Quando si recita la preghiera più importante per i cristiani, si dice "Padre nostro che sei nei cieli", ma se il cristiano alza gli occhi al cielo notturno, ancora oggi lo trova occupato in gran parte dalle costellazioni pagane: le Orse, il Serpente, Ercole, la Corona, la Lira, etc., una quarantina di figure, ognuna delle quali ha la sua origine nelle vicende degli dèi antichi, Zeus, Posidone, Ermes, Apollo, Dioniso, Atena, Afrodite. Esse disegnano un cielo che risale almeno a Eudosso di Cnido (IV sec. a.C.) ed è il cielo degli astronomi classici, incluso Tolomeo. La trasmissione di questa mappa celeste, però, non è stata un processo continuo e lineare. Nell'occidente cristiano, l'età carolingia (IX-X sec.) rappresenta un momento critico da questo punto di vista: nel rifiorire degli studi, la conoscenza delle costellazioni classiche, che era rimasta ai margini nell'astronomia degli ultimi secoli, viene ripresa e diffusa, superando anche l'ostilità cristiana per la mitologia celeste pagana. Il racconto ci porta nei monasteri del regno dei Franchi, dove il poema Fenomeni di Arato di Soli, con i suoi commenti e le sue traduzioni latine, offre informazioni sistematiche che vengono recuperate e diffuse: la descrizione delle figure, la loro posizione una rispetto all'altra, il catalogo delle stelle, e perfino i miti, che conservano in cielo il ricordo del potere degli antichi dèi.

Raccolta di quattro intensi racconti che suggeriscono alla coscienza del lettore il senso della vita. Narrazione attenta, in grado di scandagliare l'animo umano, i pensieri e le azioni degli uomini, per offrire un'analisi lucida della psicologia e dei sentimenti.

Otto personaggi le cui vite si intrecciano a quelle delle due protagoniste della vicenda, figlia e madre, compongono questa commedia della vita. La tormentata decisione sulle sorti di una gravidanza non desiderata turba l'equilibrio di una coppia e risveglia malesseri mai sopiti in tutti gli attori della storia. Una narrazione incisiva, che appare dettata da automatismo letterario, per tracciare i sentimenti più reconditi dell'animo umano, giungendo e rivelando al termine il giusto incastro dei ruoli da ciascuno ricoperti nella composizione dell'essenza armonica della famiglia.

Un racconto psicologico e drammatico ispirato. Un'accusa infamante quanto menzognera. Due anime che si incontrano, si separano, e si ritrovano. Il lungo viaggio della protagonista alla ricerca dell'equilibrio tra l'impietosa logica del divenire degli eventi e i fragili sentimenti dell'animo. Il tutto in una narrazione pulsante e coinvolgente nella ricostruzione dei fatti attraverso un'indovinata alternanza di voci, ora della memoria della mente, ora del sentire dell'animo.

Racconti semplici è un testo profondamente autobiografico in cui l'autrice rivisita metaforicamente, servendosi di immagini oniriche e fiabesche, esperienze di vita mediate dal sentimento profondo dell'animo. Il risultato è una prosa poetica per esprimere un'analisi filosofica del sentimento. Una voce che sorge commossa e grata alla vita che si manifesta in mille sfaccettature a chi sappia coglierne i significati profondi, disvelando da essa, strato dopo strato, l'apparenza e la superficialità dell'immediatezza del primo divenire, riuscendo a universalizzarla nella sua essenziale bellezza. Un insegnamento da donare al lettore.

Un racconto nato da un'esperienza vissuta: la scoperta della profondità del sentimento d'amore attraverso l'osservazione di un nido sull'albicocco del giardino. Una lettura che, commuovendo, insegna ad amare la natura e la bellezza esistenziale. Messa a dura prova dal turbinio del divenire, la fragilità dell'essere diviene impulso all'animo sensibile per estendere oltre l'infinito il sentimento d'amore. Il testo alterna una prosa poetica, che sorge spontanea all'autrice nel tratteggio di ciò che osserva con l'animo, a una esposizione diretta di ciò che, quasi cronaca, si dipana giorno per giorno nella vicenda. Una grande lezione per affrontare il sentiero della vita.

Gli antichi greci ci hanno lasciato moltissimi racconti sui loro dèi e sui loro amori, con innumerevoli versioni. In queste pagine si dà qualche esempio di come venivano immaginati questi dèi nelle loro passioni, con particolare interesse ai modi di seduzione e di conquista. Si dirà insomma di chi si innamorano, come fanno a ottenere di essere contraccambiati e come le storie vanno a finire. Si parla, in breve, di alcuni dei tanti amori di Zeus e poi di altri dèi, Ade, Posidone, Apollo, Hermes, Dioniso e si rammentano dee come Era, Estia, Atena, Artemide, Eos, Afrodite. Fra queste ultime lo spazio maggiore è riservato, come si deve, alla dea dell'amore Afrodite con la storia di due dei suoi amori, quello per il mortale Anchise e quello per il dio Ares, entrambi raccontati secondo versioni molto antiche. Come spesso succede quando ci si avvicina al mondo antico, il lettore si troverà a riflettere a quanto di lontano e di vicino a noi c'è in queste storie, nelle maniere di amare che questi dèi ci rappresentano.

