'Nei versi di questa silloge c'è la forza illuminante del lampo che squarcia il buio e coglie, dell'animo umano, quell'istante di improvvisa folgorazione che dà senso all'intera esistenza. Versi potenti e carismatici, espressivi, che convincono per la capacità di scandagliare l'animo umano, fragile e a volte sperduto, che pur non cede alla fatica di una doverosa ricerca di verità e di libertà'. Giuria del Concorso Letterario Lucius Anneus Seneca I premio sez. silloge.

A seguito dell'acquisto di una proprietà, Maria giunge in possesso di alcuni diari ottocenteschi. Con stupore, scopre che l'autrice dei diari altri non è che la sua trisavola Matilde. Lungo tutto il romanzo, - che trae ispirazione da fatti realmente accaduti agli antenati dell'autrice e che può a buon diritto ascriversi al filone del romanzo storico - la voce di Matilde si intreccerà a quella di Maria che le farà da contrappunto in brevi pagine in cui la modernità irrompe nel testo. Le due donne, così, si raccontano, si svelano, si incontrano attraverso i secoli, mentre dalle pagine del diario emergono personaggi vividi e appassionati. Un destino si compie a distanza di 160 anni, disvelando un passato perduto e ritrovato, una passione travolgente che può condurre sull'orlo di un abisso. Un'opera che attraverso uno sguardo delicato e indiscreto riporta alla luce sentimenti sepolti fra le ombre del tempo: l'amore, il desiderio, la nostalgia, ma anche la forza del dialetto e la poesia, in una storia che si staglia sulla Messina di oggi e di ieri, dalla cacciata dei Borboni, fino al terremoto del 1908.