Storie di mare e di viaggio, avventure vissute in tempi lontani, attraverso le vicende di personaggi minori, creati appositamente per narrare da un diverso punto di vista accadimenti importanti. Degli eroi e dei grandi comandanti si terrà memoria storica, dei miei personaggi invece non rimarrà traccia, tranne nei miei scritti. 'Sacrifici di eroi umili il cui gesto non ebbe testimoni, se non gli dei bizzarri, che pretesero tale prezzo e presto dimenticarono chi ad onori non era destinato'. I primi tre racconti traggono spunto da vicende storiche del litorale romano, trattando degli assalti dei pirati a Centumcellae (Civitavecchia) e a Torre Flavia (Ladispoli) e l'ambasceria del giapponese Hasekura; gli altri coinvolgono nomi più altisonanti, come Cristoforo Colombo e Marco Polo, per i quali mi soffermo su vicende meno conosciute. L'ultimo racconto ricorda il viaggio inaugurale del veliero più formidabile del mondo, il Vasa, varato in Svezia il 10 agosto 1628.

Un insieme di storie fantastiche, un tuffo nell'immaginario, dove i confini tra realtà e sogno si dissolvono in mille possibili itinerari. Quattordici racconti che vi trasportano in un panorama inesplorato, dove la logica cede il passo all'incanto. Storie bizzarre nelle quali l'ordinario si trasforma in straordinario, con personaggi insoliti, vicende straordinarie, concatenazioni singolari. Un mosaico di situazioni e ragionamenti che vi spingeranno ad esplorare le profondità dell'anima umana e magari a riscoprire la meraviglia che si cela dietro la quotidianità. Seguite il filo del racconto fin che potete, le storie vi condurranno in un'umanità nuova e al tempo stesso antica nelle aspirazioni e nelle sue pulsioni. Il finale o i finali dispensati al traguardo cercheranno di sorprendervi, ma comunque di lasciare aperti mille dubbi, mille ripensamenti, mille possibili sviluppi. Il tutto con l'obiettivo di far decantare nei vostri ragionamenti ulteriori verso mille itinerari narrativi, percorsi di fantasia in grado di orientarvi magari verso una possibile via di salvezza.

Da sempre la storia, come tutti ben sanno, è scritta dai vincitori e i vinti appaiono con un ruolo minore, solo per nobilitare le gesta di chi li ha sconfitti. Sardi Nuragici, Etruschi e Cartaginesi in epoche successive hanno ricoperto il ruolo di perdenti per cui non sono degni di essere ricordati dai posteri e di loro si perse memoria. Troppo poco rimane delle loro grandi civiltà che tanta importanza ebbero nel periodo pre-romano, mentre del loro lascito si sono appropriati i vincitori. Nel libro troverete narrate le loro vicende antiche, ampiamente romanzate, ma comunque calate nel loro contesto storico.

Un libro patchwork, che, col proliferare del mio disordine, serve soprattutto per immagazzinare secchiate di scrittura inutile, refrattaria ad un'adeguata classificazione. Un insieme disordinato di poesie senza rima, appunti e sragionamenti, senza un capo né coda, come una fila bislacca sulla Nomentana in un giorno di sole. Vivo in tumulto, come una mosca rinchiusa in un barattolo di vetro.

Julia Castronovo, 193 d.C. Siamo sul litorale laziale a nord di Roma in epoca imperiale. La colonia romana fondata nel 264 a.C. con il nome Castrum Novum (ora Santa Marinella) prospera grazie all'allevamento di ostriche e murene nelle grandi peschiere. Proprio lì viene assassinato il messo dell'imperatore. Lucio Andronico Pallante dovrà investigare con l'aiuto del figlio sull'oscuro delitto. Accompagnano il giallo altre storie più o meno antiche dell'Etruria che permettono al lettore di immergersi in un passato ricco di vicende straordinarie e avvincenti.

