I contributi raccolti nel volume spaziano in un quadro molto ampio, sia per gli aspetti ed i problemi della città, sia per gli ambiti cronologici. Da un lato, infatti, i temi discussi interessano la cultura, la storia, l'economia, il commercio di Elea-Velia, dall'età tardo arcaica a quella ellenistico-romana; dall'altro la prima esposizione dei risultati dei più recenti scavi condotti nel Quartiere meridionale (2000-2001), consente di considerare in una nuova prospettiva le fasi di occupazione di età imperiale e tardo antica della città bassa, così come l'ampia necropoli di età imperiale.

Il volume affronta, con linguaggio agevole e rigore scientifico, il problema della monetazione di Elea-Velia, colonia focea della fine del VI sec. a.C.. Le diverse fasi della monetazione velina vengono delineate sullo sfondo della cultura e delle vicende storiche della città, nel tentativo di proporre un quadro di sintesi aggiornato ed esauriente. Una bibliografia essenziale completa il quaderno.

"Il capolavoro sconosciuto" di Honoré de Balzac rappresenta un vero e proprio mito letterario, che ha tra l'altro suscitato riflessioni ed emozioni profonde nelle menti di numerosi protagonisti del Novecento. In effetti da Cézanne a Picasso, da Hofmannsthal a Rilke, da Henry James a Benedetto Croce, da Ernst Robert Curtius a Italo Calvino, molti sono gli interpreti che hanno meditato su questo testo, concentrandosi sul suo protagonista, il pittore Frenhofer, un genio quanto mai travagliato che sembra profetizzare l'astrattismo e l'informale. E se "Il capolavoro sconosciuto" può considerasi una sorta di tragedia della pittura contemporanea, il racconto "Pierre Grassou" che viene pubblicato qui di seguito, ne rappresenta l'amara commedia.

Protagonisti di questa insolita antologia di poesie sono gli oppressi, coloro che, in mille diversi modi, sono calpestati da un ordine sociale ingiusto e ingiustificabile, da un sistema iniquo e spietato il quale, per lo più indirettamente, induce a violare leggi e principi fondamentali della morale e del vivere civile. La raccolta s'ispira esplicitamente a quel grandioso romanzo di "umiliati e offesi" che è Les Misérables (1862) di Victor Hugo. Pur privilegiando la produzione poetica contemporanea in lingua italiana, i curatori dedicano attenzione e spazio notevoli alla poesia dialettale, rappresentando questa, con forza espressiva singolare e avvincente, i dolori, i conflitti e le speranze dei "marginali" - sovente vittime di povertà, guerre e altre tragedie non volute -; non mancano alcune liriche significative della letteratura europea consacrata ai "bassifondi" della società.