Maledizione della baggiura (La)

Serenissima Repubblica di Genova, anno del Signore 1667. L'arcivescovo Spinola e Filippo Lomellini, priore dell'antica Confraternita dei Disciplinanti, sono preoccupati per alcuni inquietanti episodi verificatisi nel monastero di Santa Chiara nella contrada di San Martino. La comunità delle monache clarisse è scossa e urge indagare tra le mura del convento e nel vasto podere annesso, per risolvere un mistero avvolto da una spessa cortina di nebbia.

Fare pubblicità accompagna il lettore lungo le fasi che caratterizzano la creazione di un brand e della sua comunicazione, con particolare attenzione alle esigenze didattiche dei corsi universitari triennali e magistrali. Lo sviluppo dei capitoli, ciascuno sintesi di approcci teorici e percorsi fattuali e concreti, segue l'iter che un prodotto/servizio deve effettuare per diventare un brand a tutti gli effetti, per proseguire poi su come i pubblicitari identificano il migliore messaggio e il migliore piano media per raggiungere gli obiettivi preposti. L'obiettivo del volume è quello di dare ai lettori le linee guida per studiare la disciplina della comunicazione commerciale dal punto di vista delle esigenze delle agenzie di pubblicità, delle aziende, dei media e degli istituti coinvolti nel verificare che la pubblicità sia svolta a regola d'arte. Lo sguardo è rivolto al futuro e alle responsabilità del fare pubblicità dei nuovi operatori di settore, in modo che la disciplina pubblicitaria sia sempre svolta con correttezza e dedizione, nella consapevolezza che la comunicazione del mondo aziendale internazionale ha un significativo potere sui media, spesso molto più influente delle iniziative di comunicazione delle realtà governative e politiche.

L'opera è frutto di fantasia, fatti e personaggi sono inventati. Ma il contesto è reale, anzi il giallo è la forma scelta per parlare della Prato di quel periodo, il 1960, la guerra alle spalle da sedici anni, la ricostruzione conclusa, l'industria a pieno regime, la città che è cresciuta e continua a crescere in misura eccezionale. Pratesi e immigrati impegnati nelle fabbriche con orari lunghi e condizioni difficili. Una città industriale ricca e frenetica, che anticipa il boom economico italiano. I protagonisti sono spesso ispirati a persone reali, che ho conosciuto, anche se nulla hanno a che fare con le vicende narrate, con nomi cambiati o trasportati da periodi diversi. I fatti di politica, di cronaca e di sport sono ripresi dai quotidiani di quel periodo, mentre per alcune scenette nei circoli o al Misoduli sono debitore di testimoni attendibili e ad altre ho assistito di persona, anche se in anni successivi a quello dell'ambientazione. Un racconto immaginario in una Prato vera, con un po' di nostalgia. Un periodo duro, ma con una grande fiducia nel futuro.

Questo secondo volume di Marco Romagnoli sul distretto industriale di Prato completa l'analisi e conclude l'arco temporale del primo volume, pubblicato nel 2020, col titolo "Sviluppo economico e governo locale: il distretto industriale di Prato 1944-2009". Il nuovo poteva forse essere intitolato semplicemente con lo stesso titolo e il periodo variato. Questo perché, del primo volume, viene conservato l'impianto metodologico e costruttivo. Innanzitutto, si tratta del riferimento a un approccio distrettualistico nella lettura del contesto socioeconomico pratese, seguendo la lezione di Giacomo Becattini e Gabi Dei Ottati, con una variazione che viene dalla sottolineatura della permanenza dei conflitti sociali, politici e culturali che innervano la storia del distretto. L'impianto costruttivo fa riferimento alle vicende delle industrie principali del distretto, tessile ma nel secondo periodo sempre più anche dell'abbigliamento, entro i mercati e le filiere produttive nazionali e internazionali, la popolazione, la politica e le misure a livello europeo, nazionale e regionale, le vicende politiche e l'azione delle amministrazioni locali, in particolare del Comune di Prato.