Prevedere il futuro non è un'arte facile e pochi strumenti ci vengono incontro in questo arduo compito. Oggi inoltre sembra sempre più difficile azzardare previsioni perché lo scenario tecnologico è tale da permettere salti evolutivi esponenziali, in grado di stravolgere il nostro modo di vivere. D'altronde l'Intelligenza Artificiale fa già parte della nostra vita quotidiana e il suo ruolo crescerà inevitabilmente col passare del tempo. Abbiamo quindi bisogno di una bussola in grado di accompagnarci in questo viaggio, aiutandoci a scegliere, ove possibile, percorsi virtuosi e a permettere di raccapezzarci di volta in volta nelle difficili situazioni in cui ci troveremo. Questo libricino non vuole essere uno strumento di guida, ma semplicemente uno spunto di riflessione, che aggiunga dubbi più che toglierli dalla nostra strada, che ci inviti ad esitare prima di una decisione importante, di valutare e confrontarsi prima di esprimere un giudizio o di prendere una posizione.

Siamo sul litorale laziale a nord di Roma. Una fortezza è stata costruita per presidiare la costa contro un'invasione cartaginese. Erano i tempi della Prima Guerra Punica e i Romani fortificavano il litorale contro il potente nemico, una superpotenza padrona dei mari. Un'epoca avvincente in cui la spada, il corvo e il rostro guidavano l'azione. Ma la storia compie arditi balzi temporali giungendo prima all'epoca imperiale, nella quale il lusso e l'abbondanza regnano e un allevamento di ostriche nelle grandi peschiere rappresentava potere e ricchezza in una società opulenta, che godeva dei benefici della pax romana. L'ambientazione cambia ancora e si giunge ai giorni nostri, nei quali un manipolo di volenterosi riscopre una città che ha vissuto ben 800 anni e poi è stata seppellita dal tempo con l'avvicinarsi dei secoli bui dell'alto medioevo. Siamo ora agli scavi archeologici, ma queste storie sviluppate in tempi diversi sono legate da un filo rosso, scoprite voi quale seguendo le vicende.

'Storie aziendali dove è normale che il lavoro sia il modo principale col quale ci realizziamo. Per molti però è anche tutto. Il dilemma è quindi lavorare per vivere o vivere per Lavorare? Dove cade il significato, dove risuona l'accento, dove si avverte il rintocco? La nostra storia può essere una concatenazione di promozioni o un avvicendarsi di fallimenti, magari anche un alternarsi bizzarro di entrambi, ma è tutto qui? Così sembra quasi un 'bilancio da contabile' e decisamente non mi piace. Mi piace invece considerare l'esperienza lavorativa come un susseguirsi di incontri, di volti nuovi, di personalità, di relazioni. Ogni fase della propria 'carriera' permette di arricchirsi di opportunità di incontro e di rapporti personali. E più di tutti i periodi di crisi, in cui si cerca aiuto, sostegno, consolazione. Non a caso i miei migliori amici li ho trovati proprio nelle pieghe di quelle fasi infauste per la mia carriera, ma ricche di umanità e di emozioni.'

Un caleidoscopio di racconti sui mestieri e sulle professioni più disparate: mestieri di oggi e di ieri, mestieri dimenticati, nuove professioni in crescita. Tutti mestieri che non ho mai fatto e che mi piace raccontare così, partendo da uno spunto, da una vicenda bizzarra, da un personaggio particolare. Una narrazione leggera, eseguita senza mai calarsi realmente nella professione, senza approfondire le caratteristiche di ogni lavoro, ma solo rappresentando l'umanità dei suoi attori. Una galassia lavoro variopinta e bizzarra nella quale si intrecciano destini spesso tragicomici, forti passioni e dove la sopravvivenza è legata ad una circostanza, ad un evento, ad uno specifico profilo caratteriale.

Una distopìa è un'utopia negativa, un'esperienza di vita indesiderabile, dovuta a condizioni ambientali o tecnologiche pericolose, che sono state portate al loro limite estremo. Il presente ha in sé i semi di un innumerevole quantità e varietà di distopie future e pochi sono sempre i guardiani che vigilano perché queste non si realizzino. Seguite il filo dei racconti fin che potete, vi condurranno in un Umanità nuova e al tempo stesso antica nelle aspirazioni e nelle sue turpi pulsioni. Il finale o i diversi finali che dispenserò al traguardo cercheranno di sorprendervi ma comunque di lasciare aperti mille dubbi, mille ripensamenti, mille possibili sviluppi, per riflettere oltre gli schemi convenzionali.

