Al netto dei proclami ufficiali sulla centralità della scuola, da molto tempo assistiamo alle difficoltà che il sistema scolastico e la categoria degli insegnanti devono affrontare, non solo a causa di endemici problemi strutturali ma perfino per una crisi di strumenti didattici e relazionali nei confronti delle giovani generazioni. Giuseppe Piroddi, ex professore di storia e filosofia di un liceo statale, torna all'essenziale e applica gli strumenti dello studio e dell'esperienza diretta per offrirci una riflessione profonda su cosa significhi, oggi e sempre, essere cittadini attivi e responsabili nella propria comunità, e su ruolo e modalità di scuola e docenti nel contribuire a questo risultato intercettando l'autentica condizione di chi, studente, non può che incarnare l'espressione più viva del presente, pur custodendo la responsabilità del futuro.

Le cinque brevi note del titolo sono le tappe anagrafiche e tematiche in cui l'ottantacinquenne Giuseppe Piroddi, affetto da cecita completa dall'eta di sette anni, ha deciso di suddividere la propria esistenza e cosi raccontare la sua personale scalata verso una vita serena e appagante, pienamente inserito nella <>. Nato in una famiglia umile della Sardegna rurale a cavallo tra le due Grandi guerre del Novecento, Giuseppe narra, con una prosa elegante e forbita, le vicissitudini che ha dovuto affrontare per smarcarsi dalla propria condizione di cieco assoluto, percepita inizialmente dai suoi familiari come una condanna, e per realizzarsi sul piano professionale, sentimentale e umano. L'ormai ex professore di filosofia tratteggia con gratitudine e tenerezza le persone che hanno creduto in lui e gli hanno teso la mano nei passaggi piu ardui di un cammino su imposto: su tutte svetta la figura...

€ 10,50

Le cinque brevi note del titolo sono le tappe anagrafiche e tematiche in cui l'ottantacinquenne Giuseppe Piroddi, affetto da cecita completa dall'eta di sette anni, ha deciso di suddividere la propria esistenza e cosi raccontare la sua personale scalata verso una vita serena e appagante, pienamente inserito nella <>. Nato in una famiglia umile della Sardegna rurale a cavallo tra le due Grandi guerre del Novecento, Giuseppe narra, con una prosa elegante e forbita, le vicissitudini che ha dovuto affrontare per smarcarsi dalla propria condizione di cieco assoluto, percepita inizialmente dai suoi familiari come una condanna, e per realizzarsi sul piano professionale, sentimentale e umano. L'ormai ex professore di filosofia tratteggia con gratitudine e tenerezza le persone che hanno creduto in lui e gli hanno teso la mano nei passaggi piu ardui di un cammino su imposto: su tutte svetta la figura...

€ 11,50

Un'attenta indagine sul complesso problema del rapporto tra l'uomo e la natura nello sviluppo della Civiltà Occidentale, condotta storicamente con metodo documentario, dalle origini ai giorni nostri, affinché l'uomo del nostro tempo sia consapevole delle difficoltà che esso suscita e come non sia mai stato facile congedarlo in modo definitivo. Dalle semplici domande dell'uomo antico sull'origine e causa della natura, l'opera sviluppa le tesi in un crescendo progressivo, considerando le tematiche naturalistiche e religiose che hanno accompagnato l'evoluzione della nostra Civiltà. La Rivoluzione Industriale ha segnato un passaggio epocale in cui l'uomo ha creduto di poter soggiogare la natura alle proprie esigenze. Una condizione che non è possibile sostenere per lungo tempo.

Il volume raccoglie gli scritti polemici in cui il Biasi pittore, indossando idealmente la toga per difendere la causa degli artisti sardi rimasti soli e dimenticati, lancia un poderoso j'accuse contro Cipriano Efisio Oppo, durante il Ventennio tra le personalità più influenti nel campo dell'arte e segretario generale della mostra Quadriennale di Roma dalla quale nel 1935 Biasi risultò escluso. Utilizzando uno stile volutamente aforistico e frammentario che ben si coniuga con la sua vis polemica animata da un'ironia schiettamente sassarese, l'artista si rivolge con asprezza e severità ad artisti, critici e giornalisti, argomentando accuse e giudizi con lapidarie considerazioni in cui il Biasi studioso di estetica ha sovente il sopravvento sul polemista, scomodando tra gli altri i filosofi Croce, Kant e Bergson.

Un lungo viaggio dal Medioevo ai nostri giorni attraverso la storia europea e i suoi maggiori protagonisti, con uno sguardo particolare all'Italia. Una disamina approfondita delle dinamiche politiche, dei giochi di potere, dell'evoluzione della scienza e del pensiero filosofico-culturale, degli sviluppi economici e delle trasformazioni della società che hanno portato alla nascita e al consolidamento del mondo odierno. Un'esposizione critica semplice e appassionata volta svelare il profondo e inscindibile legame tra passato e presente e a smascherare errori, interpretazioni inesatte, ipocrisie, inconsapevolezze scientifiche e religiose, nella sincera speranza che la conoscenza porti l'uomo a ristabilire gli equilibri nella politica, nell'economia, tra civilizzazione e natura, tra paesi sviluppati e sottosviluppati, tra sistemi produttivi avanzati e arretrati, tra ceti sociali forti e deboli, tra uomo e donna e tra essere umano ed essere umano, senza mai arrestare il progresso e prima che sia troppo tardi.