Quest'opera potrebbe definirsi così: "Percorsi orizzontali e verticali nell'alveare urbano", infatti è una scorribanda fra le dimensioni spaziali e interiori che accomunano tutti coloro che vivono in una grande metropoli. C'è la città, praticamente a sfondo di ogni racconto, una città fatta di quartieri, mai omogenea nelle sue localizzazioni, e ci sono i nomi e le "cose" che fanno il vivere in città, cose in senso ampio, materiali, immateriali, cose anche come sensazioni che puoi toccare e con cui ti ci puoi ferire. Un filo rosso attraversa lo snodo di questi racconti, la difficoltà a volte palese, altre volte rivestita d'ironia e di comicità, che caratterizza il vivere dell'essere umano urbanizzato, questa versione dell'homo sapiens sapiens passato troppo presto dalla foresta alla giungla d'asfalto, calato nelle strettoie di ritmi e tecnologie che lo hanno trasformato in una sorta di vagabondo (anche quando è ricco e apparentemente benestante) in perenne ricerca di senso e di se stesso: un evoluto insapiens, per ossimoro.

Che succede se invece di fare fotografie a casaccio, come oggi tendiamo a fare grazie agli ormai imprescindibili smartphone, qualcuno si soffermasse sulle voci e sulle conversazioni pescate qui e là? Questo è lo spunto da cui parte "No voci agenda per oggi" di Alfonso Angrisani. Si tratta di un romanzo agile e immediato, che narra di Marco, un nostro contemporaneo, che va in giro per la città armato di registratore. Da questo "vizietto" nasce un insolito thriller che si trasforma, seguendo le vicende del protagonista, in un'indagine sulle differenze culturali quando la narrazione ci porta in Svezia, paese dove la vita ha ritmi e colori dettati da condizioni assai diverse da quelle delle origini di Marco.

Marco, giovane hacker in grado di entrare in qualunque sistema informatico, ha un solo obiettivo: rubare ai ricchi per dare ai poveri, avvalendosi degli strumenti della moderna tecnologia. Con i Compagni del gruppo che ha formato condivide la volontà di combattere contro un immaginario sistema di Potere occulto e il sogno di dar vita a una sorta di insurrezione tecnologica. Cercano con tutte le loro forze di colpire le industrie, le multinazionali commerciali, le finanziarie internazionali, ovvero i luoghi che identificano come i tentacoli di quell'Autorità manipolatrice che sovrasta la società. Un tragico errore fatale commesso durante uno dei loro numerosi tentativi li costringerà, però, a fare i conti con la realtà.