La rassegna 'Armonie verdi. Paesaggi dalla Scapigliatura al 'Novecento'' è la quinta tappa dell'iniziativa 'Open', tour di eventi espositivi promossi dalla Fondazione Cariplo, in collaborazione con le Fondazioni di Comunità locali, che sta portando il patrimonio artistico dell'ente milanese in tutta la Lombardia, nelle province del Verbano Cusio Ossola e di Novara. Il tour 'Open', per le sue finalità di promozione e diffusione culturale, è stato incluso fra le iniziative approvate per l'Anno europeo del patrimonio culturale 2018. Allestita nelle meravigliose sale di palazzo Viani Dugnani, recentemente restaurate grazie a un contributo della Fondazione Cariplo, la mostra si sviluppa in tre sezioni - Scapigliatura, divisionismo, naturalismo, realismo; Artisti del Novecento italiano; Oltre il 'Novecento' - e svela l'incanto di oltre cinquanta opere provenienti dalle raccolte d'arte della Fondazione Cariplo, del Museo del Paesaggio di Verbania e dalle collezioni private in deposito presso il museo. Si tratta di un suggestivo e affascinante viaggio tra capolavori d'arte dalla fine dell'Ottocento alla prima metà del Novecento, che si snoda lungo scenari di grande poesia, bellezza e colore per indagare il rapporto senza tempo tra uomo e natura. Dagli incantevoli paesaggi del lago Maggiore, ritratti dal pennello di artisti come Federico Ashton, Carlo Fornara, Francesco Gnecchi e Mario Tozzi, alle suggestive atmosfere dei paesaggi di campagna, urbani e marini, testimoniati dalle opere di maestri quali Anselmo Bucci, Aldo Carpi, Filippo de Pisis, Emilio Gola, Umberto Lilloni, Ottone

Chi ha ucciso Federico Terzaghi? E perché? Forse le verità nascoste che formulava negli articoli che scriveva sul quotidiano per cui lavorava, come i dubbi avanzati sul crollo delle Torri Gemelle, potevano dar fastidio a qualcuno? Forse le cose che si accingeva a pubblicare sul mondo della finanza avrebbero potuto minare i meccanismi truffaldini di accreditati banchieri? O forse c'è sotto qualcos'altro?

Una nube tossica avvolge la barca di Francesco lasciandolo esanime in balia del mare. Gli involontari responsabili di quell'inquinamento sono sei ragazzi genovesi che navigano nelle vicinanze e che, spaventati dall'idea di dover dar conto di quel terribile episodio, trasbordano l'uomo sulla loro barca e lo portano a Macinaggio, in Corsica.

Il volume si propone innanzitutto di precisare quanto caratterizza l'essere coscienti, evidenziando come diverse prese di posizione su questo punto conducano a delle prospettive e a dei linguaggi diversi, e in particolare si traducano nella assunzione in significati diversi di termini centrali della riflessione filosofica come 'esperienza', 'conoscenza', 'uomo', 'linguaggio', 'comunicazione', 'soggettività', 'oggettività', 'intersoggettività'. Si analizza poi il passaggio dalla prospettiva e dal linguaggio immediati a una prospettiva e a un linguaggio filosofici, mettendo in luce l'intrecciarsi in questo percorso della dimensione linguistica, di quella fenomenologica e di quella ontologica. Si cerca infine di chiarire quale tipo di comunicazione resti possibile tra i filosofi e tra essi e l'uomo comune, una volta che i primi siano approdati a nuovi linguaggi radicalmente diversi tra loro e da quello comune.

Un'azienda sull'orlo della bancarotta. Una tragica vacanza nel sud-est asiatico spezzata dalla furia assassina del mare. Il tradimento di una vecchia amicizia nata sui banchi di scuola. La ricerca angosciosa di un messaggio subliminale sepolto nell'inconscio. Questi gli elementi di un romanzo appassionante che esaltano il trionfo della mente umana alla ricerca della verità.

La comprensione della natura della coscienza è la condizione primaria per una comprensione che miri alla tessitura ultima dell'io, del conoscere e, in generale, di ogni esperienza umana. Il volume esplora la natura della coscienza in relazione al costituirsi e al mantenersi dell'unità dell'esperienza nel corso del tempo.