Boccadasse 1892, uno straniero giunge nel piccolo borgo di pescatori alle porte di Genova. Prende alloggio in una casa sulla baia. Si dichiara pittore, ma la giovane padrona di casa finirà per nutrire seri dubbi in merito per via di comportamenti non proprio riconducibili ad un artista. Una serie di eventi farà sì che lei si troverà invischiata in una rischiosa quanto enigmatica vicenda dai contorni dolorosi.

"... il tempo d'estate è gradevole dappertutto, ma tra i monti della Valle d'Aosta è speciale. E' lo spirito di un nume antico che corre per le contrade della terra, ma che quando giunge tra le nostre montagne e le nostre valli rallenta e procede adagio per godere della natura stupenda attorno a lui."

Le vicende della X flottiglia MAS, nel contesto della seconda guerra mondiale in Italia e in particolare della Repubblica Sociale Italiana, sono di tutto rilievo. Gli eventi bellici trascinarono anche questi soldati nella tragedia di una guerra civile che ancora oggi è una ferita aperta nella storia d'Italia e nella memoria collettiva. In queste pagine rivivono a colori le uniformi, le armi e gli elmetti della Decima Flottiglia MAS. Grazie alla perizia dei curatori museali e a molti collezionisti privati e non, il bianco e nero già visto su vecchie pubblicazioni lascia il posto a nuove emozioni. Le immagini che riportano alla luce quell'epoca che si sta dimenticando, sono accompagnate da testi e didascalie in italiano e inglese. Completamente illustrato in b/n e colori.

Anno del Signore 1656. A Genova si verificano casi di peste nera a seguito di alcune strane circostanze che porteranno ad una catena d'inquietanti omicidi apparentemente scollegati tra loro. La Confraternita de' Disciplinanti incarica la corporazione segreta di controllo d'indagare e a poco a poco si delinea un diabolico piano ai danni della Repubblica. Nell'anno successivo la pestilenza esploderà in tutta la sua devastante potenza decimando la popolazione. Sullo sfondo storico di una Genova in ginocchio si incrociano i destini di diversi personaggi, alcuni dei quali si ritroveranno anni dopo alle prese col caso Stradella nell'Usignolo del doge.

La grande mole di dati e ricerche su un caso specifico, la sua formazione di ricercatore, e le esperienze dirette permettono a Romagnoli, collegandosi all'approccio distrettuale, di dare un contributo rigoroso e originale. (...). Caratteristici di questi interventi sono la regolazione urbanistica, i servizi e le infrastrutture pubbliche locali, la mediazione attiva delle dinamiche di conflitto e collaborazione fra gli attori economici, politici e della società civile del distretto, i rapporti con lo Stato, la Regione Toscana e la finanza pubblica, compresi all'inizio i fondi dell'ERP.

Nell'archivio del conservatorio di Parma viene rinvenuto un concerto inedito di Arcangelo Corelli. L'allettante prospettiva per il dinamico Mario Modenesi, direttore dell'orchestra da camera "Toscanini", è quella di eseguirlo a Nizza al termine di una importante tournée, ma una serie di disgrazie, inconvenienti e circostanze inusuali, finiranno per gettare inquietanti sospetti sulla composizione. Una ricerca/indagine storica porterà i protagonisti a ritroso nel tempo per fare luce sul breve periodo bavarese del musicista: soggiorno nel quale il compositore ravennate verrà in contatto con realtà esoteriche che influiranno sul concepimento del concerto grosso "l'Inganno".

Una clamorosa scoperta archeologica alla fine degli anni '20 nella "Terra di Sumer" viene ostinatamente negata dai responsabili della spedizione italiana. Mezzo secolo dopo il celebre sumerologo artefice del rinvenimento narra l'inquietante verità al direttore del Louvre - già suo assistente in Mesopotamia - con tutti i risvolti storici e umani, che segnarono la vita dei componenti della spedizione.

Val Brevenna, provincia di Genova, agosto 1936. Il curato del paese medievale di Pareto viene chiamato al capezzale di un morente nella vicina frazione di Mareta. Nonostante qualche resistenza di natura personale raggiunge il parrocchiano e ne raccoglie la confessione in articulo mortis. Nel corso di una lunga nottata uscirà uno spaccato di vita rurale, cittadina e coloniale, sul proscenio degli ultimi anni del XIX secolo. Suggestione ed esotismo sono le coordinate di un viaggio faticosamente intrapreso sulle tracce sbiadite di un fatto di sangue realmente accaduto.

