Elisa, rimasta da poco senza mamma e alle prese con l'imminente esame di maturità, cerca di sopravvivere alla routine e alla tristezza, trovando conforto nel mondo della danza classica, unica sua valvola di sfogo. La sua vita procede lenta e monotona fino a quando un giorno, per fortunate circostanze, incontra Christian, un ragazzo che da bambino abitava nel suo stesso palazzo, ma che ormai non vedeva da più di dieci anni. Elisa riscopre in lui un ragazzo nuovo e misterioso, con cui condividere la passione per la musica e per il pattinaggio artistico, praticamente unico scopo di vita di Christian. Tra i due ragazzi nasce un'avvincente storia d'amore e di complicità che ben presto, però, si rivelerà travagliata e altalenante per via di alcuni avvenimenti che stravolgeranno le vite dei due protagonisti. Una storia passionale e intensa, ricca di emozioni, che insegna quanto possa essere imprevedibile la vita e quanto sia di vitale importanza cogliere sempre l'occasione e non smettere mai di sognare.

Nadia, protagonista di questo racconto autobiografico, compiuti i fatidici quarant'anni, decide di raccontarsi in quest'opera che - a onor del vero - non è la prima. Rimasta orfana di mamma a quindici anni, decide di concentrarsi sui progetti di vita che la distolgano dal ricordo della sua infanzia: l'amore, la danza, il lavoro e i figli. Dapprima ragazza insicura, crescendo e commettendo degli errori, diventa una donna indipendente e decisa a realizzare i suoi sogni. Nadia ha finalmente compreso il disagio che da tempo avvertiva, desiderando essere molto più che una donna e una mamma. Vuole a tutti i costi impegnarsi per rendere la propria vita - e quella dei suoi figli - migliore e degna di essere vissuta e concretizzare i propri valori cercando di trasmetterli alle persone che la circondano.