Golfo del Messico o "Golfo d'America"? Le donne trans sono "donne"? Perché per Trump è così importante esercitare egemonia sull'uso delle parole? Il libro contribuisce a definire meglio il fenomeno per cui, attraverso l'uso della lingua, possiamo calibrare le interazioni tra di noi e con il mondo, presentando una vasta gamma di voci che hanno riflettuto sul fenomeno e assegnando un nome alla capacità e lo spazio di manovra offertoci dal linguaggio. La proposta è di chiamarlo 'linguistic agency'. Il libro ha un duplice scopo: didattico - proporre un'introduzione al tema della 'linguistic agency' - e scientifico - attraverso tale introduzione, fornirne una definizione. Il libro si rivolge a studentesse e studenti, e in generale studiose e studios* che, senza necessariamente avere una conoscenza approfondita delle materie discusse, si interessano al problema di che cosa ci fa fare questa nostra peculiare capacità linguistica, che si accompagna a un determinato potere: il potere linguistico di azione. Di altissima rilevanza per il nostro presente, il tema è affrontato attraverso esempi chiari e concisi provenienti dall'antropologia sociale, dalla filosofia e dalla letteratura.
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