'Fifty Years of New York Graffiti Art and Beyond' è la prima monografia dell'artista portoricano Lee Quiñones. Il libro presenta il lavoro dell'artista e la sua evoluzione nel corso di cinque decenni, a partire da quando, nel 1974 il quattordicenne Quiñones fece il suo primo murales in una stazione della metropolitana di New York. Il lavoro di Lee Quiñones, documentato attraverso una selezione di disegni, manufatti e fotografie della metropolitana, è unanimemente riconosciuto come uno dei fattori chiave che ha portato la street art ad emergere e a consacrarsi come forma d'arte. Prima della comparsa dei suoi graffiti, questo tipo di intervento artistico era confinato in una nicchia riservata ai giovani; con gli oltre 120 murales realizzati sui vagoni della metropolitana l'artista cambia il corso degli eventi rendo quest'arte accessibile a tutti. La realizzazione della sua iconica opera 'Howard the Duck' nel 1978 ha rappresentato una rivoluzione rispetto al concetto stesso di murales perché per la prima volta questa tecnica usciva dagli spazi della metropolitana e approdava in uno spazio pubblico urbano. Nel 1979, con la sua prima mostra a Roma insieme ai Fab 5 Freddy, l'idea di opera d'arte realizzata con la vernice spray fa definitivamente il salto di categoria. Tra gli artisti influenzati dall'opera di Lee Quiñones si annoverano Jean-Michel Basquiat, Keith Haring e Jenny Holzer. In particolare, Quiñones e Basquiat sono stati i più giovani artisti ad esporre a Documenta 7, a Kassel, nel 1982. Nel 1983 l'artista interpreta Zoro, il protagonista del film 'Wild Style', diretto

The team turns its attention to righting the wrong of Ben Grimm's good natured prank-turned accident that led Victor Von Doom down his path to wickedness.