Il Regional Design è un momento di esplicitazione di futuri possibili attraverso un approccio operativo transcalare capace di delineare il nesso tra le progettualità locali e la visione d'area. Il libro ripercorre un percorso di ricerca e di sperimentazione che, attraverso il confronto con esperienze internazionali ha portato a definire questo approccio nei suoi presupposti teorici e a sperimentarlo sul territorio, delineando direzioni di ricerca che, a partire dal riassetto istituzionale e passando attraverso la pandemia e i relativi cambiamenti negli immaginari della città e del territorio, assurgono il Regional Design a momento di cambiamento di paradigma nel panorama italiano, rispetto sia alla pianificazione di sistema, per cui si configura come momento di esplicitazione delle progettualità spaziali, sia alla pianificazione strategica, in quanto parte del processo interattivo volto a definire e rappresentare l'immagine spaziale dei confini della region di riferimento e le direttrici di sviluppo. In entrambi i casi, il suo scopo è quello di pervenire alla definizione della vision di futuro, attraverso il progetto DELLA e PER l'area vasta. L'applicazione di questo approccio nei processi di pianificazione strategica e strutturale di area vasta in diversi contesti (dal piano strategico della città metropolitana di Firenze ai piani strutturali delle unioni di comuni ai contratti di fiume) apre ampie prospettive di ricerca e di applicazione operativa, legate ad un ruolo civico dell'Università nella definizione di framework indicativi, immagini e visioni del territorio funzio

Le nuove sfide competitive del mercato globalizzato da un lato rendono pressante l'esigenza di modernizzazione dei porti, dall'altro tendono a comprime le esigenze urbane e acuire il conflitto tra tessuto insediativo e area portuale. Il tema, generalmente declinato come rigenerazione del waterfront, negli ultimi anni è stato elevato a rappresentare uno dei campi più stimolanti per la sperimentazione di nuove politiche di sviluppo urbano, in un contesto che volge sempre più verso, dinamiche competitive globali. Il libro propone una riflessione sul secolare conflitto tra tessuto insediativo e area portuale assumendo un punto di vista particolare: quello delle realtà isolane del Mediterraneo, in cui si evidenziano dinamiche alterne di sviluppo e di inviluppo, legate alla necessità di individuare nuove identità e nuovi ruoli o di risignificare pratiche e identità esistenti. Il bacino Mediterraneo, infatti, risulta al tempo stesso ampio e ristretto: ampio per la compresenza di realtà differenti che vi si affacciano, di stati e culture diverse ma identificabili in un nord (l'Europa) e un sud (l'Africa), e ristretto se si guarda alle sue dimensioni in un contesto, quello della portualità e delle sue dinamiche, sempre più globalizzato.