Un romanzo di sensibilizzazione. L'equilibrio di una famiglia borghese, composta da genitori e sei figli, si incrina quando uno dei suoi membri si distacca dal ritmo di vita condotto dal gruppo. La frattura non è subito evidente a tutti, ci vorrà del tempo per capirne le cause, e la rivelazione delle sue conseguenze sarà improvvisa e drammatica; ma ciò che rende unica la narrazione di questo romanzo, a tratti altamente poetico e di profonda introspezione nell'analisi dei sentimenti umani, sta nella sua proprietà di saper cercare e ricostruire con sapienti flashback del vissuto, quasi fossero momenti di riavvolgimento di moviola di filmato, tutti quei segni che, non visti, annunciavano quanto poi sarebbe accaduto. Una malattia mai diagnosticata alla base della psicologia alterata di uno dei figli e i suoi conseguenti comportamenti condurranno alla rovina finanziaria della famiglia. Sarà l'amore genitoriale a favorire il ricompattamento del gruppo familiare e la definitiva conciliazione delle diversità individuali dei suoi componenti.

Una notte un sogno di quelli che sembrano realtà vissuta riporta Tina a ripercorrere emotivamente un'epoca della propria gioventù, segnata da significative esperienze condivise con Ivo, e con essa il ricordo di un grande amore mai confessato. Sarà la maturità a sciogliere quel pudore dei sentimenti che aveva tenuto i due amici e colleghi in un comune etere sospeso.

Il dramma improvviso della malattia, che a ridosso delle festività natalizie colpisce un uomo e investe l'intera famiglia, sconvolgendone abitudini e ritualità, si trasforma per chi ama e cura quel malato, sua moglie, in un'esperienza unica, che diviene epifania di un altro amore. Una storia come tante ma con la straordinarietà della coscienza che il dolore partecipato può trasformarsi in amore universale, capace di superare ogni avversità con la speranza e la buona volontà.

Due donne si incontrano in un momento particolare delle loro vite: di disperazione per una, di riflessione per l'altra. Si aiuteranno vicendevolmente a dare un senso al dolore che recano dentro e trasformarlo in dono d'amore. Una storia universale, valida per ogni luogo e tempo, perché il tema è quello immutabile che muove i destini degli uomini: l'amore.

L'esito imprevisto di un'importante operazione all'addome getta nello sconforto Martino e con lui Anna, sua inossidabile compagna. La loro libertà di un tempo viene condizionata e violata da un dispositivo sanitario, e in questa nuova situazione il mondo conosciuto gli appare opacizzarsi. Eppure accade qualcosa, un piccolo errore, una dimenticanza per ricondurre i due protagonisti alla comprensione che la vita può essere vissuta in ogni condizione con serena libertà. Un libro di speranza che con linguaggio appassionato e poetico costituisce ammaestramento per tutti.

Un romanzo che parla di un grande amore: la scuola. Mira, dotata di una forte sensibilità empatica, dedica la propria vita alla formazione dei bambini. Sempre alla ricerca di risposte, approfondisce incessantemente la pedagogia e la psicologia, senza mai accettare la superficialità delle soluzioni affrettate: se li vuoi bocciare, bocciali ma dimmi prima che cosa hai fatto, tu, per evitarlo! Ma la vita di una maestra non è solo scuola, c'è la famiglia con le sue esigenze e suoi problemi. Per essa e per una cupa minaccia che la attanaglia Mira è costretta a lasciare la scuola. L'inaccettabile spettro della morte diviene dolore ma saprà condurre vittoriosa la battaglia contro di esso e riavvicinarsi all'insegnamento, scoprendo nuove emozioni e ritrovando stimoli per continuare sempre nell'amore del prossimo.

Romanzo ispirato al microcosmo di una via cittadina, Rua Sovera, a cavallo di un ventennio, dove i protagonisti sono il ricordo e la nostalgia, mentre a narrare sono gli abitanti di allora, i muri, la strada, che svelano al lettore piccoli retroscena, aspirazioni e sogni frustrati, componendoli in una prosa poetica che eleva a purezza le situazioni più torbide e sublima in dolcezza il dolore.

C'è una forza attrattiva che unisce spiritualmente Annamaria, la protagonista dei venti episodi narrati ne "Il viaggio e il ricordo" con quanto la circonda e permea animicamente il suo essere: un'energia impalpabile e diffusa, l'amore. Ci sono molti modi d'amare ed ognuno di essi si risolve come impulso verso qualcosa che spinge allo scambio. Si può amare un figlio, come si può amare un uomo, una donna, un amico, la natura di un fiume, la patria o Dio ed ognuna di tali forme d'amore può manifestarsi in potenza infinita e irrazionale, tale da superare barriere dimensionali, quali il tempo o lo spazio. Un appartenere al tutto che Annamaria scopre e apprende, viaggiando nella vita.

La raccolta "Dolce granata un fascio di rose" è essenzialmente da considerarsi un contributo di poesia lirica, quella che nella grecità veniva accompagnata dalle note della lira, perché trattasi di versi che esprimono sentimenti soggettivi e mutevoli nello scorrere dei luoghi e delle situazioni e che lasciano intuire un intorno che varia melodia e ritmi nel suo avanzare.

Raccolta di poesie intimistiche, il cui tema predominante è il sentimento d'amore, che scaturisce dalle immagini dei luoghi, degli ambienti, delle stagioni, della natura.