Un libro dal taglio pratico che offre ai genitori le informazioni su come utilizzare la mindulness nella vita quotidiana, per ridurre lo stress e affrontare le ansie, le difficoltà, i momenti di sovraccarico e di vulnerabilità che fanno parte dell'essere genitori. Un libro che racconta situazioni di vita reale e propone esercizi alla portata di tutti, dalla gravidanza fino ai primi anni di vita dei bambini.

Questo libro apre una finestra sui primi mille giorni di vita, dal concepimento ai 2 anni, pensando ai moderni genitori come si pensa agli eroi dei miti, figure note per virtù sempre più rare come la pazienza, il pensiero critico, la combattività, la saggezza, l'osservazione acuta, la temperanza e lo spirito d'iniziativa. Tuttavia, qui non troverete supereroi o supereroine: questo libro è un viaggio per chi, nel cammino della genitorialità, desidera imparare a navigare tra sfide e incertezze, accettando i compromessi e i carichi dell'accudimento, per sviluppare un nuovo rapporto con il tempo, che tenga conto dei bisogni dei neonati e dei lattanti. Se l'obiettivo è far sì che ogni bambina e bambino raggiungano il miglior livello possibile di salute fisica, psichica e sociale, è indispensabile allargare lo sguardo anche al benessere dei genitori. Solo così le indicazioni e le norme per i primi mille giorni possono trasformarsi da fredde prescrizioni in preziose opportunità di crescita e benessere, vantaggiose per tutti. Il viaggio eroico dell'essere genitori è più di un manuale: è un invito a riscoprire la genitorialità come un'avventura ricca di apprendimento, trasformazione e nutrimenti. Prefazione di Chiara Borgia.

La perdita di un bambino desiderato è un'esperienza dolorosa e complessa che ha un impatto grave e prolungato sulla salute e sul benessere delle persone colpite: senza un adeguato sostegno, oltre la metà di esse sviluppa sintomi tipici del disturbo post traumatico da stress, con un notevole peggioramento della qualità della vita. Questo libro si propone di aiutare coloro che si trovano a elaborare un lutto perinatale: non a dimenticare, cancellare o perdere il legame con i nostri bambini, ma a trovare uno spazio per loro dentro di noi. Il dolore cambierà peso, forma e intensità, ma i nostri bambini resteranno per sempre, come parte luminosa della nostra vita: le nostre fulgide meteore. Questo volume fa parte della Genitori & Figli che riunisce le conoscenze più aggiornate in materia di genitorialità e infanzia (educazione, psicologia, alimentazione, comunicazione, sviluppo, salute) esposte dai massimi esperti in materia. Una vera e propria guida, pratica e rigorosa per aiutare i genitori ad affrontare il viaggio più emozionante dalla nascita del bambino fino ai primi anni di vita.

Questo quaderno è una guida pratica per gli operatori sanitari che si occupano di assistere le famiglie colpite da aborto e morte perinatale. In dieci passi, l'autrice illustra i principi e gli strumenti per offrire un'assistenza rispettosa, empatica e trauma orientata, basata sulle linee guida internazionali e sul modello sviluppato negli ultimi 15 anni dall'Associazione CiaoLapo. Un testo per formarsi e aggiornarsi su un tema delicato e complesso, che richiede competenze relazionali e assistenziali di qualità.

'Piccoli Principi' è scritto per tutte quelle persone che affrontano la perdita del loro bambino durante la gravidanza o dopo la nascita, per qualunque motivo ed a qualunque epoca gestazionale. Il libro affronta il tema dell'elaborazione del lutto perinatale dal rientro a casa in poi, soffermandosi sulle risorse che favoriscono l'elaborazione del lutto e sulle insidie che spesso rendono il percorso di elaborazione difficile o complicato da altre sofferenze psichiche. 'Piccoli Principi' può essere un valido strumento anche per i familiari e gli amici delle coppie in lutto, impegnati nella non semplice impresa di starci accanto; rappresenta infine un approfondimento necessario per tutti gli operatori e i professionisti che affiancano le coppie colpite da aborto e morte perinatale e desiderano offrire un sostegno competente e rispettoso.

