In dialogo con un sociologo, un filosofo e un critico d'arte, per esplorare il misterioso intreccio del sentire e imparare a dipanarne i fili, fino a coglierne l'intima connessione con la verità dell'uomo e del suo rapporto con Dio. Impreziosiscono il volume le vignette di un disegnatore d'eccezione che aiutano a riflettere ancora sui temi affrontati, con un linguaggio diverso, e con un pizzico di ironia.

È ancora percorribile la via dell'interiorità? Che cosa vuol dire ridare un senso al concetto di vita interiore? La riflessione, promossa dall'Istituto di Filosofia della Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale e relativa alla filosofia contemporanea, mostra come non solo c'è una via dell'interiorità che conduce alla profondità di se stessi, ancora aperta e transitabile, ma ci sono le vie dell'interiorità, percorsi di senso e di pensiero che si aprono nell'interiorità e che, attraverso di essa, conducono alla profondità del reale e all'autenticità dell'incontro.

Il volume raccoglie una serie di saggi e di interventi inediti, che costituiscono i risultati finali della ricerca PRIN 2006 'La gestione delle risorse umane nella prospettiva della conciliazione tra vita professionale e vita familiare: il ruolo del diritto de lavoro', condotta dalle Unità di ricerca di Genova (coordinata da M.V. Ballestrero), Ferrara (coordinata da G.G. Balandi), Pisa (coordinata da O. Mazzotta). La ricerca è stata coordinata da M.V. Ballestrero. I lavori, presentati e sottoposti a discussione nel convegno di studi 'Persone, lavori, famiglie. Identità e ruoli di fronte alla crisi economica (Genova 25-26 giugno 2009), sono stati rielaborati dagli autori ai fini della pubblicazione in questo volume. Articolato in quattro parti, il volume affronta il tema della conciliazione tra vita professionale e vita familiare da diverse angolazioni, ma sempre nella prospettiva imposta dalla considerazione della crisi economica attuale, a fronte della quale le politiche economiche, sociali e del lavoro sembrano relegare al margine la considerazione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di disporre del tempo e della serenità necessari per prendersi cura della propria famiglia e di se medesimi.

Dalle carte riscoperte in un archivio riemerge un profilo di donna sfuggente e contraddittorio, in continua lotta con i suoi limiti e con quelli che la società dell'Ottocento voleva imporle. Anna de Cadilhac si confessa nelle sue memorie, riportandoci nella Repubblica Romana del 1849, quando partecipò col marito all'esperienza rivoluzionaria. Il racconto delle vicende familiari fa da controcanto agli eventi politici, facendoci intravedere sullo sfondo i salotti, i teatri, i palazzi della società romana e torinese negli anni cruciali della lotta per l'unità d'Italia. La storia della protagonista, continuamente alla ricerca di un equilibrio tra la dimensione domestica e quella mondana, si intreccia con quella di personaggi illustri e influenti, fino all'incontro con Vittorio Emanuele II, dal quale avrà una figlia naturale: vicenda che segnerà la sua vita e inevitabilmente la travolgerà.

Nei saggi raccolti in questo libro, Simone Weil dà ragione di una continuità profonda tra le grandi civiltà mediterranee dell'antichità e il Rinascimento romanico, e indica nella crociata albigese una svolta decisiva per la storia dell'Occidente, le cui conseguenze estreme ella poté misurare personalmente negli orrori della seconda guerra mondiale. Il volume è completato dalla sua traduzione e commento di passi della Chanson de la croisade albigeoise, che offrono un'imagine idealizzata della terra d'Oc, la 'patria del linguaggio', luogo per eccellenza del racconto cavalleresco, nel momento stesso in cui sta per inabissarsi.