Come i pulcini colorati che si vendono ai bambini, Tiziana e Amanda, si trovano costrette in situazioni artificiali e non volute. Tiziana, scontenta di essere nata donna e infelice a causa della separazione dal marito, si rivolge ad una psicologa. La sua profonda insoddisfazione la porta a non riuscire a focalizzare gli obiettivi proposti dalla specialista e ad accanirsi sull'unico scopo che le sembra di ravvedere nella sua vita: trovare un nuovo compagno. Presto la donna si trova a raffrontare la sua vita con quella di Amanda, la protagonista di un diario scritto a scopo terapeutico trovato e sottratto nello studio della dottoressa. Il contrasto tra i numerosi e aspri passaggi comici e lo spessore delle vicende che vivono le protagoniste, rendono il racconto ricco di colpi di scena.

Come i pulcini colorati che si vendono ai bambini, Tiziana e Amanda, si trovano costrette in situazioni artificiali e da loro non volute. La trentottenne Tiziana, scontenta di sé da sempre e profondamente infelice a causa dell'abbandono da parte del marito, spinta dal figlio adolescente, decide di rivolgersi ad una psicologa. La sua insoddisfazione e l'astio misto a invidia che prova per il mondo che la circonda, la portano a non riuscire a focalizzare gli obiettivi proposti dalla specialista e ad accanirsi sull'unico scopo che le sembra di ravvedere nella sua vita: trovare un nuovo compagno. La situazione si complica quando la dottoressa, unica persona in cui Tiziana sembra aver trovato un punto di riferimento, le comunica di dover lasciare l'attività per un anno a seguito di una gravidanza. Questo avvenimento scatena in Tiziana un forte sentimento di vendetta ed a subirne le conseguenze sarà una sconosciuta. Infatti durante uno degli ultimi incontri con la psicologa, Tiziana sottrae ad un'altra assistita, Amanda, il diario che ella sta scrivendo come strumento di cura prescritto dalla psicologa.