Paulo non era un marinaio. Viveva una vita rischiosa in una terra che non perdona. Si salvò da fine certa, ma dovette rimettere in gioco la sua pelle in mille e più avventure in giro per il mondo. Tra i primi europei a percorrere rotte sconosciute, riuscirà a salvarsi e a tornare in Portogallo? E troverà la gloria e la ricchezza alla fine del lungo viaggio? Leggete fino in fondo le sue avventure al servizio di Vasco Da Gama sulla rotta per le Indie, alla ricerca delle spezie, la merce più preziosa del suo tempo. La sua opera alla fine sarà considerata molto preziosa, ma sarà adeguatamente ricompensata?

'Spesso portiamo al mare i nostri dolori, l'ansia, la solitudine, l'insicurezza, l'insoddisfazione, la tristezza e tutta l'angoscia che ci attanaglia. Il mare ci purifica e sana le nostre ferite. La sua voce asciuga le lacrime versate e il sudore speso, quieta la rabbia di non avercela fatta, la sofferenza e l'attesa. Col suo sale lava via le nostre colpe e ci permette di dimenticare i nostri errori. Sarà tutta fantasia, ma mi piace pensare di avere un magico alleato.'

Aljubarrota è una battaglia fondamentale per gli equilibri della penisola Iberica e per un paese, il Portogallo, che voleva mantenere la sua indipendenza dal vicino e più forte Regno di Castiglia. Due re dallo stesso nome si affrontano come Davide contro Golia. I Castigliani dispongono di un possente esercito di 31.000 uomini, zeppo di mercenari francesi e italiani, con un'arma micidiale: la cavalleria. I Portoghesi sono solo in 6.000, non hanno cavalleria e l'unico alleato, l'Inghilterra, ha inviato 600 arcieri. Chi attacca sembra avere vita facile, ma chi difende le proprie case ha una motivazione più forte e gioca in casa, conoscendo bene il territorio. Nel campo di battaglia si assisterà ai migliori esempi di tattica militare, ingegno e valore individuale, ma anche presunzione e superficialità. Aljubarrota e una delle ultime battaglia medioevali nelle quali la terribile carica della cavalleria era considerata incontenibile e in quel frangente la fanteria era destinata a soccombere. Ma andrà davvero così?

Un pizzico di magia e magari anche una secchiata di fantasia e le righe scorrono via bizzarre verso un finale inatteso o forse conseguenza diretta di tali premesse strampalate. Racconti imprevedibili, dove un artificio sconvolge le carte in gioco, rimescolando personaggi, eventi, situazioni.

Un insieme di storie nel mezzo del cammin di nostra vita. Personaggi in cerca d'autore, orfani del sommo Poeta, seguito di molte delle vicende già raccontate nella Divina Commedia: Ulisse, Paolo e Francesca, Caronte, il conte Ugolino, Pier della Vigna e altri. Con cura raccolti in questo libricino illustrato dall'autore per chi del mondo dantesco ha maggior passione e umana curiosità.

Sconfitte, cedimenti, cadute, crolli, fughe disperate, abbandoni. Tutti abbiamo avuto i momenti negativi, le disillusioni e le delusioni. Ci si sente come reduci di un'epoca passata, relitti ingombranti da rimuovere. I miei naufraghi sono persone fuori dal proprio tempo, nuovi eremiti in fuga dal passato e da se stessi. Qualcuno di essi trova la forza per uscirne, altri lottano con ardore alla ricerca di un appiglio al quale aggrapparsi. Infine, ci sono quelli che hanno smesso di lottare e si sono arresi alle circostanze. Chi ce la fa deve comunque affrontare un percorso di catarsi, che solo col sacrificio permette di rimettersi in gioco e di ripensare la propria esistenza, ottenendo, infine, le rinascite, le rivincite, le pazienti ricostruzioni.