I Marinai e le Ausiliarie volontarie della Decima Flottiglia Mas della Repubblica Sociale Italiana sono immortalati su vecchie pellicole fotografiche. Gli scatti riproposti in questo volume vengono da archivi originali conservati fino a ora in cassetti o raccolte private.

E se stessimo solo dormendo? Se la scelta non fosse altro che la proiezione di una decisione cosciente? L'esercizio di un intelletto a riposo? Se l'attrito dei corpi di cui facciamo esperienza tutti i giorni in una strada affollata, in un megastore straripante, in una qualsiasi scena di vita sociale, ci apparisse indigesto per la semplice reazione dell'Io impegnato e restare uno e uno soltanto? Se dovessimo decidere a cosa dare dignità, se alla violenza del contesto che ci circonda o alla nostra, amministrata sommariamente contro qualsiasi entità, principio, concetto, individuo si provi a limitare il nostro spazio, a chi la concederemmo? Cosa c'è di più puro dell'istinto di un'idea? Cosa sta dentro e cosa sta fuori? A cosa serve davvero il Tempo? Ognuno vorrebbe privarsi del guinzaglio dell'etica per provare l'ebbrezza di essere libero a discapito di chiunque altro. Qui è possibile. Quantomeno qui è concesso guardare lo sconfinato, lisergico, multicolore e onesto panorama della follia dagli occhi di chi è titolato a rivendicarne la totale appartenenza: tu?

Questo libro non vuole riscrivere la storia della Decima Flottiglia Mas, ma vuole raccontare, attraverso il materiale di propaganda, quello che è stato fatto tra il 1943 e il 1945. Una ricerca durata alcuni anni negli archivi di biblioteche, Archivi Comunali, Centri Resistenza e così via, che ha permesso di raccogliere molti documenti, alcuni dei quali inediti. Un viaggio attraverso cartoline, volantini, manifesti, giornali, in una delle pagine più controverse della Storia d'Italia.

"La partenza a Murabaya fu preceduta dall'ultimo convegno magico con la notte, una notte brillante, illuminata da miriadi di stelle. In oriente il firmamento possiede l'incanto e la bellezza misteriosa dell'arcano e riesce a rapire l'emozione. Apparve la luna... una falce d'argento che squarciò una nuvola solitaria, Brenda aveva già voltato pagina grazie agli insegnamenti del suo magnifico maestro, e lo spiacevole episodio era stato riposto nel sottotetto dell'oblio. Dalla terrazza guardava la campagna e i suoi rumori notturni. Fu pervasa da un'insolita sensazione, come immersa in una dimensione di stupefatto sbalordimento, un disincanto che la consegnò a un confronto con se stessa. In quelle terre così eccitanti, straordinariamente i sensi vengono amplificati e le cose si vedono attraverso un velo diafano, da cui traspare impalpabile, il fascino onirico della seduzione." (L'autore)

La sera del 25 febbraio 1682, a Genova, in una p.zza Banchi deserta, si consumò l'efferato delitto di Alessandro Stradella, uno dei più controversi e talentuosi musicisti del barocco italiano. Una vita ancora giovane, vissuta col fiato corto, divisa tra geniali intuizioni armoniche, pericolose relazioni sentimentali e mai chiarite questioni amministrative, che lo videro spesso fuggiasco. "Una figura randagia e avventurosa..." lo definisce il Mila. Il delitto rimase impunito e ancora oggi è avvolto in una fitta cortina di nebbia, così come il mistero della sua sepoltura, della quale esistono solo tracce, ma non certezze. L.'signolo del doge ripercorre l'ultimo anno di vita di Stradella con feedback sul suo passato, cui fa sfondo una trama di fantasia, ma verosimile, dove s'incrociano altre storie, altri destini, in uno spaccato storico sociale, urbanistico, politico e artistico della Genova del XVII secolo.

