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2019 |
![]() ![]() Author: Possenti Ilaria Publisher: Pisa University Press € 18,00
Scontato: € 17,10
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2012 |
![]() ![]() Author: Possenti Ilaria Publisher: Ombre Corte Si dice spesso che la flessibilità, se accompagnata da tutele contro la precarietà, ci renderebbe più liberi, coltivando la nostra capacità di affrontare continui cambiamenti. Ma le storie di donne e uomini flessibili raccontano qualcosa di molto diverso: ciò che più facilmente accade, quando della stabilità non si può fare esperienza, è l'impossibilità di fare del mutamento un progetto. La flessibilità di cui qui si parla non è un concetto astorico e astratto, ma un fenomeno caratteristico della modernità postfordista e neoliberista. Si tratta, a ben vedere, di un insieme di discorsi e pratiche che indeboliscono il valore formativo e trasformativo dei percorsi di apprendimento, lavorativi e sociali. Questo 'dispositivo' non coltiva ma espropria la capacità di cambiare se stessi e il mondo, colonizzando la vita delle persone e intralciando i percorsi di soggettivazione critica. La flessibilità, potremmo anche dire, ci rende sempre meno cittadini. Il lavoro di Ilaria Possenti indaga sia le premesse teoriche (da James, Dewey e Bourdieu, ad Arendt, Marx e Ricoeur, a Simmel, Bateson e Bauman), sia le implicazioni pratiche del dispositivo di flessibilità (da Sennett e Gallino, ai documenti europei sull''occupabilità', la 'flexicurity' e il 'lifelong learning'), mettendo in questione anche grandi narrazioni come la 'modernità liquida' e la 'fine del soggetto'. € 18,00
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![]() ![]() Author: Possenti Ilaria Publisher: Pisa University Press Con il recente Trattato di Lisbona l'Unione europea ha acquisito ampi poteri in materia di immigrazione. Ma in quale direzione si sta muovendo? L'Europa degli 'accordi di Schengen'. che rafforza le frontiere esteme, appare sempre più legata all'Europa delle 'si rategie per la crescita', che incentiva la flessibilità e la mobilità del lavoro. Le politiche migratorie comunitarie, 'selettive' e 'flessibili', si impegnano ad attrarre e respingere i migranti in base alle esigenze variabili dei mercati. L'Unione dimentica il 'diritto di migrare', la complessità dei percorsi migratori, il loro rapporto col mondo postcoloniale e neoliberista; mentre si appella al 'bisogno di manodopera straniera' e alla 'lotta contro l'immigrazione irregolare'. Ma il dispositivo di immigrazione comunitario non produce l'effetto biopolitico di creare nuove tipologie di soggetti: i 'regolari' e gli 'irregolari'. Piuttosto, destabilizza lo status soggettivo dei nuovi arrivati: trasforma molti in 'precari (ir)regolari' e li indebolisce come attori sociali. Si profila così, nella costruzione europea, una crisi profonda non solo dei diritti, ma anche delle pratiche di cittadinanza, già ampiamente messe in discussione dal dispositivo di flessibilità. € 14,00
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2002 |
![]() ![]() Author: Possenti Ilaria Publisher: Carocci A lungo considerata come una teoria della polis, la filosofia di Hannah Arendt può essere letta anche come un'indagine sulla polis e l'altro, lo straniero. Se Aristotele definisce l'essere umano come 'animale della polis', Arendt si interroga sull'assunto implicito in questa definizione: chi vive fuori della città può essere solo una bestia o un dio, e se assume sembianze umane mostra, in realtà, il volto estraneo del barbaro. Ma che cos'è la polis, se non lo spazio in cui si decide dell'inclusione e dell'esclusione' E chi sono i barbari, se non coloro che la città esclude' Alla vicenda dei senza-patria Arendt dedica alcune pagine centrali delle Origini del totalitarismo, ancora sorprendentemente attuali. Tuttavia il pensiero arendtiano non si risolve in semplice apologia dell'inclusione dell'altro: la riflessione sul paria cosciente, che rifiuta l'assimilazione, pone infatti il problema della libertà degli inclusi e dei rischi connessi all'ansia di inclusione. Ne emerge un'immagine mossa della filosofia di Hannah Arendt e del suo confronto, mai univoco, con Aristotele, Kant, Marx e Heidegger. Come evitare di precipitare in situazioni di ferrea inclusione o di pesante esclusione' È pensabile una polis fondata sull'esperienza dell'alterità' In un'epoca che ha conosciuto consenso e apatia di fronte alla pratica del massacro organizzato, Arendt assegna a una nuova filosofia politica il compito di ripensare il 'modo di vita del cittadino' come 'modo di vita dello straniero'. € 21,50
Scontato: € 20,43
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