'Ahmed', di Gianni Mereghetti è un'analisi accurata e profonda del retaggio post-Covid nel mondo adolescenziale. Tutti, indistintamente, abbiamo avuto la nostra parte di sofferenza, ma chi ha dovuto lottare contro gli spettri della solitudine e dell'abbandono sono state le categorie più fragili: gli anziani e gli adolescenti. Il testo è un inno alla vita, è il vivere a dispetto di tutto, è un invito a conoscersi, ad arrivare al cuore per poi ripartire più forti di prima. Ahmed, Giulia, Silvia, Claudio, Mohamed e altri condividono le loro criticità e le difficoltà che la difficile quanto controversa situazione impone. Sollecitati da uno spirito analitico e sostenuti dal loro insegnante di lettere, il quale agisce da mentore e stimola all'introspezione, vivono questo periodo complesso e fortemente influenzato dalle varie correnti: dai tuttologi che si improvvisano virologi e virologi che a loro volta fanno a pugni con ipotesi alquanto approssimative, il tutto gestito da un Governo che molto probabilmente è sorpreso e impossibilitato a comprendere. A dispetto della drammaticità del momento, la voglia di vivere trionfa e segue il suo naturale percorso.

Andrea Aziani nasce ad Abbiategrasso il 16 gennaio 1953. Fin dall'adolescenza rivela una indole appassionata a tutto, segno di quella tensione alla totalità che lo porterà a entrare nei Memores Domini e a dare tutta la vita perché Cristo fosse conosciuto, abbracciato e amato fino ai confini del mondo: a Siena nel tempo della giovinezza, in Perù negli anni della maturità, dove si dedicherà all'insegnamento, aderendo in seguito al progetto di monsignor Lino Panizza, vescovo di Lima-Carabayllo, di aprire l'Università Cattolica Sedes Sapientiae. Attraverso le lettere agli amici e il racconto di quanti lo hanno conosciuto, il libro fa emergere, come in una polifonia, la sua «febbre di vita» che scaturiva dall'immedesimazione con Cristo e dalla commozione per il destino e la felicità degli uomini. Tanti bambini, giovani e famiglie, specie negli anni vissuti in Perù, hanno sperimentato la sua paternità. Dopo aver letto una sua lettera, in un ritiro, don Giussani commentò: «Ditemi chi parla così dell'amore a Cristo». Ad appena otto anni dalla sua morte improvvisa, avvenuta a Lima il 30 luglio 2008, monsignor Panizza ha aperto la causa di beatificazione.

Destini che si incrociano, vite che si annodano strette come fili di una trama. La vita a volte ci riserva dei risvolti e delle sorprese che segnano il nostro futuro, passato e presente sono l'uno il prolungamento dell'altro e il dolore e la sofferenza a volte ci fanno vedere tutto con occhi diversi, pronti per una nuova rinascita. Rapporti d'amore che finiscono, come quello tra Nadia e Mattia il cui amore si era consumato con il trascorrere del tempo, anche se in fondo ognuno aveva ancora bisogno dell'altro. Solitudini che tengono in trappola come quella in cui è racchiusa Lorena, che soffre per non essere compresa dagli altri e separazioni che ci privano della serenità e del sorriso, come sa bene Romina che torna spesso nel cimitero dove era sepolto il ragazzo che aveva tanto amato. Amori che finiscono e altri che rinascono, incontri che ci salvano perché nella vita, come in un cerchio magico, tutto ritorna, si ripete, si trasforma...