Una scuola di confine in una grande città, dove arrivano ragazzi che appartengono a famiglie provenienti da ogni parte del mondo, una preside che cerca di mettere ordine in questo groviglio, un'insegnante coraggiosa che naviga a vista, un vicepreside pronto a sfoderare teorie poco utilizzabili, due operatrici teatrali che sfidano il destino, una psicologa, un tenente di polizia e un direttore amministrativo. Tutti hanno alle spalle storie spesso difficili e cercano di farci i conti... in questo scenario tutti si rincorrono e i ruoli cambiano. È un piccolo percorso di formazione per adulti e ragazzi intorno a un laboratorio teatrale molto particolare, scandito da turbolenze affettive e realtà drammatiche. In sottofondo, le battute immortali di 'Romeo e Giulietta' di William Shakespeare.

'Al decimo giorno arrivammo alla terra dei mangiatori di loto, che mangiano cibo di ori... Ma chi di loro mangiò del loto il dolcissimo frutto, non voleva portar notizie indietro e tornare, ma volevano là tra i mangiatori di loto, a pascer loto restare e scordare il ritorno...' (Odissea, IX). Alexandra e Victoria: due bambine, due ragazze, due donne, due sorelle profondamente legate tra loro. La vita le porta a cambiare, ad allontanarsi, ad affrontare problemi, a superare delusioni d'amore, a crescere, sapendo però che ognuna può sempre contare sull'aiuto dell'altra, avendo la certezza che la grande casa in Sardegna, in cui tutti si riuniscono almeno una volta all'anno, sarà sempre lì ad aspettarle, pronta ad accogliere il fluire delle loro vite. Una storia dolce e amara, reale e irreale, una storia dal gusto di nettare e ambrosia.