Questo libro dal titolo "Le porte" è una raccolta di racconti con storie multiple, suddivisi in due categorie. La prima, "Racconti e sSogni", dedicata a racconti di fantasia con trasposizione e rielaborazione fiabesca di sogni. La seconda parte è dedicata a racconti romanzati di una "Realtà " realmente accaduta."Le porte" sono un invito per i lettori nel riflettere sul significato più profondo delle loro esperienze, reali o idealizzate nei sogni personali, per plasmare il proprio quotidiano. Queste porte sono metafore delle nostre esperienze, ricordandoci che ogni nuova sfida è un'opportunità per imparare a crescere. Ogni Porta che apriamo ci conduce a un nuovo inizio, varcare l'ignoto con coraggio ed apertura mentale.Il protagonista si imbatterà in un'avventura misteriosa entrando in un edificio con tre porte colorate, una Rossa, una Blu ed una Verde. Attraverso di esse scoprirà i suoi potenziali inglobando l'armonia e la pace che governano il mondo. L'immagine di copertina è un bozzetto grafico con iniziale rielaborazione cromatica di Tommaso Lillo, preparatorio del quadro in acrilico su tela di 70cm X 100cm.

Il villaggio aveva tanto spazio verde con le stradine sterrate e polverose. Visto con occhi di bambino era come un parco delle meraviglie. Per i bambini era un luogo ideale per crescere e consolidare i rapporti di amicizia, gioco e segreti per dei rapporti sociali, autentici e puri. Il lettore si immergerà in una raccolta di brevi racconti che lo porterà ad esaminare la mente umana e la capacità di risolvere il suo quesito esistenziale.

"Questo volumetto prende lo spunto da questa frase catastrofica (pronunciata dal mio maestro di scuola elementare) e che ha stimolato tutta la mia carriera scolastica e lavorativa come docente di scuola secondaria di primo grado (ex scuola media): docente di Matematica, Geometria e Scienze. "Imparare a studiare sempre per se stessi e non solo quando si è interrogati da un insegnante; studiare e credere in quello che si fa per se stessi." In questo volumetto raccolgo una parte delle foto, scattate alla lavagna nera nelle mie classi, tutte eseguite a bassa risoluzione con la fotocamera del cellulare personale che usavo in classe per soli scopi didattici. Infatti le immagini riprendono lezioni ed esercizi che, successivamente, stampavo su carta per consegnarla agli alunni assenti durante la lezione. Questo per permettere a tutti di non perdere alcuna lezione ed avere scuse per non aver svolto il compito assegnato non conoscendo gli esercizi assegnati. Questa metodologia adottata ha permesso a tutti i miei alunni di sentirsi partecipi delle lezioni e di comprendere meglio dai disegni rispetto alle parole del libro di testo."