Piccoli Principi è scritto per tutte quelle persone che affrontano la perdita del loro bambino durante la gravidanza o dopo la nascita, per qualunque motivo ed a qualunque epoca gestazionale. Il libro affronta il tema dell'elaborazione del lutto perinatale dal rientro a casa in poi, soffermandosi sulle risorse che favoriscono l'elaborazione del lutto e sulle insidie che spesso rendono il percorso di elaborazione difficile o complicato da altre sofferenze psichiche. Piccoli Principi può essere un valido strumento anche per i familiari e gli amici delle coppie in lutto, impegnati nella non semplice impresa di starci accanto; rappresenta infine un approfondimento necessario per tutti gli operatori e i professionisti che affiancano le coppie colpite da aborto e morte perinatale e desiderano offrire un sostegno competente e rispettoso.

Età di lettura: da 4 anni.

I genitori che hanno perso un figlio nel momento stesso della sua morte e in quelli immediatamente successivi sono a contatto con operatori sanitari che hanno una formazione con forti lacune negli aspetti relativi al sostegno dei genitori stessi. In assenza di un training specifico, i pregiudizi psicologici, culturali e sociali sul lutto in generale e in particolare sul lutto in gravidanza e dopo la nascita, oltre a una formazione accademica ancora carente su queste tematiche, contribuiscono ad abbassare la qualità del supporto offerto alle famiglie. Questo testo affronta le diverse sfaccettature del lutto perinatale offrendo una chiave di lettura pratica basata sulla più aggiornata letteratura scientifica e sulle testimonianze di oltre duemila genitori in lutto. Claudia Ravaldi, psichiatra, psicoterapeuta, ha fondato nel 2006 l'associazione scientifico-assistenziale CiaoLapo Onlus. Ha all'attivo molte pubblicazioni e interventi a congressi, seminari e corsi di formazione come docente nel campo del lutto, della psicologia della gravidanza e della gestione clinica del lutto perinatale.

Claudia Ravaldi è medico, moglie e mamma di tre bambini. Lapo, il suo secondo figlio è nato morto alla trentottesima settimana di gravidanza nel silenzio assoluto e spaventoso di un lutto che è ancora oggi un tabù. Il sogno infranto è il suo settimo libro che in realtà non è un libro, ma stupendo atto d'amore verso chi è stato colpito dal lutto perinatale. Se leggerete attentamente le sue pagine sicuramente percepirete che parole come psicosociale, sociologico, lutto, sciabola, muro..., non sono altro che termini per mascherare un unico grande sentimento che Claudia Ravaldi ha messo come filo conduttore. Non ci sono dettami ma consigli che una madre/amica amorevole (che tuttavia è e rimane anche una brava professionista) sussurra con voce affettuosa a tutte le mamme, papà, nonni, zii, fratelli 'speciali'.

Dall'incontro di Goccia di Terra e Goccia di Mare nel Paese del Quieora sono nate le Gocce di Cielo che, curiose, come il loro papà e la loro mamma, hanno iniziato a viaggiare, per trovare il Loro Posto nel Mondo. Claudia Ravaldi, medico psichiatra e presidente dell'Associazione CiaoLapo Onlus, guida i bambini alla scoperta e alla consapevolezza delle gocce di cielo che talvolta scendono dai loro occhi. Età di lettura: da 4 anni.

Il libro vuole offrire un supporto delicato e informato a chi si trova nella condizione di dire addio al proprio bambino, a parenti, amici di genitori travolti dal dolore e al personale che si occupa di ostetricia, neonatologia e procreazione assistita. Le parole e i gesti nei momenti difficili sono importanti e costituiscono un ponte tra la disperazione e la speranza.

C'era una volta un paese lontano, talmente lontano da essere vicino (poiché non esiste lontano senza vicino, nei cuori che rimangono bambini). Era un paese così grande da essere minuscolo (non esiste grande senza piccolo, e non esiste nessun grande che non sia stato piccolo, una volta...). Questo paese, chiamato Forgetmenot (Non ti scordar di me) stava tutto nella più piccola delle gocce e si estendeva oltre il cielo. Era ricoperto di foreste, di valli incantate e di lande desolate. Era circondato dal mare, vezzeggiato dalle stelle. Non c'erano strade, in quel paese, ma solo sentieri nascosti nell'ombra, o lunghe praterie assolate. Nel cuore di questo paese c'era un castello, il castello della Regina 'Cuordighiaccio'. Nessuno sapeva quanti anni avesse. Di certo si sapeva solo ciò che si poteva vedere: tutti voi sapete, cari amici, che 'non si vede bene che col cuore, e l'essenziale è invisibile agli occhi'. E sapete dunque che prima di giudicare una persona, o una cosa, bisognerebbe osservare nel profondo ciò che stiamo guardando, con attenzione, curiosità e rispetto.