Educare è, come ci hanno raccontato, solamente faticoso? Fare i genitori è il mestiere più difficile del mondo? Si può crescere insieme senza litigare? Gli autori di Dialoghi sulla facile felicità sostengono che il modo per rendere la vita più facile ai genitori è fare la scelta di stare sempre insieme, mai contro. Qualunque sia l'obiettivo, dal mangiare a tavola al dormire nel lettino, suggeriscono di non raggiungerlo con l'uso della forza e della scortesia, che sono sempre causa di un peggioramento della relazione, e quindi di più fatica. Nessuno può negare che la fiducia e la gentilezza sono indispensabili per stare bene insieme.

La gentilezza esiste in natura? È un comportamento che possiamo imitare, come facciamo per molte altre cose? La risposta è no. Gli altri esseri viventi danno, alle situazioni che incontrano nella loro vita, risposte legate all'istinto e a regole a cui non possono sottrarsi. Queste norme li fanno reagire senza avere libertà di scelta. Questa osservazione è molto importante, perché la gentilezza è la conseguenza di una scelta tra diverse risposte. Per fare una scelta dobbiamo avere sviluppato una cultura che preveda la capacità di riflettere, ponderare tra diversi possibili comportamenti e, alla fine, consapevolmente, decidere quale risposta preferire.

Qualcuno ha paura della felicità dei bambini? Pensa che possa rappresentare un rischio per la tenuta delle nostre relazioni? La democrazia affettiva, proposta da Renato Palma, nasce da una semplice constatazione: il benessere dei nuovi arrivati è il nostro stesso benessere, meno fatica faremo fare ai bambini per crescere, meno faticosa sarà la società di domani. Tutti i bambini nascono felici, ci amano senza porre condizioni, possiamo farlo anche noi? Così, in modo chiaro e accattivante, l'autore racconta di quella facile felicità con cui potremmo provare a vivere tutti molto piacevolmente. Tanto più a scuola, dove spesso viene data come inevitabile una dose minima di maltrattamenti, ritenuti 'accettabili'. Un testo che fa riflettere e invita ad affrontare ogni possibile problema con una cultura della felicità, la stessa che i nostri ragazzi potranno imparare da adulti gioiosamente disposti verso di loro.