Un grave lutto, improvviso e non chiaro nella sua dinamica, conduce la protagonista a intraprendere un'affannosa ricerca sulle sue origini e a considerare importanti scelte di vita. Sullo sfondo di panorami archeologici etruschi, non scevri di esoterismo e di colorate nuance musicali, i personaggi del romanzo si muovono tra antiche rievocazioni e piccoli grandi segreti.

Londra 1940. Una dura sentenza del tribunale penale di Old Bailey, condanna l'ex seminarista Jonathan Green ad un futuro drammatico, ma eventi imprevisti e circostanze fortunose lo condurranno nell'Irlanda delle isole Aran. In quei luoghi aspri gli echi della guerra al di là del mare giungono attenuati e faranno da contrappasso alla ruvida vita degli isolani, da sempre divisa tra urgenze quotidiane e ancestrali superstizioni.

Questo romanzo è dedicato alle persone che prestano il loro tempo libero o la loro professionalità, all'assistenza di chi si trova degente negli hospice. Il proponimento è anche quello di aprire una finestra su un microcosmo dalle sorprendenti risorse umane, dove assistenza, affettività e clinica, sembrano essere le coordinate di un modus pensandi et operandi interiorizzato e, quel che poi più conta, condiviso dagli operatori. Si potrebbe mai pensare che in un luogo simile si possa ridere, scherzare, suonare, persino festeggiare... e infine lasciare una traccia del proprio passaggio? Almeno per cenno bisogna dire che tutto ciò accade veramente, qui nel libro nell'ottica suasiva e ascoltante di una figura a metà tra la terapeuta e la depositaria del pensiero, inteso come reale residenza della propria memoria e cultura di vita... appunto la custode del tempo perduto. Il riferimento è a Melissa, la protagonista, che pur appartenendo alla realtà dell'hospice con nome e storia diversi, è qui oggetto della fantasia dell'autore. Le storie che via via compariranno in successione quasi onirica, si dipanano su sfondi sbiaditi dal tempo, e i personaggi rievocati dal brumoso archivio dell'oblio, riprenderanno anima e vita dalle narrazioni dei protagonisti.

"... A spasso con Paperino" nasce da personali esperienze professionali e umane maturate dall'autore, sia in contesti artistico/educativi che terapeutico/riabilitativi con ragazzi e disabili psichici e autistici. Il taglio musicoterapico di partenza e le trattazioni circa gl'influssi della musica sulla psiche, si fondono via via con i contributi provenienti da altre discipline riabilitative (psicomotricità, bioenergetica, etc), per collocarsi in una scomoda terra di confine, dove il prodigarsi degli "addetti ai lavori" spesso viene frustrato da amare realtà istituzionali. L'intento è anche quello di aprire una finestra su un mondo in cui esiste una progettualità sostenuta in gran parte dalle cosiddette terapie emozionali (tanto apprezzate all'estero) e finalizzata al recupero di memorie traumatiche e alla "presa in carico" di pazienti con forti disagi interiori. Itinerari terapeutici e frammenti di vita, si avvicendano in un'alternanza che segue il filo conduttore della relazione d'aiuto, in una ricerca continua di strategie volte alla promozione della persona diversamente abile. Dunque, proprio per la natura dei contenuti, il testo non si rivolge solo alle figure professionali impegnate nei poliedrici ambiti dell'educazione e della riabilitazione, ma anche a coloro che ne vogliono "sapere di più" su un microcosmo dalle sorprendenti risorse umane.

"Gli spunti forniti dagli autori... permettono in pratica di... imparare a guidare una squadra in rapporto ad un esatto concetto di insegnamento. Mi ha colpito soprattutto la parte dedicata all'applicazione delle leggi fisiche alla gestualità del calciatore. .... Ho trovato significativa anche l'idea di dare un assemblaggio completo alle svariate situazioni di gioco che si verifivano in ogni gara. Si studia il gesto, la dinamica, il movimento, le conseguenze... Tutto in maniera minuziosa ed efficace." (dalla presentazione di Luigi Del Neri)