Edizione celebrativa in occasione dei duecento anni dalla nascita di Giovanni Battista de Rossi (1822 -1894) archeologo ed epigrafista paleocristiano.

Questo libro si rivolge a tutti coloro che, per qualsiasi ragione, siano interessati alla formazione, alla lettura o all'interpretazione del bilancio di esercizio delle aziende che redigono tale documento secondo le regole del codice civile. Nella realtà italiana la maggior parte delle imprese - in quanto non quotate o non operanti in settori finanziari -, rimane ancorata alla scelta del modello civilistico del bilancio di esercizio sia per ragioni di tradizione sia in quanto, essendo a ristretta base societaria, i loro soci sono interessati prevalentemente alla conoscenza dei risultati economici dell'esercizio quale base per la remunerazione del capitale investito e quale presupposto della continuità aziendale nel lungo periodo. Da ciò l'interesse a conoscere come si forma e come si legge un bilancio di una società di piccole e medie dimensioni, redatto secondo il modello civilistico.

Measurement plays a fundamental role both in physical and behavioral sciences, as well as in engineering and technology: it is the link between abstract models and empirical reality and is a privileged method of gathering information from the real world.

Is it possible to develop a single theory of measurement for the various domains of science and technology in which measurement is involved? This book takes the challenge by addressing the following main issues: What is the meaning of measurement? How do we measure? What can be measured?

A theoretical framework that could truly be shared by scientists in different fields, ranging from physics and engineering to psychology is developed. The future in fact will require greater collaboration between science and technology and between different sciences. Measurement, which played a key role in the birth of modern science, can act as an essential interdisciplinary tool and language for this new scenario.

A sound theoretical basis for addressing key problems in measurement is provided. These include perceptual measurement, the evaluation of uncertainty, the evaluation of inter-comparisons, the analysis of risks in decision-making and the characterization of dynamical measurement. Currently, increasing attention is paid to these issues due to their scientific, technical, economic and social impact. The book proposes a unified probabilistic approach to them which may allow more rational and effective solutions to be reached.

Great care was taken to make the text as accessible as possible in several ways. Firstly, by giving preference to as interdisciplinary a terminology as possible; secondly, by carefully defining and discussing all key terms. This ensures that a wide readership, including people from different mathematical backgrounds and different understandings of measurement can all benefit from this work. Concerning mathematics, all the main results are preceded by intuitive discussions and illustrated by simple examples. Moreover, precise proofs are always included in order to enable the more demanding readers to make conscious and creative use of these ideas, and also to develop new ones.

The book demonstrates that measurement, which is commonly understood to be a merely experimental matter, poses theoretical questions which are no less challenging than those arising in other, apparently more theoretical, disciplines.

Lo Studio Visconti di Milano ha presentato un'esposizione di Alighiero Boetti (1940-1994), artista concettuale e uno dei più rappresentativi all'interno della corrente artistica che ha caratterizzato l'Italia degli anni Sessanta, l'arte povera. La scelta dei soli lavori su carta vuole infatti valorizzare lo studio del linguaggio, del tempo e dello spazio che Boetti ha sviluppato nel corso della sua vita e su cui è basato tutto il suo percorso artistico. Sono presenti tre tipologie di opere di grande formato, dal 1966 al 1982: il primo planisfero politico, le «biro», i collages.

Lo Studio Visconti di Milano ha presentato un'esposizione di Alighiero Boetti (1940-1994), artista concettuale e uno dei più rappresentativi all'interno della corrente artistica che ha caratterizzato l'Italia degli anni Sessanta, l'arte povera. La scelta dei soli lavori su carta vuole infatti valorizzare lo studio del linguaggio, del tempo e dello spazio che Boetti ha sviluppato nel corso della sua vita e su cui è basato tutto il suo percorso artistico. Sono presenti tre tipologie di opere di grande formato, dal 1966 al 1982: il primo planisfero politico, le «biro», i collages.