Tre storie di Roma Antica, che ci permettono di rivivere vicende che tutti abbiano studiato sui banchi di scuola, prima con gli occhi di un etrusco di Pyrgi, poi con quelli di un legionario romano e infine con quelli di uno schiavo in fuga. La prima vicenda è calata in un tempo remoto in cui l'Urbe stentava a prevalere sulle città vicine e sui popoli che possedevano il territorio circostante, la seconda ambientata ai tempi di Giulio Cesare e della conquista della Gallia, la terza nel periodo in cui Spartaco faceva tremare l'opulenta società romana.

Abbiamo vissuto a lungo in un mondo dove la parola affettuosa è sempre più un gesto dei social, dove una condivisione e un gusto si sovrappongono ad un abbraccio e un bacio, rendendo pubblico quello che, al contrario, avrebbe di più senso se diventa privato e intimo. Età di lettura: da 7 anni.

Racconti brevi per chi ama gli animali e soprattutto per chi li scegli come compagni della propria vita. Storie dei nostri amici animali e di come cercano di comprendere la complessità della società umana. Età di lettura: da 7 anni.

Raccolta di brevi fiabe, dolci e spesso con un lieto fine e una morale. Una buona opportunità per trascorrere la sera in famiglia e accompagnare i figli a letto, scoprendo insieme un mondo fantastico nel quale condividere vivere momenti sereni. Storie brevi, ma ricche di valori: dall'amicizia al reciproco aiuto, dalla tolleranza al rispetto delle diversità, alla semplicità e alla morigeratezza. Un'occasione per riscoprire insieme le cose importanti e distinguerle dalle frivolezze.

Un giallo storico che ci trasporta in un periodo storico difficile e incerto della nostra storia, a seguito dell'Unità d'Italia, dopo la breccia di Porta Pia e il successivo trasferimento della capitale da Firenze a Roma. Un periodo di divergenze tra il nuovo Regno d'Italia del re sabaudo e il Papa, che si considerava prigioniero in Vaticano. Il racconto è ambientato nella Stazione di Posta di Santa Severa, sul percorso tra il porto di Civitavecchia e la nuova capitale. Sul contesto storico e sulle Stazioni di Posta sono riportate alcune ricerche dell'autore che vogliono introdurre il lettore al periodo in cui si svolgono i fatti. Seppur verosimili le circostanze, i fatti e personaggi sono solo frutto della fantasia dell'autore e nulla di ciò che è narrato è realmente avvenuto, almeno per quel che ne possiamo sapere fino ad ora.

«Tre racconti di spie in fuga. Spie sole, che scelgono di abbandonare tutto per salvarsi: 'Viaggiare senza zavorra!'. Ma spesso questo peso che ci frena è una donna e non può essere sempre lasciato indietro. Perché altrimenti vuol dire scomparire, ridursi ad animali. E la nostra umanità è proprio quella che ci frega. Ho mai visto una spia? Ovviamente no! Ma allora di quali spie parliamo? Solo di quelle che si vedono nei film e di cui si legge nei libri? Le spie che troverete in questo libretto sono quelle che immagino, che vivono in me, che mi accompagnano ogni giorno. Trasferisco il mio carattere, le mie passioni, le mie follie in una spia che non esiste e vive nelle capriole della mia mente, nella stravaganza e dissennatezza dei miei pensieri, negli eccessi folli della mia fantasia. Così mi piace immaginarle e così ho immaginato i loro dilemmi... E forse, alla fine, vi troverete a voltar le pagine senza fiato e magari, la sera quando rincasate, vi sorprenderete a guardarvi le spalle...» (l'autore)

n domani oscuro, immaginato nel momento difficile della pestilenza del 2020. Storie scritte durante il lockdown dell'epidemia di Covid-19 che prefigurano un futuro apocalittico o semplicemente diverso, forse abbastanza insolito da non essere il benvenuto. Un futuro che gli studiosi ci hanno già preannunciato e gli scrittori ci hanno descritto, ma al quale non ci vogliamo rassegnare. La società del futuro presenta un'Umanità 'a mezzo servizio', riclassificata, svilita. Il genere umano è asservito alle dure leggi del denaro e del suo braccio armato, la tecnologia. Un mondo in cui molti si sono rassegnati, ma ci sono ancora i germi per la resistenza, la rivincita, la rinascita dell'uomo. Una fuga in avanti, da leggere e percorrere con circospezione, sempre pronti a tirare il freno a mano.

