'Si invocava la morte affinché venisse a liberarci presto da quell'incredibile e insopportabile fatica di vivere che era il nostro patire quotidiano. Ma quando veniva il momento di distenderci ci si augurava di svegliarsi ancora...'

Fiamma ha diciott'anni, è impulsiva, determinata e negli occhi nasconde una forza che ancora non conosce. Insieme a Menico, apprendista di casa Giraldini, è cresciuta imparando l'arte di suo padre, messer Vincenzo, uno. degli orafi più famosi di Roma. Ma un giorno i committenti dei Giraldini cominciano a preferire gli ori raffinati di Benvenuto Cellini. Fiamma, decisa a scoprire i segreti di quell'artigiano, corre alla bottega di Cellini. Lì conosce se stessa, il proprio corpo e una passione travolgente: nell'attimo in cui incontra gli occhi smeraldo dell'orafo Lorenzo de Luna capisce che non potrà più tornare indietro. Lorenzo le insegna un nuovo modo di forgiare i gioielli, incastonando nel metallo non solo le pietre preziose, ma anche i sentimenti e i desideri più nascosti. L'intensità dei loro incontri, però, ben presto si interrompe. Fiamma ricomincia la sua vita dall'inizio e torna a lavorare l'oro, questa volta da sola; e ogni giorno, mentre perfeziona la sua arte, ricorda i tempi in cui Lorenzo la rendeva felice. È convinta dell'eternità dell'oro, ma anche di quella dell'amore...

Aquilonia è la capitale politico-religiosa dei Sanniti, distrutta dall'attacco dei Romani nel 293 BCE. La città è descritta nel racconto storico di Tito Livio e la sua ubicazione si è persa nei secoli, ma seguendo indizi di carattere mitologico, archeologico, etnografico e genetico, è stato possibile risalire alla località che ospitava questo importantissimo centro sannita: Capracotta, in Molise, non distante dai confini con l'Abruzzo. Ma questo è solo l'inizio del viaggio: Lorena Bianchi ci porta in un itinerario incredibile nel passato dell'Italia, tra piramidi gigantesche, popolazioni misteriose, leggende, megaliti e gallerie e ci mostra il senso del legame mistico che legava in passato l'uomo con la Madre Terra, con la Luna, con il Sole e le stelle. Dai Campi Flegrei al Matese, da Roma ai monti del Molise, alla scoperta di un passato sotto ai nostri occhi e che ci è stato imposto di dimenticare.

Il Bafometto è storicamente il misterioso idolo trovato nelle sedi dei Cavalieri Templari da parte dell'Inquisizione che fu una delle cause del loro clamoroso processo per eresia nel XIII Secolo. Associato a Satana, in realtà questo simbolo è tutt'altro che maligno o diabolico: al contrario di quanto è stato detto dal Medioevo ad oggi, ha un significato assai chiaro, il cui simbolismo risale alla Preistoria e ai culti legati all'Antica Religione. 'La Rivelazione del Bafometto' è un testo semplice ma al tempo stesso esauriente, che mostra finalmente il vero significato della simbologia nascosta di questo idolo e che smentisce le cervellotiche - ed errate - interpretazioni successive, analizzando il retroterra culturale in cui vissero e operarono i Templari e le straordinarie personalità che animarono il Duecento. Un'opera che consentirà a chiunque di conoscere più da vicino il Bafometto, senza temerne l'aspetto animalesco ma comprendendone il significato sacro di ogni sua parte.

Nella città di New York uno stranissimo omicidio - il corpo di un uomo viene trovato decapitato - è correlato a numerosi altri delitti. Indiziato dell'assassinio sembra essere il direttore d'orchestra della Metropolitan Opera, di origine italiana. Messo alle strette dall'FBI, l'uomo andrà a cercare le prove della sua innocenza in Italia, aiutato da una giovane e splendida poliziotta dell'Interpol, l'unica a credere alla sua non colpevolezza. Ma è veramente innocente quell'uomo che viene inseguito da un misterioso killer invisibile che sembra guidarlo verso un incredibile manoscritto perduto? E qual è il potere nascosto nelle pergamene del compositore simbolista Puccio Maghini, precursore della docecafonia?

Paese in canto.

Di una vita la favola...