere combattuto tra le esigenze del suo servizio e la sfida di vicende nuove e inattese. Ma non c'è ruolo o contesto di vita che metta al riparo dalle incognite di scelte personali impegnative, a volte tali da poter mutare in maniera definitiva il proprio tracciato esistenziale. Ogni protagonista avvierà un percorso in cui finirà per restituire un'interpretazione originale della vita e del mondo, in equilibrio instabile tra l'attrattiva di schemi di vita conosciuti e l'aspirazione a superarli per conquistare una piena realizzazione di sé. Ciascuno sarà chiamato a osare fino in fondo la propria libertà. Si potranno così scoprire orizzonti prima nemmeno pensabili, quelli che si aprono, appunto, sul lato del miracolo.