Erano tempi, quelli di cui vi narro, in cui i forti e i coraggiosi prendevano ciò che loro spettava e i deboli sapevano stare al proprio posto, senza farsi strane idee... Il racconto della vita del bravo Tira-dritto, una vicenda che attraversa tutto il romanzo di Alessandro Manzoni, fornendo un punto di osservazione nuovo e un approfondimento di figure ed episodi minori. La storia del bravo si allaccia con quella di fra Cristoforo, alla quale poi si legherà fino all'epilogo finale. Uno spin-off del romanzo manzoniano che vi riporterà a quei tempi, calati nella vita spericolata di un bravo.

Il racconto tratta una vicenda parallela al romanzo di Cervantes e si sofferma su personaggi minori e retroscena, approfondendo il periodo in cui divenne celebre Don Chisciotte. Lucas cercherà in tutti i modi di unirsi ai due famosi viaggiatori. Nel tentativo di raggiungerli farà nuovi incontri che lo cambieranno molto e vivrà avventure che lo faranno crescere. Viaggiare gli apre nuovi orizzonti e un ventaglio di vite possibili, che, oltre ad opportunità, portano sempre con sé anche scelte difficili e rinunce. Quando finalmente riuscirà nel suo intento e raggiungerà il cavaliere errante scoprirà che non è tutto come se l'era atteso.

Nei racconti gli angeli sono creature altere, che cercano di mantenere il loro distacco dagli umani, di tenere a distanza quegli istinti che ritengono bestiali, di mantenersi disinteressati. Rimanere integri è il loro obiettivo, ma in fondo sono curiosi e non riescono a capacitarsi di come gli umani convivano con le loro pazzie, con le loro passioni, con le loro imperfezioni. Inevitabilmente, il puro che è in loro viene contagiato dal marcio che ci circonda, ma questa non è una semplice fine, né una morte. Gli angeli sentono di rinascere più vivi di prima, infatti sono tra noi per partecipare alle nostre vicende, per offrire un aiuto e soprattutto perché in fondo vorrebbero essere come noi: vivi, liberi, imperfetti. Prefazione di Cinzia Baldazzi.

Luca è tutt'altro che un tecnico, non è neanche laureato, ma da tutti ormai è considerato l'Ingegnere. Una vita a metà tra la delusione e i risentimenti del triste passato di coppia e la nuova libertà, accompagnata da ritmi diversi, soddisfazioni inattese e preoccupazioni prima ignote. Il giovane impiegato tutto a un tratto si ritrova solo, abbandonato dalla moglie e anche senza lavoro. Cambiano gli scenari e le giornate si riempiono di attività prima impensabili, dove tutto è possibile e arrangiarsi è un'arte, a volte una passione. Ricominciare da capo è forse l'unica scelta per rinascere. E sullo sfondo del romanzo anche i luoghi di un viaggio, che da Roma porta il protagonista nel profondo Sud d'Italia. San Nicola Arcella, piccolo comune calabrese, accoglie e ritempra il nostro eroe, poi il viaggio continua sempre più a sud, in Sicilia. L'amore, il rispetto, il ritorno alle tradizioni e ai ritmi vitali del passato sono i soli appigli che aiutano il protagonista a ricostruire la sua vita dalle macerie. E così, passo dopo passo, si può risorgere, non senza sforzo. Ma è proprio la fatica e la cura nel lavoro, che ci aiutano a ricostruire una vita nuova.

Racconti che non meritavano di essere tramandati, al margine delle vicende che tutti conosciamo, che tutti ricordiamo e apprezziamo. Storie che mettono in discussione la memoria che ci fu tramandata da chi, vincente, ha descritto un guerra di gesta coraggiose, di nobili propositi, di eroi. Questa serie di racconti ambientati sui campi di battaglia di Troia e non solo, porta alla luce storie minori dell'Iliade e dell'Odissea, perse nel tempo e destinate all'oblio. Vicende che mai furono scritte o, se mai vergate, presto furono dimenticate. Storie di vinti, di persone scomode, di chi la guerra non volle e la subì fino alle estreme conseguenze. Prefazione di Cinzia Baldazzi.