Il saggio di Zinno illustra l'importante istanza di rappresentazione e visualizzazione dello spazio scenico, nel rapporto testo/immagine; accanto al tema teatrale, due ulteriori approfondimenti sulle possibili accezioni di tale rapporto: il dialogo-monologo di Gaia Leandri con Londra e l'abbecedario amoroso illustrato di Cinzia Ratto. L'operazione differenziale dei tre lavori è particolarmente interessante nel porsi in maniera del tutto personale tra la scrittura testuale e la scrittura rappresentativa.

In poco più di vent'anni, Stefano Massini ha prodotto e continua ad oggi, a produrre una singolare quantità di testi drammatici, riscritture e adattamenti teatrali che propone personalmente o attraverso la firma di regie nazionali e internazionali. La presente pubblicazione è una indagine attraverso questo primo identificato corpus; una preventiva analisi strutturale che vuole offrire uno sguardo non tanto tassonomico quanto esemplificativo e strumentale di una modalità drammaturgica che si è spinta bel oltre i confini continentali. Forma, poetica e stile i tre macro-approcci attraverso cui si muove lo scandaglio di questa caccia al 'punto di fuga' di una scrittura teatrale in cui complessità e semplicità rappresentano una istanza univoca e necessaria; una drammaturgia eterogenea e vasta di cui - linearmente - si è qui tentato di mettere in luce dinamica espressiva e funzionamento narrativo.