La storia dell'umanità è costellata di avvenimenti in continuo mutamento e di punti di svolta epocali: i viaggi di Colombo, le novantacinque tesi di Lutero, l'invenzione della stampa, la Rivoluzione francese o lo scoppio della bomba atomica non sono che pochi esempi degli eventi che hanno marcato una discontinuità evidente rispetto al passato. Ma se dovessimo dire quale fra questi, - o quale secolo negli ultimi mille anni di storia -, sia stato più significativo degli altri, non avremmo modo di dare una risposta univoca e chiara. Come si misura, e cosa significa in definitiva il cambiamento nella storia? lan Mortimer si è dedicato alla risoluzione di queste domande, intrecciando mille storie con arguzia, competenza e grande smalto narrativo. Davvero Internet ci ha cambiato la vita più della penicillina? Il Rinascimento è stato più importante dell'invenzione dei bottoni? La peste nera ha causato più o meno vittime delle armi da fuoco? La capacità di rendere viva e palpabile la storia è la caratteristica di quest'opera, sia nel quadro immenso della 'grande storia' - quella dei grandi imperi e dei grandi re - sia nel microcosmo della tranquilla 'storia locale', dove le novità arrivano, magari in ritardo, ma arrivano e modificano la quotidianità di ogni singolo individuo.

THE OUTCASTS OF TIME - MORTIMER IAN - Simon&Schuster uk

From the sixteenth century onwards, medical strategies adopted by the seriously ill and dying changed radically, decade by decade, from the Elizabethan age of astrological medicine to the emergence of the general practitioner in the early eighteenth century. It is this profound revolution, in both medical and religious terms, as whole communities' hopes for physical survival shifted from God to the doctor, that this book charts. Drawing on more than eighteen thousand probate accounts, it identifies massive increases in the consumption of medicines and medical advice by all social groups and in almost all areas. Most importantly, it examines the role of the towns in providing medical services to rural areas and hinterlands (using the diocese of Canterbury as a particular focus), and demonstrates the extending ranges of physicians', surgeons' and apothecaries' businesses. It also identifies a comparable revolution in community nursing, from its unskilled status in 1600 to a more exclusive one by 1700. IAN MORTIMER holds PhD and DLitt degrees from the University of Exeter. He was elected a Fellow of the Royal Historical Society in 1998.

La storia dell'umanità è costellata di avvenimenti in continuo mutamento e di punti di svolta epocali: i viaggi di Colombo, le novantacinque tesi di Lutero, l'invenzione della stampa, la Rivoluzione francese o lo scoppio della bomba atomica non sono che pochi esempi degli eventi che hanno marcato una discontinuità evidente rispetto al passato. Ma se dovessimo dire quale fra questi, - o quale secolo negli ultimi mille anni di storia -, sia stato più significativo degli altri, non avremmo modo di dare una risposta univoca e chiara. Come si misura, e cosa significa in definitiva il cambiamento nella storia? lan Mortimer si è dedicato alla risoluzione di queste domande, intrecciando mille storie con arguzia, competenza e grande smalto narrativo. Davvero Internet ci ha cambiato la vita più della penicillina? Il Rinascimento è stato più importante dell'invenzione dei bottoni? La peste nera ha causato più o meno vittime delle armi da fuoco? La capacità di rendere viva e palpabile la storia è la caratteristica di quest'opera, sia nel quadro immenso della 'grande storia' - quella dei grandi imperi e dei grandi re - sia nel microcosmo della tranquilla 'storia locale', dove le novità arrivano, magari in ritardo, ma arrivano e modificano la quotidianità di ogni singolo individuo.

Questo libro descrive in modo esauriente gli anni della formazione di questa organizzazione d'elite e i successi ottenuti tra il 1941 e il 1945. Frutto della competenza di Gavin Mortimer, comprende interviste ai veterani sopravvissuti e si propone come una completa storia illustrata di uno dei più famosi corpi speciali militari. Il racconto ha inizio con i giorni esaltanti dell'estate 1941 in cui un giovane ufficiale delle Guardie Scozzesi, David Stirling, persuase gli alti comandi del MEHQ (il quartier generale britannico per il Medio Oriente) ad autorizzare la creazione di un piccolo gruppo di 60 uomini, denominato 'distaccamento L'. Grazie a un gran numero di fotografie, molte delle quali provenienti dagli archivi storici dell'unità e mai pubblicate, il libro immortala il pericolo e la frenesia delle prime scorrerie del SAS contro gli aeroporti dell'Asse nel corso della guerra nel deserto nordafricano, così come le battaglie combattute in Italia e quelle successive agli sbarchi In Normandia, sino al drammatico finale che spinse i suoi uomini nel cuore della Germania e alla scoperta degli orrori nazisti di Belsen.

Ian Mortimer examines some of the most controversial questions in medieval history, including whether Edward II was murdered, his possible later life in Italy, the weakness of the Lancastrian claim to the throne in 1399, and the origins of the idea of the royal pretender.

The past is a foreign country. This is your guidebook. A time machine has just transported you back into the fourteenth century. What do you see? How do you dress? How do you earn a living and how much are you paid? What sort of food will you be offered by a peasant or a monk or a lord? And more important, where will you stay?

The Time Traveler's Guide to Medieval England is not your typical look at a historical period. This radical new approach shows us that the past is not just something to be studied; it is also something to be lived.

Through the use of daily chronicles, letters, household accounts, and poems of the day, Mortimer transports you back in time, providing answers to questions typically ignored by traditional historians. You will learn how to greet people on the street, what to use as toilet paper, why a physician might want to taste your blood, and how to know whether you are coming down with leprosy.

The result is the most astonishing social history book you're ever likely to read: revolutionary in its concept, informative and entertaining in its detail, and startling for its portrayal of humanity in an age of violence, exuberance, and fear.