'La notte mi ha baciato, negra amante, Stordendomi con l'afrore del suo corpo; Siamo figli di specie differenti, Ma la Natura vuole che ci uniamo...'

Di notte, le onde del mare sono gatti, le loro groppe son bianche di spuma mentre saltano sul posto, ignare dei bruti vincoli della gravità: quante prede avranno catturato nel vento teso della mareggiata?

'Ma poi, cos'è un libro? Un pezzo di carta sporco d'inchiostro, una banconota per comprare, un giro sull'otto volante dei sogni, un nastro di Moebius che, dopo il viaggio, ti riporta all'acqua sporca del porto.'

'Pellegrino in una terra ostile, Vado cercando fiori nel deserto: Prima o poi troverò la valle Dove gli iris fioriscono alla pioggia, E mi sdraierò, ebbro d'azzurro, Pregando che la morte accorra presto A cogliere il mio fiore di poesia.'

Fendo controcorrente i flutti umani: Molti mi guardano storto, per loro Sono un deviante, pericoloso Per la sopravvivenza del branco; Alcuni (assai pochi) mi sorridono Incuriositi, ma non malevoli. Così decido che vivrò per loro, Per loro scriverò belle malìe, Per ringraziarli di quel dono raro Che mi hanno fatto: il diamante Di un sorriso.

Le parole sono sportelli chiusi Di botole aperte verso il basso: Ci devo calcare sopra il passo, Temendo che qualcuna ceda al peso Facendomi cadere giù in cantina Con le mie povere ossa tutte rotte. Ma dev'esser proprio così rischioso Scrivere versi di bella poesia?