L'antologia con le storie più rappresentative di fine anni Settanta e inizio Ottanta del maestro indiscusso del gekiga erotico Keizo Miyanishi. La ricerca estetica si insinua tra l'organicità dei fragili corpi nudi e il lirismo, tanto raffinato quanto contorto, avvolgendo delicatamente ogni racconto come una coltre di nebbia. Le diciotto storie e la loro disposizione sono state selezionate dall'autore stesso per tracciare un viaggio di formazione carnale dagli sfondi narrativi quali amori irrealizzabili, dipendenza affettiva materna, cupidigia voluttuosa e risvolti macabri. Tragitto che ci conduce alla collezione 'Esther'.

Una raccolta di poesie a fumetti nelle quali l'erotismo grottesco si fonde all'onirico, la rappresentazione surreale della sessualità si unisce all'esistenzialismo decadente. Corpi armoniosi femminili ed efebici maschili danzano tra i versi di Keizo Miyanishi, in una narrazione sospesa nel sogno. Esther, protagonista di tre componimenti, la cui vita è immersa nell'immoralità, è il figlio di una prostituta di nome Maria, morta poco dopo il parto, durante la ricerca dell'uomo che la ingravidò.